Kyoto – Tra il distretto di Arashiyama ed il tempio di Uji

Nella periferia occidentale di Kyoto sorge un altro distretto turistico: Arashiyama, dove il paesaggio sembra uscito da un dipinto: una montagna verdissima sullo sfondo e un fiume con delle adorabili barchette colorate ticchettato dalla pioggia che cade fitta.  Il ponte di Togetsukyo è uno dei simboli di Arashiyama. Anche se il fiume che corre sotto il ponte è uno, i nomi si differenziano: è chiamato “Honzu River” sul lato ovest del ponte, e “Katsura River” sul lato est.

A pochi chilometri dalla strada principale si trova il tempio Tenryuji. All’ingresso del tempio, uno stagno pieno di fiori di loto ed un ponte in pietra saranno la vostra apertura al mondo Zen. Classificato  tra i “cinque grandi templi Zen” di Kyoto, inserito tra i patrimoni mondiali dell’UNESCO, oggi il tempio ha la propria scuola di buddismo, che rientra nella setta Rinzai Zen della religione.

ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL GIARDINO ZEN DEL TEMPIO

Arashiyama – Il tempio Tenryuji

Originariamente costruito nel 1339 dallo Shogun Ashikaga Takauji, fu dedicato all’imperatore Go-Daigo, recentemente scomparso. Fu il primo dei templi Zen in Giappone, poi abbandonato per più di 400 anni. Anch’esso è stato purtroppo soggetto a distruzione e incendi durante i secoli, ma il Tenryu-ji ha sempre recuperato la sua bellezza. La maggior parte dei suoi edifici risalgono ad una recente ricostruzione durante il periodo Meiji, inoltre sono stati effettuati lavori di ristrutturazione nel 2013.  È però più antico di molti templi ricostruiti dopo la seconda guerra mondiale.

Toglietevi le scarpe e ammirate la lavorazione in legno così sublime e di notevole qualità. In particolare le porte scorrevoli con decorazioni bellissime, tra cui l’affresco di un enorme drago. Regna sovrano il colore bianco, incastonato nel marrone scuro. Visitando gli interni potrete godere di una vista superba sullo stagno Sogen, delimitato da un piccolo “giardino di pietra Zen”. Anche se ci sono molto edifici e templi da vedere intorno a Tenryuji, l’attrazione principale è proprio il suo giardino Zen risalente al XIV secolo.

ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI

Arashiyama – Il giardino zen del tempio

Un grande stagno con tante carpe enormi. Circondato da rocce, pini, alberi di acero che iniziano a colorarsi di arancione e le montagne boscose di Arashiyama sullo sfondo. Progettato dal famoso designer Muso Soseki, il giardino è oggi nella sua forma originale. Il paesaggio cambia mentre si cammina intorno allo stagno Sogenchi, che si trova al centro del giardino. Parte della zona circostante di Arashiyama, tra cui le due montagne Arashi-yama e Kame-yama contribuiscono a far parte della composizione complessiva all’interno del giardino. Questa tecnica di utilizzo del paesaggio circostante nel disegno del giardino è originale di questo progettista.

ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL GIARDINO ZEN DEL TEMPIO

Ci sono molte pietre intorno al giardino. La più famose rappresentano un flusso, con pietre più piccole all’interno che rappresentano una carpa. Nella tradizione la carpa nuota verso le cascate diventando un drago. Quindi sappiate che se vi tatuate una carpa dovete anche tatuarvi un drago!  Di tutti i giardini in Giappone questo è considerato uno dei migliori, in quanto è il meno modificato durante i secoli passati. Fornisce una visione straordinaria di un’epoca passata del Giappone.

ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI ARASHIYAMA – IL GIARDINO ZEN DEL TEMPIO ARASHIYAMA – IL TEMPIO TENRYUJI

Arashiyama – la foresta di bamboo

Ma Arashiyama è famosa anche per la sua foresta di bambù. Questo luogo di bellezze sceniche offre una finestra unica nel cuore storico di Kyoto. Circondato da una vastissima quantità di bambù, ti fa sentire in un altro mondo. Il mondo di Arashiyama è verde e pacifico. Io l’ho visitato in una giornata di pioggia. Sebbene questo all’inizio mi aveva resa un po’ triste, i bambù così alti sembrano sognanti e ipnotizzanti quando ti ruotano delicatamente intorno mossi dalla pioggia che li attraversa e gioca con loro.

ARASHIYAMA – LA FORESTA DI BAMBOO ARASHIYAMA – LA FORESTA DI BAMBOO

Arashiyama – la magia dei Bamboo

Il Bamboo Grove fa parte della foresta di bambù di Sagano, che si trova vicino alla periferia di Kyoto, appena sotto le montagne. La sua fitta strada di bambù si estende fin quando l’occhio può vedere: ha una bellezza semplice ma eterea. Stare in mezzo ad un mare di bambù, vedendo e udendo i fruscii dei fusti, e la luce che penetra attraverso la fitta foresta, è una esperienza unica.

Fermatevi e chiudete gli occhi: sentite la brezza delicata sul vostro viso e ascoltate il vento che fruscia tra le canne di bambù sopra la vostra testa. Fate un respiro profondo con l’aria fresca che profuma di foresta. Alzando gli occhi verso il cielo si possono ammirare gli steli verdi dei bambù che sembrano continuare infiniti verso il cielo. La luce è assolutamente bellissima, la pioggia cade e attraversa le foglie dei bambù verdi mentre questi oscillano delicati al vento, e li fa scricchiolare in una dolce musica. È davvero come entrare in un altro mondo, in una foresta magica.

Il boschetto di bambù è facilmente raggiungibile direttamente dalla strada principale di Arashiyama, un po’ a nord dell’ingresso del Tempio di Tenryu-ji. C’è solo un percorso principale attraverso la foresta, che conduce lentamente in salita, ed è una passeggiata molto facile.

È un posto fuori dal tempo e dallo spazio dove mi piacerebbe tornare un giorno. Magari la mattina presto, quando è meno affollato da turisti.

ARASHIYAMA – LA FORESTA DI BAMBOOUji – la città del te e del Byodo-in

Per visitare Kyoto e tutte le sue bellezze non basterebbe una settimana. Ma se si devono fare delle scelte il tempio Byodo-in merita davvero una visita. È un tempio bellissimo e molto antico, che risale all’undicesimo secolo, ed è stato oggetto di un lungo e laborioso restauro. Questo luogo si trova ad appena un quarto d’ora di treno a sud di Kyoto, lungo la linea per Nara.

Uji – Il tempio Byodo-in a Uji

Elegante, imponente, sembra galleggiare sull’acqua del lago in cui si specchia. Una visione eterea, quasi ideale e ultraterrena. È raffigurato sulle monete da 10 yen e incluso nel patrimonio UNESCO. Costruito su una piccola isola nel 1503, l’edificio centrale ha come nome “padiglione della fenice” o hoodo: la sua architettura a forma di due ali spiegate evoca il volo dell’animale leggendario. A conferma di ciò, due di questi uccelli di bronzo chiamati hōō troneggiano sul tetto, innalzandosi verso il cielo. 

Fondato nell’anno 1052, quando l’influente Fujiwara-no-Yorimichi ereditò una villa dal padre e ne fece un tempio. Dalla sua residenza poteva vedere la sala della fenice attraverso lo stagno di loto e quando scendeva il crepuscolo gli ultimi raggi del sole riflettevano sul volto del Buddha Amida, il Buddha cosmico della “Luce infinita”, promettendo redenzione.

UJI – IL TEMPIO BYODO-IN A UJI UJI – IL TEMPIO BYODO-IN A UJI UJI – “PARADISO DELLA TERRA PURA”

Uji – “paradiso della Terra pura”

Il bellissimo giardino dovrebbe rappresentare il “paradiso della Terra pura” della setta buddhista Jodo. Il buddismo giapponese è una delle religioni più complesse che esistano, ci sono innumerevoli ramificazioni.  A quel tempo si riteneva che, poiché le persone avevano trascurato gli insegnamenti del Buddha, il mondo era diventato distorto a causa di un comportamento decadente, e la setta Jodo Shinshu, secondo la quale la gente doveva rinascere nella Terra Pura occidentale dal potere del Amida Nyorai, stava guadagnando popolarità . Byodo-in testimonia la fede e i modi di vita della nobiltà di un’epoca passata, quando la divinità era umanizzata.

UJI – ALTRI TESORI DEL TEMPIO UJI – ALTRI TESORI DEL TEMPIO UJI – “PARADISO DELLA TERRA PURA”

Uji – restare senza fiato davanti ad Amida Buddha 

La sala centrale sembra essere alta due pian, ma è in realtà è un piano unico costruito così per ospitare l’enorme statua di 3 metri di Amida Buddha. La statua, sebbene ricoperta di fogli d’oro, è realizzata in legno intagliato da Jocho Busshi, uno scultore dell’epoca Heian, la cui tecnica speciale è stata quella di creare una singola figura da più blocchi di legno unito, di cui non  si vedono le articolazioni. La statua brillante si alza sopra di voi e dietro le pareti bianche di gesso gli esseri celesti suonano una serie di strumenti musicali. Anche dopo mille anni è davvero mozzafiato: si respira una grande serenità ed il Buddha dorato alto tre metri, sovrastato da fenici e circondato dai Bodhisattva è un visione difficile da dimenticare. 

Durante l’ultimo restauro sono stati rinnovati la vernice, le rifiniture e gli ori, ma la strutta in legno è la stessa del tempo della storia di Genji. Più volte mentre descrivevo luoghi e templi vi dicevo che vari incendi nel corso della storia avevano demolito l’edificio. È raro in Giappone trovarsi davanti a qualcosa di così antico, ed è per questo che l’emozione è tanta.

UJI – ALTRI TESORI DEL TEMPIO

Uji – altri tesori del tempio

Proseguendo lungo il sentiero che delimita il lago si arriva nel museo. Qui si conservano manufatti originali del tempio e una meravigliosa ricreazione della decorazione d’interni della sala della fenice come sarebbe apparsa nel giorni di Yorimichi. L’originale è ora molto sbiadito, ma la ricreazione raffigura in ricchi e vibranti colori gli esseri celesti, i bambini musicisti e gli uccelli che portano fiori, tutto in un vortice celeste.  Tra i numerosi reperti storici, alcuni dei tesori più preziosi del tempio: 52 statue in legno che ritraggono le Bodhisattva mentre suonano alcuni strumenti musicali o  danzano sulle nuvole; c’è poi la campana del tempio, una delle più famose del Giappone.

Uji – il ponte Uji-bashi

Non potete non notare il grande ponte di Uji appena uscite dalla stazione di Keihan Uji. Famoso per essere stato costruito per la prima volta nel 646, è uno dei più antichi del Giappone. Da allora, il ponte Uji-bashi è stato celebrato nell’arte e nella letteratura, ha combattuto in guerra, distrutto da incendi e disastri e ricostruito molte volte, oltre ad essere citato nella Storia di Genji. Oggi è di cemento e acciaio e non in legno: perde la sua grazia ma mantiene intanto il suo fascino storico.

Sul lato opposto del ponte vi è una statua di Murasaki Shikibu, scrittrice e poetessa alla corte imperiale giapponese durante l’epoca Heian. Scrisse delle avventure romantiche di un “principe brillante” nel suo racconto di Genji, e gli ultimi dieci capitoli di questo classico letterario si trovano in Uji. Si dice che questo sia il primo romanzo mai scritto al mondo.

UJI – IL PONTE UJI-BASHI ED IL TEA VERDE

Uji –  il tea verde

Uji è inoltre famosa per il suo tea verde ritenuto di alta qualità. Lungo il fiume sono innumerevoli i locali che servono tea o souvenir collegati. Anche ristoranti e pasticcerie sfruttano il tema proponendo dei soba al tea verde, che dovete assolutamente assaggiare perché buonissimi, e dolci e gelati, come il gelato al tea verde: assolutamente da provare!

UJI – IL PONTE UJI-BASHI ED IL TEA VERDE

 

 

In partnership con HIS-Viaggi Giappone

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TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.