Washington DC. In molti mi chiedono “ti piace?”, “la consigli come città da visitare?”. Washington DC, per gli amici solo DC, è come una persona riservata, silenziosa, che non dice mai una parola di troppo, che è sempre composta. Necessita un’analisi più approfondita per notarne il suo lato artistico ed un po’ fuori dagli schemi.
Accogliente, ordinata, pulita. La città presidenziale che ti aspetti.
Indice
come è fatto
IL MEMORIALE DI LINCOLN
IL MEMORIALE DELLA GUERRA DEL VIETNAM
IL MEMORIALE DELLA GUERRA DI COREA
IL MEMORIALE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
IL MONUMENTO A WASHINGTON
The National Mall – come è fatto
Per una prima volta nella capitale degli Stati Uniti d’America è d’obbligo e doveroso camminare tra le sue attrazioni storiche. Fa un po’ ridere inserire nella stesa frase USA e “storiche”, considerando la giovane età di questa nazione.
Se siete in visita per poco tempo ed è la prima volta a Washington DC non potete perdervi il “National Mall”. Come il nome potrebbe suggerire, non si tratta di un centro commerciale. È la striscia di due miglia, poco più di tre chilometri, che ospita la maggior parte delle iconiche attrazioni turistiche di questa città.
Ad una estremità si trova il Lincon Memorial, all’altra il Campidoglio, ovvero il Parlamento degli Stati Uniti. Nel mezzo infinite possibilità: musei, monumenti commemorativi e gallerie d’arte. I musei di fama mondiale e gli imponenti edifici federali lungo la Constitution Avenue vi lasceranno stupefatti.
L’impressione che si ha è quella di andare in giro per un set cinematografico. Sembra tutto così familiare ovunque ti giri. Ogni edificio, strada e parco prende il nome di un personaggio famoso degli Stati Uniti o della sua storia.
The National Mall – il Memoriale di Lincoln
Il punto di partenza ideale secondo me è il Lincoln Memorial. Sarà che io morivo dalla voglia di vederlo per poter veramente realizzare dove mi trovassi. Un edificio bianco con trentasei colonne ed una statua alta sei metri, bianca, che rappresenta Abraham Lincoln seduta in contemplazione, fiancheggiata su entrambi i lati da iscrizioni del Secondo discorso inaugurale di Lincoln e il suo discorso più famoso, il discorso di Gettysburg. Dai gradini la vista sulla piscina riflettente sul Washington Monument è sorprendente.
La statua di Lincoln guarda davanti a sé, ma provate a entrare sul lato sinistro: vi è un punto dove vi sembrerà che vi guardi negli occhi. Dietro la statua si legge una scritta che recita «In questo tempio come nei cuori delle persone per le quali egli salvò l’Unione la memoria di Abraham Lincoln è per sempre preservata».
Non si può non parlare di cinema negli Stati Uniti. Visitando il Lincoln Memorial riconoscerete il luogo in cui Tom Hanks nei panni di Forrest Gump incontra la sua Jenny durante un evento hippie appena tornato dal Vietnam. E ancora la scena in cui Lisa scambia quattro chiacchiere con la statua dello statista in un episodio dei Simpson.
The National Mall – il Memoriale della guerra del vietnam
Tornando al Vietnam, a pochi passi dal Memoriale di Lincoln troverete il Memoriale della guerra del Vietnam: secondo me la più bella installazione di questo parco. Una parete di granito nero lucido che riflette il paesaggio circostante, composta da due parti trapezoidali in modo da formare il simbolo del maggiore, “>”. Non è una forma casuale: serve per trasmettere al visitatore l’intensificazione del numero dei caduti duranti gli eventi bellici. In ordine cronologico sono incisi i nomi delle 58318 vittime della guerra del Vietnam. È toccante vedere persone cercare il nome del proprio caro, chi depone un fiore, chi un pupazzo.
Adiacente al muro ci sono altre due parti del Memoriale, il Vietnam Women’s Memorial e la Statua dei tre Servicemen: entrambe mostrano scene dell’esperienza della guerra.
The National Mall -il memoriale della guerra di Corea
Perfettamente speculare al Vietnam Memorial è il Korean War Memorial, un tributo commovente agli uomini e alle donne delle Nazioni Unite che combatterono nel 1950-1953. Le statue di truppe dall’aspetto molto provato dalla fatica e dal clima umido che si fanno strada attraverso la giungla si riflettono su un lucido muro di marmo nero su cui sono incise le facce di altre truppe.
The National Mall – Il Memoriale della Seconda Guerra Mondiale
All’altro capo della “Reflecting Pool” vi è il Memoriale della Seconda Guerra Mondiale. Onora tutte le 16 mila persone che hanno servito le forze armate americane, tra cui più di 400.000 persone che hanno offerto il massimo sacrificio per il loro paese. Il monumento alla Seconda Guerra Mondiale è enorme, audace, e urla patriottismo.
Progettato e costruito subito dopo l’11 settembre, contiene 56 colonne di granito che simboleggiano l’unità tra i 48 stati, sette territori federali e il Distretto di Columbia. E le due strutture alte più di 13 metri evidenziano la vittoria dell’America sui fronti dell’Atlantico e del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. Il patriottismo americano si percepisce molto in questi monumenti! Le colonne sono adornate da enormi ghirlande, mentre i cubi alti che rappresentano i teatri bellici dell’Atlantico e del Pacifico hanno aquile piuttosto selvagge che volteggiano verso il cielo.
The National Mall – il monumento a Washington
Il centro del Mall é davvero il simbolo chiave della città di Washington, D.C.: il monumento a Washington si erge a metà strada tra il Lincoln Memorial e il Campidoglio. La costruzione del massiccio obelisco iniziò effettivamente prima della guerra civile nel 1848, ma a causa di questioni più urgenti, ovvero la fine della schiavitù e l’unione del paese, fu messa in ghiaccio. Nel 1877 ricominciò la costruzione, da qui la leggera differenza di pietre colorate tra il terzo inferiore e il resto della torre. Finalmente l’opera fu completata nel 1888.
Viene chiamato “la matita” tra i locali ed è sicuramente una delle strutture più riconoscibili della nazione. È la prima cosa che vedrete in lontananza mentre dall’aereoporto vi muoverete al centro della città. È anche il motivo per cui non ci sono grattacieli a DC: una legge vieta che gli edifici siano più alti dell’obelisco.
É certo che, anche se non sei americano, probabilmente diventerai patriottico, nostalgico e finirai per voler leggere la biografia di un ex presidente. Ma questo parco racchiude in sé tante altre bellezze, stupendi musei e altri piccoli memoriali. Ve ne parlerò prossimamente. Come si dice in America, #StayTuned.