Siete mai stati in Slovenia? Per me è stata la prima volta e devo ammettere che mi ha sorpresa, è andata oltre le mie aspettative. In quest’articolo vi parlerò di Ljubljana: così verde, ecologica e a misura d’uomo, per non parlare del suo centro storico che sembra una bomboniera e regala un’atmosfera molto romantica. Vi parlerò anche del lago di Bled e della produzione di birra: una vera esplosione di sapori!
Nota curiosa di questa città: non si conosce con certezza l’origine del nome Ljubljana. Secondo alcuni deriverebbe dalla parola latina Aluviana, che sarebbe da ricondurre a una grave inondazione che la città avrebbe subito. Da ciò, il nome potrebbe a sua volta essere ricondotto alla parola Laubach, che significa “palude”.
Secondo un’altra e più sentimentale opinione, Lubiana deriverebbe da “Luba“, che in slavo vuol dire “amato”.
Ljubljana – come raggiungerla
Al momento non ci sono voli diretti per la capitale della Slovenia: che partiate da Roma, da Milano, da Napoli, da Firenze, da Venezia o Torino dovrete considerare uno scalo. Io ad esempio da Firenze ho fatto scalo a Parigi e poi sono volata a Ljubljana. Chi arrivava da Milano e Roma ha fatto scalo a Francoforte. Questo è un po’ scomodo soprattutto per chi organizza una vacanza di pochi giorni, visto che per raggiungere la città si impiegheranno non meno di 5 ore.
Per chi vive a Trieste o nelle zone limitrofe è molto conveniente raggiungere la Slovenia in macchina, per gli altri consiglio di valutare anche l’offerta di Flixbus che con i suoi autobus a lunga percorrenza permette di viaggiare la notte a cifre molto basse. Certo, viaggiare in autobus non è il massimo della comodità, però il vantaggio economico è consistente.
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Ljubljana – la città antica
Tra i colori pastello degli edifici che scorrono in curve eleganti, richiamando il barocco europeo, le case ornano entrambi i lati del fiume Ljubljanica che scorre lento e cristallino delle pendici della collina custodita dal Castello. Lubiana è bella come un quadro. Tutta l’architettura è un accattivante mix di edifici in stile Art Nouveau e Barocco. Lungo le sponde del fiume si trovano molti caffè e bar dove sedersi per godere di una birra e dei raggi del sole di autunno. Inoltre lungo le sponde del fiume spunta la chiesa barocca francescana, rosa e molto instagrammabile.
Se siete amanti dell’atmosfera hipster, vintage e dei graffiti, non potete fare a meno di fare una passeggiata lungo la strada “Trubarjeva cesta”. Qui la vita notturna è molto allegra, ci sono molti ristoranti e bar dove mangiare e bere una birra: io vi segnalo “ŽE V REDU, Primož” ed il “Pub Poi Skalco” per vivere la notte e la musica in compagnia dei locali.
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Ljubljana – Il ponte triplo
Girando per la città non si può fare a meno di notare quanti ponti ci sono. E proprio davanti alla chiesa francescana c’è un ponte – ma forse due, o sono tre – più bello mai visto. Non è un ponte unico ma sono tre e si chiama Triplo Ponte, opera che porta la firma di Jože Plečnik, l’artefice di gran parte dell’architettura della capitale Slovena. La storia di questo ponte è molto simpatica, infatti inizialmente era solo uno e venne chiesto di allargalo visto l’aumento del traffico per non incorrere in crolli. Ma invece di allargare il ponte, ne sono stati aggiunti due pedonali ai lati con relativi pilastri intricati, il che lo rende unico nel suo genere e molto bello.
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Ljubljana – Il drago e gli argonauti
Altro ponte molto famoso è il Ponte del drago. Anche a Ljubljana, come a Cracovia, vi è una leggenda legata al drago. Qui la leggenda è legata al mito degli Argonauti che, guidati dal valoroso Giasone, erano partiti in direzione della Colchide (l’attuale Georgia) alla ricerca del famoso Vello d’oro. Sulla via del rientro, invece di puntare verso l’Egeo, gli eroi dell’impresa si sarebbero diretti a nord, risalendo a bordo della mitica nave Argo il corso del fiume Danubio, poi del suo affluente Sava, e poi a ritroso fino alla sorgente del fiume Ljubljanica. Qui si fermarono presso una grande palude, dove abitava un grosso drago minaccioso, sconfitto da Giasone in un durissimo scontro. Su luogo della battaglia Giasone fondò una nuova città, Lubiana, che da quel momento mantenne come simbolo il drago con le fauci spalancate. A quel punto, tuttavia, per proseguire il viaggio verso casa gli eroi furono costretti a smantellare pezzo per pezzo la loro nave, e attraversando con il fasciame sulle spalle gli ultimi rilievi giunsero sulle sponde dell’Adriatico dove riassemblarono l’imbarcazione e proseguirono via mare.
Ljubljana – il suo fiume
Uno dei modi migliori per vivere il fiume Ljubljanica è attraverso un tour guidato in barca. Il fiume passa direttamente attraverso la vibrante parte vecchia della città, e quindi la si vive attraverso una prospettiva unica. Lasciatevi trasportare sotto i suoi ponti e ammirate le sue casine dai colori pastello, e la natura che inizia a colorarsi di arancione e rosso.
Ljubljana – città ecologica e verde
Si ha la percezione reale che la città sia un tutt’uno con la natura. La prima cosa che ho notato di Ljubljana è infatti la sua natura, sia nel senso di quanto verde e quanti alberi siano presenti che nella sua forma di ecosostenibilità. Ljubljana è stata orgogliosa capitale verde europea del 2016 perché è stata la prima capitale europea a ideare una strategia per lo spreco zero e creare nuovi spazi verdi su terreni non sfruttati. Vie pedonali nel centro storico, nuove grandi aree verdi, servizi di bike sharing e di veicoli elettrici, oltre ad altri interventi in favore dell’ambiente e della sostenibilità. Per le sue dimensioni contenute e la chiusura al traffico, consente di essere vissuta piacevolmente a piedi, in bici oppure con i Kavalir, veicoli elettrici gratuiti, a disposizione di abitanti e visitatori.
Ljubljana – il castello
Il castello, chiamato Ljubljana Grad, non ha un aspetto particolarmente fiabesco visto da vicino. Merita sicuramente una visita perché offre una delle migliori viste della città dalla sua torre dell’orologio, da cui si possono ammirare i suoi tetti dorati, il fiume tortuoso e le file di alberi. Inoltre al suo interno contiene molti musei e mostre sulle sue leggende e la sua storia. Ci sono due modi per arrivarci, a piedi e con la funicolare: io vi coniglio quest’ultima perché il percorso a piedi è davvero in pendenza e se non si hanno scarpe comode non è molto piacevole.
Ljubljana – il lago di Bled
La città di Ljubljana è molto piccola, quindi vi basterà un giorno o due per visitarla. Ma da qui si possono fare molte escursioni: non potete assolutamente perdervi la magia del lago di Bled. A poco più di un’ora di macchina dalla capitale si trova questo luogo di pace e di armonia. Immerso nel verde, su di esso domina l’omonimo castello arroccato su una roccia, e al centro del lago c’è un isolotto da cui spicca il campanile della Chiesa di S. Maria Assunta. È questo il quadro su cui si posa lo sguardo una volta raggiunte le sponde del lago, reso ancora più magico dai colori caldi che si riflettono sulle fredde acque.
Ljubljana – la città di Bled
Il Castello di Bled è il castello più antico della Slovenia. Non solo potete ammirare il lago dalla terrazza del castello, ma anche le catene montuose delle Caravanche e le Alpi Giulie. Ci sono due strutture contrastanti: le mura del castello sono romaniche mentre gli edifici sono rinascimentali, a testimonianza di due diversi periodi di tempo. Devo però essere onesta: ho trovato questo luogo non solo troppo affollato di turisti, ma anche modellato appositamente per loro con negozi, ricostruzioni di come si preparava il vino e la macchina a caratteri mobili di Gutenberg. Tutto un po’ troppo modellato per il turista.
Ljubljana – un giro su una barca Pletna
La cosa che mi è piaciuta di più della mia giornata al lago è stato il giro in barca. La Pletna è la tipica imbarcazione di Bled. É una barca in legno di origine tedesca, molto piatta e poco profonda, il che le conferisce un ottimo bilanciamento in acqua. Ha tettucci molto colorati, che si dice ne diano il nome, ed è guidata da un barcaiolo, una professione che si tramanda di padre in figlio già dalla fine del ‘500. Queste sono le uniche imbarcazioni che troverete perché è severamente vietato l’utilizzo di imbarcazioni a motore.
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Ljubljana – la leggenda della campana sommersa
Come in ogni lago ed in ogni paese fatato c’è una leggenda che rende l’atmosfera ancora più magica. Al castello viveva una giovane donna, rimasta vedova dopo che suo marito venne ucciso da dei briganti che gettarono il corpo nel lago. Lei mise insieme tutto il suo oro e argento e fece fondere una piccola campana per la cappelletta sull’isolotto. Ma la campana non arrivò mai a destinazione. Una violenta tempesta la fece affondare con il battello e la sua squadra. Ancora oggi, nelle notti chiare, la campana si fa sentire dalle profondità del lago. La disperata vedova, dopo questo incidente, vendette tutto il suo patrimonio, donò il ricavato per la nuova chiesa sull’isolotto ed entrò in un convento romano, dove visse devotamente fino alla morte. In seguito il papa consacrò una nuova campana e la fece arrivare sull’isola di Bled. Chi suona questa campana e comunica il suo desiderio alla misericordiosa “signora del lago” vede realizzarsi il suo desiderio.
Ljubljana – l’isola al centro del lago
Approdati con la barca alla piccola isola si sale i gradini che portano alla chiesa. Qui, guardando la rappresentazione della Vergine, si esprime il desiderio e poi con 2-3 tiri della corda si fa suonare la campana. Questa piccola isola con le sue acque immobili incastonata tra le montagne stupisce per il suo silenzio. Ogni rumore, anche il più piccolo, riempie lo spazio in modo chiaro: l’acqua del lago mossa dalle barche, gli uccelli che spiccano il volo, il suono della campana dei desideri. L’isolotto fu abitato fin dalla preistoria, e nel Settecento, durante l’invasione francese, sono state le donne di Bled a difenderlo dagli invasori che volevano conquistare l’isola. Gli ultimi abitanti dell’isola se ne sono andati solo una quarantina di anni fa.
Prima di andare non potete non salire sul campanile della chiesa, e ammirare il grande orologio a pendole che scandisce i secondi nel silenzio di questo luogo. Da qui sopra si gode una meravigliosa vista a 360°.
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Ljubljana – la birra
Camminando per la città noterete che bere birra è un modo tipico per stare in compagnia. Tutti amano la birra. La tradizione birraria di Ljubljana è però molto più antica di quello che si può immaginare: risale a circa quattro millenni fa, come testimonia una barrique di birra rinvenuta durante gli scavi della palude. Il primo birrificio conosciuto a Lubiana risale almeno al 1592, mentre nel 1796 la città aveva sei birrerie, il che è tanto più impressionante dal momento che aveva meno di 10.000 abitanti in quel momento. Nel frattempo, negli ultimi anni si è assistito a una rapida crescita della popolarità delle birre artigianali prodotte da diversi microbirrifici a Lubiana e nei suoi dintorni.
Il più grande birrificio di Ljubljana è quello di Union. Qui per anni era disponibile solo la birra industriale, solo in seguito sono nate e sviluppate realtà più locali e artigianali. Essendo il più antico birrificio di Lubiana, fondato nel 1864, offre la “Union Experience“, che include una visita guidata del birrificio che esplora la sua storia e le sue strutture e termina con una degustazione nel pub.
Mentre le birre come la Union continuano a dominare il mercato sloveno, c’è una forte presenza di Boutique Brewery, ovvero piccole birrerie dove viene prodotta e servita in loco una vasta selezione di birre artigianali. Dalle bionde alle brune, non filtrate e dal sapore molto intenso. Carniola Boutique Brewery è una birreria di questo tipo che porta l’antico nome latino della regione in cui ha sede, Kranjska. L’impianto è davvero piccolo e occupa solo una parte dello spazio a disposizione: parliamo di appena 400 ettolitri annui. Carniola produce 8 birre, di cui 4 fisse e 4 stagionali.
Ljubljana – dove dormire
Assolutamente consigliato il Four Points by Sheraton, immerso in un pittoresco paesaggio collinare e circondato dalla natura. Un po’ fuori dalla città ma dotato di un ampio parcheggio è ideale per chi viene in macchina, ma anche per chi si muove con i mezzi pubblici: con il taxi ci vogliono circa 15-20 minuti ed i prezzi sono molto modici – noi abbiamo pagato una corsa circa 5 euro.
Il design della struttura è moderno, le camere molto accoglienti e luminose.
Non perdete l’occasione di cenare al ristorante della struttura degustando le specialità gourmet e ovviamente una splendida selezione di birre. Inoltre, questo è l’unico posto dove potrete assaporare una birra Union alla spina.
Ljubljana – dove mangiare
Open Kitchen: un mercato alimentare all’aperto nel cuore della città dove poter assaporare le prelibatezze appena cucinate sulle bancarelle. Aperto il venerdì da metà marzo ad ottobre permette di assaggiare piatti sloveni e internazionali e le varie preparazione del cibo.
Gostilna na gradu: ubicato proprio all’interno del castello di Ljubljana è un ristorante molto elegante e dall’atmosfera sofisticata. Il menù è molto ricercato ed è il ristorante ideale dove assaporare i piatti tipici di questa regione nelle sue varianti di pesce e di carne, soprattutto quella di cacciagione come il cervo.
Restaurant Sova: super consigliato durante la vostra visita al lago di Bled. Si affaccia proprio sulle sponde del lago e con la sua atmosfera calda e accogliente è quello che ci vuole per riparasi dai primi freddi sempre ammirando le acque. Anche qui si trova una straordinaria cucina tipica, da leccarsi i baffi.
Union Pub: dopo il tour guidato non perdetevi l’atmosfera di questo pub, caotica, festosa, assolutamente confusionaria. Tra stinco di maiale, lubianska – bistecca di carne impanata con un ripieno di formaggio e prosciutto cotto – salsicce, crauti e patate arrosto, il tutto condito da ottima birra alla spina.
Una città antica, Lubiana, con oltre 5mila anni di storia, ma vivace e moderna, anche a seguito delle contaminazioni di altre civiltà e culture.
Questa piccola capitale Europea mi ha stregata e mi ha rapito il cuore, mi auguro di poterci tornare ed esplorarla ancora. E voi siete mai stati qui? Avete in programma una vacanza?
In partnership con Four Points by Sheraton
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Panasonic GX800