Cracovia – alla scoperta del quartiere ebraico e Nowa Huta

La capitale della Polonia è Varsavia, ma sicuramente Cracovia è un tesoro da aggiungere alla lista delle città da visitare. La sua popolarità sta crescendo tra i turisti: merito di essere una città tra le più economiche in Europa, unita alla ricchezza delle cose da vedere e ad una fiabesca architettura. Ma cosa più mi ha affascinata è la storia pulsante delle sue due facce: quella dell’occupazione nazista nel quartiere ebraico ed il sogno socialista di Nowa Huta.

Indice:
il quartiere Kazimierz
I LUOGHI DI SHINDLER’S LIST
LO STILE BOHEMIEN DEL QUARTIERE KAZIMIERZ
IL QUARTIERE PODGORZE
LA PIAZZA DEGLI EROI DEL GHETTO
EX-FABBRICA DI OSKAR SCHINDLER
IL DISTRETTO DI NOWA HUTA
A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES
MANGIARE IN UN MILK BAR
I PIEROGI ASSOLUTAMENTE DA ASSAGGIARE

 

Cracovia- il quartiere Kazimierz

Per imparare a conoscere la storia di Cracovia non c’è niente di meglio del meraviglioso quartiere Kazimierz. È lo storico distretto ebraico, ora centro creativo e frizzante fatto di strade colorate, gallerie, street-art, bar e musei. Nonostante la tragica storia della seconda guerra mondiale, la cultura ebraica è rimasta molto viva qui.

 

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CRACOVIA – LO STILE BOHEMIEN DEL QUARTIERE KAZIMIERZ

Il quartiere ebraico Kazimier prende il nome da Casimiro III, re di Polonia. Per secoli era la casa culturale, spirituale e fisica degli ebrei della città, circa 64.000 prima della seconda guerra mondiale. Fa venire i brividi pensare che gli ebrei che vivono oggi a Cracovia sono ufficialmente poco più di 150.

Inizialmente questa aerea era separata dalla città di Cracovia e anche ora si ha la sensazione che sia un luogo completamente diverso. Anche all’interno il distretto presenta due zone diverse: cattolica ed ebraica. In realtà ci sono ancora più volti di Kazimierz: il Kazimierz religioso, con le sue sinagoghe e le sue chiese  per i turisti, ed il Kazimierz bohemien e hipster con i suoi locali notturni. Il quartiere è anche pieno di dipinti e murales: alcuni di loro sono collegati alla storia del distretto, alcuni sono solo commenti grafici su temi mondiali.

Testimonianza del lato cattolico del quartiere Kazimierz, la chiesa di Corpus Domini sorge proprio accanto all’antica piazza di Kazimierz, Plac Wolnica, ed era in origine la principale chiesa del quartiere prima dell’annessione del quartiere alla città.

CRACOVIA- IL QUARTIERE KAZIMIERZ

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Cracovia – I luoghi di Shindler’s List

Dopo la seconda guerra mondiale, Kazimierz divenne un quartiere tragicamente abbandonato. Chi non ha mai visto il celebre film di Steven Spielberg “Shindler’s List“? Se questi luoghi vi sembreranno familiari, non sorprendetevi: questo quartiere è stato l’ambientazione del film. Proprio questa pellicola ha aiutato il quartiere a tornare alla vita. L’interesse turistico ha convinto le autorità a investire in queste zone, rendendo Kazimierz un quartiere dinamico e vivace animato da gente ad ogni ora. Ma non ha perso la sua autenticità, il quartiere ha conservato tutto il suo aspetto originario e l’architettura preserva le tracce del passato, grazie anche alle numerose sinagoghe e musei da visitare.

CRACOVIA- IL QUARTIERE KAZIMIERZ CRACOVIA – LO STILE BOHEMIEN DEL QUARTIERE KAZIMIERZ

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Cracovia – lo stile Bohemien del quartiere Kazimierz

Ma c’è di più a Kazimierz oltre al suo passato ebraico. Dopo che la guerra ha devastato la popolazione locale, il quartiere ha guadagnato una reputazione di “parte ruvida della città”, ma gli affitti bassi e la sua vicinanza al centro storico hanno presto attirato coraggiosi artisti e scrittori. Oggi, Kazimierz ospita enormi eventi internazionali, come il Festival della Cultura Ebraica, che richiamano decine di migliaia di visitatori ogni estate.

CRACOVIA – LO STILE BOHEMIEN DEL QUARTIERE KAZIMIERZ CRACOVIA – LO STILE BOHEMIEN DEL QUARTIERE KAZIMIERZ

Ciò che mi è piaciuto di più di questo quartiere è sicuramente il suo fascino bohème fatto di atelier, gallerie d’arte, negozi vintage, antiquari, pub, ristoranti con quella leggera atmosfera decadente. Piccoli dettagli che restano nel cuore. Per non parlare del mercato di Plac Nowy. Affollato tutti i giorni, ma sicuramente di più nei week-end, quando molti venditori sono presenti, e puoi acquistare di tutto, da frutta fresca e verdure, ai disegni vintage e abbigliamento, e non dimenticare le cartoline e altri memorabilia dell’era sovietica. Vi ho detto dei vinili e delle macchine fotografiche d’epoca?

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Cracovia – il quartiere Podgorze

Proprio a sud, attraversato il fiume, si trova Podgórze, un grande quartiere ricco di bellezze naturali, storia tragica e attrazioni insolite. Il nome significa “alle colline”, e la sua geografia unica lo rende uno dei quartieri più verdi di Cracovia e più interessante da esplorare, grazie a colline boscose, scogliere calcaree e creste che offrono viste panoramiche sul centro della città. Un tempo città autonoma fondata con l’obiettivo di fare concorrenza a Cracovia, a cui è stata annessa nel 1915. La si raggiunge attraversando la passerella Bernatka, con atleti e circensi che volano appesi ai cavi.

CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE

CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE

Proprio per la sua conformazione geografica divenne luogo di tragedia umana. I nazisti hanno visto il loro naturale inserimento tra il fiume e le scogliere di Krzemionki come luogo ideale per stabilire un distretto di prigionia e nel marzo 1941 la popolazione ebraica di Cracovia è stata rinchiusa nel centro di Podgórze e recintata in quello che è diventato noto come il Ghetto di Cracovia. Liquidato due anni dopo, la maggioranza dei residenti del Ghetto è stata uccisa dentro, mentre altri hanno incontrato la morte nel vicino campo di concentramento di Płaszów, o nelle camere a gas di Auschwitz e Bełżec.

CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE CRACOVIA – IL QUARTIERE PODGORZE

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Cracovia – La piazza degli Eroi del ghetto

Luogo da non perdere nel quartiere Podgorze è la pizza degli Eroi del Ghetto. Qui una installazione di grandi sedie commemora la la liquidazione del ghetto. Notate sull’angolo della piazza una farmacia, la Farmacia dell’Aquila (Apteka Pod Orlem). Fondata nei primi anni del ‘900, rimase operativa anche negli anni dell’occupazione nazista ed il proprietario, Tadeusz Pankiewicz, fu l’unico abitante non ebreo a vivere nel ghetto. La benevolenza del proprietario e delle sue assistenti fece diventare questo luogo di fondamentale importanza per gli ebrei che vivevano nel ghetto. Qui potevano reperire e scambiare informazioni su quanto accadeva oltre le mura, inoltre trovavano un nascondiglio sicuro dove conservare gli oggetti ed i beni di famiglia.

CRACOVIA – LA PIAZZA DEGLI EROI DEL GHETTO

Non potete non farvi attrarre dallo splendido campanile con facciata neo-gotica rossa della Chiesa di San Giuseppe. Sembra veramente un castello di un cartone Disney e domina la Piazza del mercato Rynek Podgórski, antico centro della città. Ma attenzione, la chiesa è meno maestosa di quel che sembra: la piazza antistante dona un’illusione ottica che la ingrandisce.

 

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Cracovia – Ex-fabbrica di Oskar Schindler

Uno dei personaggi più importanti della storia della Polonia è sicuramente Oskar Schindler. Durante la seconda guerra mondiale riuscì a salvare la vita a più di mille ebrei mettendo a rischio la sua stessa esistenza, assumendoli nella sua fabbrica. Collocata nella zona Zabłocie, un’area industriale piena di capannoni e cantieri stradali, ospita l’Oskar Schindler Museum, un museo dedicato al ruolo di Cracovia durante il grande conflitto e alla storia di Schindler. Sempre in questa zona troverete molti centri industriali riconvertiti come il Mokak museo di arte contemporanea, proprio accanto alla Fabbrica di Shindler. Questo quartiere conserva ancora un’atmosfera suggestiva di angoscia e di indipendenza che lo distingue dagli altri quartieri di Cracovia.

CRACOVIA – I LUOGHI DI SHINDLER’S LIST CRACOVIA – I LUOGHI DI SHINDLER’S LIST

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Cracovia – il distretto di Nowa Huta

In totale contrasto con l’antica città e ancora di più con i quartieri ebraici c’è il distretto di Nowa Huta, situato nel nord-est del centro della città. Sicuramente i fan di George Orwell ameranno questo distretto. Ma cosa è Nowa Huta? È il paradiso socialista! Un tipico distretto dell’industria formato nel 1949 dal governo socialista, secondo l’idea di una città ideale di comunismo progettata da Tadeusz Ptaszynski. Un’enorme testimonianza dell’ingegneria e architettura sociale dell’impero sovietico. Un luogo di enorme significato storico. Cosa colpisce è la presenza di una chiesa nel quartiere sovietico: l’Arca del Signore. L’ideologia socialista ha respinto i culti religiosi, ma alcuni residenti del quartiere hanno organizzato una manifestazione volta a costringere il governo a costruire una chiesa. Così, dopo 10 anni, nel 1977 la chiesa fu costruita.

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Cracovia – l’architettura di Nowa Huta

Prima della costruzione di questo sogno socialista vi erano terreni agricoli e l’antico villaggio di Kościelniki. Poi nel 1947 iniziarono i lavori di costruzione di questo insediamento proletario che si proponeva di eliminare gli eccessi delle vite borghesi. Sovvenzionata dall’Unione Sovietica, doveva essere una città modello per i lavoratori. Gli architetti hanno studiato per minimizzare le minacce alla sicurezza dell’epoca. Ad esempio le strade solo molto ampie e ciò aiuta a fermare la diffusione del fuoco. Gli alberi sui viali erano lì per assorbire l’esplosione di una eventuale bomba nucleare. Una vera e propria fortezza con angoli e punti strategici per condurre una guerriglia nel caso di invasioni. Gli edifici sono grandi e impressionanti, e lo stile è etichettato come architettura realistica socialista.

CRACOVIA – L’ARCHITETTURA DI NOWA HUTA CRACOVIA – L’ARCHITETTURA DI NOWA HUTA CRACOVIA – L’ARCHITETTURA DI NOWA HUTA

Il fulcro principale della vita, però, girava intorno alle acciaierie. Nowa Huta letteralmente si traduce come “New Steel Mill”. L’acciaieria dava lavoro a 40.000 persone quando in pieno regime. Era la più grande di tutta la Polonia e produceva annualmente oltre 7 milioni di tonnellate di acciaio. Il segno di questa acciaieria lo si legge nel colore degli edifici di questa città: grigi! Anzi, dal colore più o meno intenso del grigio delle facciate o da quelle più bianche si può riconoscere senza sbagliare da che lato era collocata l’acciaieria. Oggi l’acciaieria è di proprietà di ArcelorMittal e sono stati intitolati allo scienziato e ingegnere Tadeusz Sendzimir. Nonostante nell’intenzione dei progettisti Nowa Huta doveva essere un simbolo della forza proletaria e del Nuovo Ordine Mondiale, l’acciaieria fu il simbolo del declino del regime. L’alto numero di lavoratori diede origine ad un movimento sociale, dimostrazioni in strada, battaglie con la polizia fino agli anni ’80 che hanno alimentato la rivolta che alla fine ha rovesciato il regime comunista.

CRACOVIA – L’ARCHITETTURA DI NOWA HUTA

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Cracovia – A bordo di una trabant con Crazy tour guides

Il modo migliore per visitare Nowa Huta è attraverso un vecchio simbolo del comunismo: una Trabant. La Trabant è una macchina progettata e messa in produzione negli nel 1957 in Germania dell’Est fino al 1991, gli anni della Germania unita. Se siete stati a Berlino non potete non ricordare il graffito sul Muro di Berlino che rappresenta una macchina bianca che abbatte il muro. Ecco, quella rappresentata è una Trabant.

Immaginatevi alla guida di una Trabant color senape dell’86, motore a due tempi, 26 cv, fatta tutta di plastica e con cambio al volante!

laura masi ruberry CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES

Affidatevi ai ragazzi di Crazy tour guides per un’esperienza molto divertente e unica. Avrete inoltre la possibilità di entrare in un appartamento in pieno stile sovietico: l’entrata era posta nel cortile interno. Vi troverete in una piccola casa dove sono stati raccolti molti oggetti della vita quotidiana ai tempi del comunismo, come una distilleria fai da te per la vodka, profumi sovietici e tagliandi per la richiesta di viveri personali che andavano consegnati ogni mese.

CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES

CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES CRACOVIA – A BORDO DI UNA TRABANT CON CRAZY TOUR GUIDES

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Cracovia – mangiare in un Milk Bar

I Bar Mleczny, detti anche Milk Bar, rappresentano una realtà unica nel panorama enogastronomico europeo e una tappa obbligata per chi vuole scoprire il volto più autentico della Polonia. La logica dietro ai milk bar era quella di offrire cibo genuino a basso costo per la popolazione meno abbiente. Dopo la seconda guerra mondiale e con l’arrivo del comunismo durante l’occupazione sovietica, i Milk bar ebbero ancora più successo. Questo anche perché sotto l’influenza della propaganda di regime i ristoranti più costosi erano considerati “capitalisti” e, quindi, venivano spesso boicottati o addirittura chiusi dalle autorità. Durante questo periodo erano di fatto mense per operai, e spesso i pasti erano inclusi nel salario dei lavoratori. 

Oggi i Milk Bar sono un’ottima occasione per assaggiare cibo genuino e per stabilire un contatto reale e diretto con la popolazione del luogo, visto che sono locali ancora molto frequentati dai polacchi. Qui potete mangiare con persone poco abbienti, professori universitari, studenti, mamme con bambini, nonne e nipoti: è veramente toccante vedere come tutte queste persone di diversa estrazione sociale ed età si riuniscono senza vergogna o pregiudizi davanti ad un piatto caldo. Serviti dalle cuoche che ricordano i tempi delle mense di quando eravamo bambini, unico inconveniente è che il menù è scritto solo in polacco.

Cracovia – i pierogi assolutamente da assaggiare

Io vi consiglio di assaggiare i pierogi. Sono i tipici ravioli polacchi. La base dell’impasto è farina, uova e acqua. Il ripieno può essere di crauti, funghi, carne, patate, cipolle. Ma io vi consiglio di assaggiare la versione dolce ripiena di mirtilli, semplicemente divini. La caratteristica distintiva dei pierogi sta proprio nel ripieno tradizionale, che può essere dolce o salato, e possono essere sia lessati che fritti in padella.

CRACOVIA – I PIEROGI ASSOLUTAMENTE DA ASSAGGIARE CRACOVIA – I PIEROGI ASSOLUTAMENTE DA ASSAGGIARE

 

 

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Attraverso le sue strade ed i suoi piatti Cracovia si dimostra una città pulsante. Una città con un’enorme storia anche molto diversa da un angolo all’altro che merita sicuramente di essere visitata.

 

In partnership con The Trip Magazine e Polonia Travel 

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7 II e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS

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Pubblicato da

TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.