Il lato positivo di stare a Francoforte? La possibilità di girare per la Germania grazie alla sua ottima linea aerea e ferroviaria. Quindi cosa c’è di meglio di passare un fine settimana a Monaco di Baviera? Forse andare a Munich in occasione dell’Oktoberfest. Ma questa città mi ha realmente colpito: me la immaginavo bella, tutti mi dicevano che era bella, ma non me la immaginavo così tanto bella. E non è solo per la sua maestosità, per le tante cose da vedere, ma anche per la sua pulizia: non ci sono carte per terra o cestini straboccanti alle stazioni della metro. È una città tranquilla, pur essendo molto turistica non soffre di posti affollati, è molto calma e perfetta da girare a piedi anche se è molto ben servita dalla metro!
Vogliamo trovare un difetto a Monaco di Baviera? Non vi basterà un fine settimana per visitarla tutta, ma nemmeno per visitare la metà delle meraviglie che contiene, senza nemmeno arrivare a pensare a tutti quei palazzi e castelli che la circondano e sono facilmente raggiungibili.
Io in questo fine settimana sono riuscita a prenderne solo un assaggio, e sono partita con il desiderio di tornarci quanto prima! Di più: sono partita decretandola la città della Germania più bella che ho mai visitato (fino ad ora, eh)!
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Monaco di Baviera – Asamkirche
Il sabato mattina mi sono svegliata e dopo una rapida colazione mi sono diretta verso Sendlingerstraße, strada che conduce verso Sendlinger Tor, la porta medioevale di Monaco di Baviera. Al numero 62 di questa strada si trova la chiesa di San Giovanni Nepomuceno, più conosciuta come Asamkirche, una chiesa piccola dal tipico stile Rococò bavarese, realizzata come cappella privata dai fratelli Asam (ecco spiegato il nome) posta accanto alla loro abitazione, Asamhaus.

Noterete sulla facciata delle rocce finte, infatti questa chiesa venne eseguita per ringraziare il Santo protettore dei ponti e delle acque, san Giovanni Nepomuceno, per aver salvato i fratelli durante una tempesta sul Danubio. I fratelli decisero di dedicare le decorazioni e la struttura della chiesa ad un unico tema, quello del cielo. Varcare la soglia di ingresso vuol dire accedere ad un tripudio artistico dove si fondono architettura, pittura e scultura, la luce regala un effetto quasi mistico grazie agli ori, agli argenti e ai marmi che la riflettono.

Monaco di Baviera – Viktualienmarkt
Altra tappa d’obbligo durante la permanenza a Monaco di Baviera è il Viktualienmarkt. Non a caso questa parola significa “cibi freschi”: questo è il mercato più antico della città che pullula di vita, profumi e colori. Se siete amanti dei mercati questo fa al caso vostro: si trova in pieno centro città, a pochi passi da Marienplatz, ed è aperto tutti i giorni dal lunedì al sabato, dalla mattina alla sera! Questo mercato si presenta come una sorta di grande negozio all’aperto, caratterizzato da più di 100 banchi di colore verde scuro e tutti ordinatissimi, che vendono prodotti alimentari rigorosamente della Baviera, fiori, saponette, artigianato locale.



Monaco di Baviera – Marienplatz
Come vi dicevo a due passi dal mercato si trova il cuore di Monaco di Baviera, Marienplatz, letteralmente la Piazza di Maria. Qui sembra proprio di entrare in un salotto, si può sorseggiare una birra, fare shopping o semplicemente godersi una passeggiata in relax. Ogni visita della città, che sia di un pomeriggio, un fine settimana o una settimana intera non può che partire da qui. La “piazza di Maria” è inclusa nell’ampia zona pedonale della città, aspetto che ne favorisce il ruolo di luogo di incontro e conviviali.


Passeggiando per questa piazza si ha l’idea dell’importanza che ricopre per la città di Monaco, circondata da monumenti di ogni tipo, da edifici storici a complessi residenziali e commerciali. Domina il Neue Rathaus (nuovo municipio), un imponente edificio in stile neogotico adesso sede dell’ufficio del sindaco e della amministrazione comunale. Fu costruito tra il 1867 ed il 1908 dall’architetto Georg Hauberisser ed è caratterizzato da una complessa e articolata struttura di sei cortili al suo interno. Non a caso l’imperatore Guglielmo II in visita nella città di Monaco di Baviera lo definì il più bel municipio del paese.

Una torre di 81 metri domina la facciata principale catturando l’attenzione del turista per il suo celebre Glocknspiel, letteralmente fiocco di campanile, che ha il vanto di essere il più grande carillon della nazione e che si aziona tre volte al giorno: alle 11, allele 12 e da marzo ad ottobre anche alle 17. Segnatevi questi orari e non perdetevi lo spettacolo assolutamente delizioso. Il carillon si compone di due piani: nel piano superiore viene rappresentato i festeggiamenti del matrimonio nel duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen mentre in quello inferiore viene rievocata l’antica danza dei bottai che simboleggia il ritorno nella città alla normalità dopo la fine della grande peste che la colpì tra il 1515 e il 1517.
Il cerimoniale del carillon parte con il rintocco delle campane che annunziano la nuova ora, di seguito una melodia accompagna il movimento dei personaggi del piano superiore, ovvero il matrimonio, e poi i danzatori al piano inferiore: a questo punto il gallo dorato posto alla sommità sbatte le ali, muove la testa e canta tre volte.

Al centro della piazza si erge la Mariensäule, una colonna di marmo abbellita da putti seicenteschi che sorreggono la statua in bronzo della Madonna, la patrona della Baviera. Questa fu eretta nel 1638 dal principe elettore Maximillian I per celebrare la liberazione dagli svedesi durante la guerra dei trenta anni.

Monaco di Baviera – Theatinerkirche
Questa è la chiesa di San Gaetano e si trova nel centro dell’Odeonsplatz. La basilica è in puro stile barocco con le sue due torri di circa 70 metri di altezza. All’interno è completamente bianca, decorata con stucchi fatti a mano che rappresentano figure allegoriche. Se come me amate gli edifici bianchi, non eccessivamente carichi, converrete con me che è la chiesa più bella di Monaco di Baviera.

L’origine della costruzione risale ad un voto fatto dalla principessa: se avesse dato alla luce un erede, avrebbe fatto edificare una chiesa dedicata a San Gaetano, fondatore dei Teatini, confessori di corte a Torino e a Monaco, dove vennero introdotti da Enrichetta Adelaide quando andò in sposa al principe elettore Ferdinando Maria di Baviera.


Monaco di Baviera – Residenz
Se mi è concesso, direi che è la cosa che mi è piaciuta di più di Monaco di Baviera. Ma se posso spingermi oltre direi che è pure quella che mi è piaciuta di più di tutta la Germania, talmente tanto che considero Monaco la città più bella della Germania per quel che ho visitato fino ad oggi, ovviamente.

Residenz, praticamente il palazzo reale di Monaco di Baviera, vanta 130 stanze aperte al pubblico con lo splendido Cuvilliés-Theater, la Schatzkammer (camera dei tesori) e gli eleganti Hofgarten (giardini reali): è ovviamente uno dei palazzi reali più grandi di Europa. Ha rappresentato il centro politico e culturale della città a partire da XVI secolo fino al 1918 con il regno bavarese. Reggia e sede del governo, è indiscutibilmente legata alla dinastia regnante dei Wittelsbach, che la utilizzarono sia come alloggio che come luogo di conservazione delle loro inestimabili collezioni.


Monaco di Baviera – Residenz un palazzo dai molti stili
È un palazzo molto complesso che alterna molti stili, da quello rinascimentale al neoclassico, passando dal barocco al rococò. La sua origine era quello di un piccolo castello che nei secoli viene ampliato e arricchito fino a diventare il sontuoso palazzo oggi visitabile. Fu abitato dai regnanti bavaresi della dinastia Wittelsbach fino alla caduta della monarchia avvenuta nel 1918, e venne seriamente danneggiato durante la Seconda guerra mondiale.

Il palazzo ha tre facciate: la più antica è quella sulla Residenzstraße con due grandi portali d’ingresso incorniciati dalla statua della Madonna, patrona della Baviera, e da quattro leoni in bronzo che si dice porti fortuna toccare, o almeno così facevano in antichità i soldati prima di partire in battaglia come buon augurio.
La facciata principale sulla Max-Joseph-Platz strizza l’occhia a Firenze: è una vera e propria riproduzione di Palazzo Pitti! In questa piazza noterete anche la statua di Re Massimiliano I, il neoclassico Nationaltheater (Teatro dell’Opera), il palazzo Törring, la cui facciata è anch’essa ispirata a Firenze, in particolare all’Ospedale degli Innocenti, e la Maximilianstraße, la via più elegante di Monaco.

Monaco di Baviera – visitare il Residenz
La visita all’interno inizia dal Grottenhof con la riproduzione di un ninfeo interamente ricoperto di conchiglie, e da qui si passera allAntiquarium. Questa è una enorme sala rinascimentale abbellita da una serie di busti di imperatori romani e di grandi affreschi. Si passerà all’Ahnengalerie’, una galleria bianca dove sono conservati i ritratti dei membri più importanti della famiglia Wittelsbach dalle origini fino a Ludwig III, l’ultimo Re di Baviera. La lista delle sale sarebbe lunghissima: Reiche Zimmer, i saloni di parata in stile rococò, la sala del Trono, le due cappelle interne, la Hofkapelle al pianterreno e la privatissima Reiche Kapelle al primo piano. Passerete da una sala verde ad un salone enorme di fini marmi rosa, ad uno ricoperto di specchi che crea effetti ottici stranissimi, ad una sala tutta rossa a corridoi bianchi finemente lavorati.

Da non perdere la sala dei tesori che costudisce la corona, con lo scettro ed il globo, realizzata per la prima incoronazione di un re bavarese, ma soprattutto la Statua di San Giorgio, ricoperta da 2.291 diamanti, 406 rubini e 209 perle.


Un palazzo reale che si rispetti ha un giardino reale: l’Hofgarten. Noterete qui i portici con affreschi dedicati alle gesta degli antichi Wittelsbach, al centro il tempietto dedicato a Diana che è un abituale luogo di ritrovo dei musicisti, le quattro fontane gemelle.
Monaco di Baviera è una stupenda città della Germania del Sud, una perfetta sintesi tra storia e modernità, tradizioni e divertimento. Monaco di Baviera è una bella città, accogliente, viva, che sa conquistare; si gira benissimo, a meno che non scegliate periodi di “intasamento turistico” come la nota Oktoberfest, la gente è cordiale e disponibile.
Consiglio di visitarla a chi non ci è mai stato e vuole scoprire nuove realtà. Non lasciatevi spaventare dal tedesco, l’inglese è parlato benissimo e non è raro trovare chi sa un pò di italiano.






Tutte le foto sono state realizzate con Canon M3