Quando sono stata invitata dal consorzio vini di Romagna a conoscere il Sangiovese di Romagna sono rimasta un po’ stupita. Sangiovese e Romagna nella stessa frase? Pur non essendo un sommelier specializzato, i vini sono sempre stati la mia passione, diciamo una di quelle passioni trasmesse tra un pranzo in famiglia e un bicchiere bevuto in vigna. Tuttavia, mai avevo sentito e tanto meno assaggiato il Sangiovese di Romagna. Ed invece è stata una grande scoperta!
Tra piccoli borghi incastonati tra le colline romagnole, in una giornata di autunno che ormai punge il volto come una giornata d’inverno, è questa la scena da cartolina dove ho scoperto ed assaggiato questo stupendo prodotto italiano.
Sangiovese di Romagna – una storia antichissima
Un antico atto notarile del 1672 ritrovato nell’Archivio di Stato di Faenza è il primo documento oggi conosciuto dove si trova il nome Sangiovese. Una signora, proprietaria del podere Fontanella posto a 400 metri di altura, cede in affitto una vigna al parroco di Pagnano: tre filari di Sangiovese posti vicino a casa. Questo documento d’importanza straordinaria ha gettato una nuova luce sulla storia del “Sangiovese, vino di Romagna”. Oggi si conosce ancora troppo poco questo stupendo vino rosso rubino. Ed invece è perfetto per accompagnare le nostre domeniche in famiglia, e anche se non siamo esperti sommelier ci piacerà. L’avete mai bevuto?
Sangiovese di Romagna – il territorio
Penso alla Romagna ed in testa canticchio “Romagna mia, Romagna in fiore, tu sei la stella, tu sei l’amore. Quando ti penso, vorrei tornare dalla mia bella al casolare. Romagna, Romagna mia, lontan da te non si può star”. In realtà faccio sempre confusione a localizzare questa terra in Emilia Romagna. La Romagna è la terra a est dell’Emilia che si insinua tra la Toscana e le Marche. Proprio come la mia amata regione, la Romagna vanta una lunghissima storia di vini e di vigneti.
Sangiovese di Romagna – il disciplinare “Romagna”
Il disciplinare “Romagna” ha lo scopo di raccogliere le denominazioni d’origine più tradizionali dell’area romagnola con l’intento di salvaguardare e promuove sul mercato nazionale ed internazionale vini e prodotti a Denominazione di Origine, accompagnando le aziende associate a fiere e degustazioni . Il consorzio racchiude 7 cantine cooperative, 102 vitivinicoltori, 6 imbottigliatori e 7000 viticoltori.
Sangiovese di Romagna – le caratteristiche del vino
Se penso alle mie domeniche tra i pranzi in famiglia mi raffiguro una bottiglia chiusa, il momento in cui due mani la afferrano, scartano la protezione di plastica, un cavatappi girato nel tappo di sugaro, e quell’inconfondibile rumore quando viene estratto. Un bicchiere di cristallo, un riflesso di sole a enfatizzare il colore rosso intenso. Ed il Sangiovese di Romagna potrebbe senza problemi essere quella bottiglia aperta tra scherzi e risate di una famiglia che si ritrova.
Le caratteristiche di questo vino rispecchiano lo spirito delle genti di Romagna: un carattere schietto e ruvido, ma al contempo delicato e aperto. Il Romagna Sangiovese DOC è un rosso dal profumo vinoso con sentori floreali e di frutti a bacca rossa, con buona struttura e tannini di tessitura fine, che si produce nelle tipologie base, superiore, riserva e novello.
La creazione delle Sottozone rimanda al dipanarsi di territori differenti per origine e composizione dei terreni, esposizione al sole, distanza dal mare, correnti d’aria appenniniche: un percorso che, a partire dal confine con l’Emilia fino a giungere in prossimità del mare Adriatico, riserva alla degustazione una ricchissima gamma di profumi, sentori, emozioni. Una scoperta continua.
Un bicchiere di Sangiovese si accompagna a carni rosse e abbondanti piatti di pasta fresca romagnola, come i tortellini al ragù, oppure formaggi stagionati.
Sangiovese di Romagna – Brisighella
Sapete però come la penso: i prodotti tipici nel loro territorio hanno un gusto più deciso. Chi di voi conosce Brisighella? Considerato uno dei borghi più belli d’Italia, è un piccolo centro medievale in provincia di Ravenna ad appena un’oretta di macchina da Bologna. Un dedalo di viuzze che ha nel suo cuore la “via degli asini”. Questo nome lo si deve al fatto che un tempo questa strada offriva ricovero a questi animali. La sua architettura è particolarissima: una strada coperta, sopraelevata e illuminata da mezzi archi.
Io so già che la prossima volta che andrò a Brisighella vorrò visitare la Pieve di San Giovanni in Ottavo. Datata V secolo, è stata costruita all’ottavo miglio di quella che era l’antica via romana che collegava Faenza con la Toscana. Altri punti di interesse sono sicuramente la Rocca, la torre dell’orologio ed il Santuario della Madonna del Monticino, ognuno dei quali è situato su un pinnacolo roccioso.
Non troverete solo storia, ma anche prodotti tipici. Il principale è l’olio extravergine d’oliva, e da brava toscana non so mai dire di no ad una “fetta di pane con l’olio”, formaggio stagionato nelle grotte di gesso, carciofo moretto e la pera volpina. Oltre ovviamente ai vini autoctoni.
Il locale Terra di Brisighella è una cooperativa socia del consorzio vini di Romagna: qui potete degustare e acquistare i migliori prodotti tipici del territorio.
Sangiovese di Romagna – Oriolo dei Fichi
Immerso in un territorio disseminato di antiche case coloniche, prevalentemente coltivato a viti con piccole scappate boschive, si trova un piccolo nucleo abitato: Oriolo dei Fichi. L’attuale costruzione della torre di Oriolo risale al 1476, anno di ristrutturazione del fortilizio ad opera dei signori di Faenza. All’interno troviamo cinque piani: i primi due interrati e seminterrati, gli altri tre collegati da una meravigliosa scala a chiocciola in arenaria, ancora perfettamente conservata. La terrazza panoramica offre una vista sulla campagna Romagnola da togliere il fiato: qui si ha la reale percezione di come la viticoltura sia l’energia di questa terra.
Sangiovese di Romagna – Predappio
L’ultimo borgo romagnolo che abbiamo visitato durante la nostra giornata è stato Predappio. Predappio sorge sulle colline dell’Appennino forlivese, nella valle del fiume Rabbi, tra distese di vigneti e frutteti. Conosciuta principalmente per essere la cittadina che ha dato i natali a Benito Mussolini è circondato da un territorio multiforme, caratterizzato da ampie pianure, da rilievi collinari e da coltivazioni di vite, frutta, cereali e foraggio. Infatti anche in questo borgo vengono allestite numerose fiere e sagre dedicate alle eccellenze dei prodotti locali. Primo tra tutti il Sangiovese di Predappio, un vino dal carattere profondo ed austero, di grande intensità.
Non solo ottimo vino, ma anche buon cibo ed ospitalità rendono il Borgo Condè uno splendido resort dove vivere il forte contatto con la natura. Io sono stata ospite presso il Ristorante l’Osteria a Forlì dove una grande vetrata che affaccia sulle colline di Forlì fa da sfondo ad un contesto molto curato e familiare. I sapori sono quelli autentici della tradizione culinaria romagnola con incursioni rielaborate in chiave moderna, ma senza tradire la pasta tirata a mano.
Sangiovese di Romagna – i vini degustati
VI ho fatto venire voglia di assaggiare questo splendido vino? Adesso è giunto il momento di prendere appunti. I vini che abbiamo degustato durante questo tour sono stati:
- Romagna Sangiovese Riserva DOC, I GESSI annata 2015 – CAB;
- Romagna Sangiovese Superiore DOC, CUOR DI LEONE – Spinetta;
- Romagna Sangiovese Superiore DOC, ROSSO DELLA TORRE annata 2016 – La Sabbiona;
- Romagna Sangiovese Superiore Riserva DOC, NONNO RICO – Poderi Morini;
- Romagna Sangiovese Superiore Riserva DOC, MICHELANGIOLO – Calonga;
- Romagna Sangiovese Superiore DOC, CONDE’ annata 2015 – Condè;
- Romagna Sangiovese Predappio DOC, CHIARA CONDELLO annata 2015 – Condè.
Un ringraziamento speciale va alle strutture che con la loro ospitalità ci hanno permesso di scoprire questo splendido vino:
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- Pro Loco di Brisighella;
- Terra di Brisighella, Cooperativa Agricola Brisighellese;
- Associazione Torre di Oriolo;
- Borgo Condé Wine Resort.
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La Romagna è un territorio tutto da esplorare, che alle bellezze storiche e paesaggistiche unisce le eccellenze enogastronomiche del territorio, come appunto il Sangiovese di Romagna. Essere consumatori consapevoli non vuol dire essere necessariamente sommelier o intenditori di vini, ma vuol dire apprezzare i prodotti del nostro territorio, della nostra amata Italia, e saperli valorizzare. Quindi che vino metterete in tavola questa domenica?
In partnership con consorzio vini di Romagna.
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Panasonic GX800