Praga è la città architettonicamente più poliedrica che abbia mai visitato. Tanti stili convivono nella stessa piazza, condividono angoli, si affacciano gli uni contro gli altri. Ed ognuno è un vanto, ogni palazzo è più bello dell’altro. Però ci sono alcuni palazzi che spiccano sugli altri, e sono queste casine così alte, dritte e strette che sembrano quasi incastrate accanto a quelle grandi facciate. Sono rigorosamente super colorate, super decorate, tanto da ricordarmi le case delle bambole. Ammetto di avere un debole per le facciate colorate, voi?
Praga – l’architettura cubista
La nascita dei nuovi movimenti di avanguardia come il cubismo, il futurismo e l’espressionismo è collocata intorno al 1910. A Praga un gruppo di cubisti cechi ha realizzato i principi del cubismo di Picasso e ha ampliato la ramificazione del cubismo in tutti i settori della creatività artistica, fino all’architettura.
Esempio più unico che raro è la casa della Madonna Nera di Praga, anche chiamata la Casa Cubista proprio perché è completamente disegnata nello stile cubista. La Casa della Madonna Nera di Praga ospita un negozio cubista al pian terreno ed un gradevole caffè, sempre cubista, decorato con attenzione fin nei minimi dettagli.
Dietro al palazzo funzionalista di Bata si trova invece un lampione cubista. Anche palazzo Adria è un palazzo unico al mondo in stile “rondò cubista”. Qui sono stati arrotondati gli spigoli e le linee geometriche del cubismo per creare una facciata che a colpo d’occhio richiama linee tondeggianti.
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Praga – l’artista David Černý
Conoscete David Černý? Nemmeno io lo conoscevo, ma al vostro ritorno da Praga questo nome vi rimarrà impresso nella memoria. David Černý è uno scultore e artista contemporaneo originario di Praga che dissemina per la città le sue opere e sculture. Il suo scopo è quello di stupire e turbare il pubblico, le sue opere hanno una posizione apertamente polemica nei confronti del panorama politico della Repubblica Ceca. Sebbene si sia creato non poche inimicizie, le sue opere fanno bello sfoggio nella città.
Passando per Národní Třída, ci si imbatte in un illustre personaggio di Praga: Franz Kafka, o meglio una rappresentazione della sua testa di 11 metri, formato da 42 strati in movimento, che lascia incantati i passanti.
Proseguendo, costeggiando il fiume Moldova, si supera il ponte Carlo e davanti al Franz Kafka Museum ci si imbatte in una fontana. La fontana rappresenta due uomini dal bacino mobile che urinano sulla Repubblica Ceca. Le opere di Cerny a Praga sono tantissime, molte nascoste oppure nel tempo spostate o rimosse: ad esempio all’interno del Pálac Lucerna, gioiello art nouveau costruito negli anni ’20, troverete il cavallo rovesciato. La scultura rappresenta San Venceslao, il patrono della Boemia, montato su un cavallo morto rovesciato. È una parodia della scultura equestre di San Venceslao che si trova nell’omonima piazza, da intendere come una protesta verso gli antichi simboli di potere
Mentre sulla facciata del Na Zabradlí Divadlo si trova una delle sue opere meno conosciute, realizzata per festeggiare i 50 anni del teatro sito in Anenské náměstí 5 chiamata “Embryo”.
Voi quali avete incontrato?
Praga – Vaclav Havel
Girando per Praga si nota come la città sia assolutamente fiera della propria identità e di come la politica sia fondamentale per questo paese. La sua storia ci porta indietro agli anni del comunismo e alle rivolte. Ed è così che mi sono imbattuta nel cuore e nel nome di Václav Have. Fu il primo presidente della Repubblica Ceca, figura chiave della dissidenza cecoslovacca contro il regime sovietico. Fu il presidente più amato ed ancora oggi è ricordato. La scelta del cuore come installazione non è casuale: Vaclav Havel era solito inserire nella firma un cuore, e su questo grande cuore le persone oggi lasciano una scritta in favore del presidente.
Nel quartiere di Mala Strana invece si incontrano due sedie, un memoriale chiamato “Havel’s Place”, che può essere trovato in circa 20 città ceche e altre sedi internazionali come parte di un progetto mondiale sponsorizzato da un ex ambasciatore ceco negli Stati Uniti e realizzato dall’architetto e designer ceco Bořek Šípek.
Questa installazione che da lontano raffigura solo due sedie ed un tavolino situato attorno ad un albero, ad un più corretto sguardo mostrerà che il tavolo è direttamente collegato alle sedie e che L’albero cresce attraverso il tavolo. Inoltre le sedie sono leggermente inclinate verso l’interno, ma non sono una di fronte all’altra. Questa disposizione rappresenta il dialogo, che fa parlare le persone tra di loro per risolvere i problemi in modo pacifico e costruttivo. L’obiettivo era semplicemente quello di creare una rete di luoghi in spazi pubblici che potessero contribuire agli incontri e allo svolgimento di un dialogo autentico, luoghi in cui sarà possibile tenere discussioni che riflettono lo spirito degli ideali e della filosofia di Václav Havel.
Praga – 17 11 1989
Questa è la data delle rivoluzione di velluto. Dopo la pacifica dimostrazione degli studenti del 17 novembre 1989 in memoria di Jan Opletal, uno studente ucciso dai fascisti nel 1939, brutalmente repressa dalla polizia, la voglia di cambiamenti esplode in pieno. Sulle piazze di Praga arrivano migliaia di persone. Sono proprio i giovani che mettono definitivamente in moto la valanga che distrugge il regime comunista. La velocità dei cambiamenti è quasi incredibile. Avvenimenti storici che in altri paesi e in altre epoche durano molti anni, nella Cecoslovacchia del 1989 durano solo 14 giorni. Ancora oggi è una data molto importante per i praghesi per non dimenticare l’inizio di una strada che li porterà verso la democrazia, la libertà, verso l’Europa.
Praga – Jan Palach
La Piazza di San Venceslao più che una piazza vera e propria è un largo viale di 750 metri nel cuore di Nové Město, la città nuova. Per ammirarne la maestosità si può raggiungere il Museo Nazionale, e dalla sua sommità – dove è stata collocata la statua equestre di San Venceslao – guardare il lungo viale. Questa piazza rappresenta il simbolo dell’identità praghese e ceca. Davanti al museo Nazionale si trova una croce orizzontale: un monumento alla memoria di Jan Palach e Jan Zajíc. Il 16 gennaio del ’69 Jan Palach si dette fuoco in Piazza Venceslao davanti ai carri armati sovietici che avevano invaso la Cecoslovacchia. Morì tre giorni dopo. Fu il simbolo della rivolta contro il totalitarismo e l’oppressione dei popoli. Simbolo vivente e morente dell’amore della patria e della libertà.
Alla mente ritorna una delle più belle canzoni di Francesco Guccini: “Di antichi fasti la piazza vestita, grigia guardava la nuova sua vita: come ogni giorno la notte arrivava, frasi consuete sui muri di Praga. Ma poi la piazza fermò la sua vita e breve ebbe un grido la folla smarrita, quando la fiamma violenta ed atroce, spezzò gridando ogni suono di voce”.
Praga – il metronomo e la bandiera
Altro simbolo di forte visione politica è il metronomo. Praticamente da tutta la città si può vedere un metronomo ondeggiare a destra e sinistra. Si trova nel Parco Letná ed è stato progettato da Vratislav Novak. Installato nel 1991 al posto di un monumento di Joseph Stalin, rappresenta la democrazia che oscilla tra destra e sinistra: se si ferma non è più democrazia ma dittatura.
Nella piazza Klàrov si trova il memoriale del secondo movimento di resistenza di Praga. Sulla base vi sono scritte le date 1938-1945, quest’ultima è l’anno della fine della seconda guerra mondiale. Mentre il 1938 è l’anno in cui i governi di Regno Unito, Francia, Italia e Germania firmarono il Patto di Monaco che portò all’annessione tedesca di vasti territori della Cecoslovacchia. All’annessione di quei territori seguì, qualche mese dopo, l’invasione e lo smembramento del Paese. Il memoriale rappresenta una barriera che si sfalda, e quindi un paese che perde la propria identità
Praga – muro John Lennon
Chi di voi ama i Beatles? Anche chi non è amante della musica conoscerà sicuramente John Lennon, ed a Praga si trova il John Lennon Wall, precisamente nel quartiere Kampa vicino al fiume. Un luogo particolarmente significativo per la storia di Praga. Passandoci accanto si potrebbe pensare che sia un semplice muro di graffiti, ed invece dagli anni ’80 le persone hanno riempito ed abbellito il muro con testi, nomi, canzoni dei Beatles. Verso la fine del comunismo negli anni ’80, gli studenti hanno iniziato a scrivere i testi di John Lennon su questo muro come un modo per trasmettere le loro rimostranze. Ad oggi il muro è simbolo di amore e pace, come i testi di Lennon. Se volete, anche voi potete scrivere o dipingere sul muro.
Praga – un set a cielo aperto
Forse non ci avete fatto mai attenzione, ma passeggiando per le vie della città vi verrà da pensare “ma questo posto l’ho visto in un film”? È molto probabile che la risposta sia sì!
È proprio a Praga che Ethan Hunt (interpretato da Tom Cruise) e la sua squadra devono portare a termine una missione in Mission: Impossible. Ritorna poi anche in Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, il quarto della serie. Anche Vin Diesel ha girato una scena di XXX, nel film si possono riconoscere il fiume Moldova, Ponte Carlo, ma anche la piazza principale di Staré Město.
Anche La vera storia di Jack lo Squartatore ha avuto alcune scene girate qui, così come La Leggenda degli uomini straordinari, Hellboy e il film Amadeus che racconta la storia di Mozart. Tantissimi altri luoghi e vie della città compaiono in altri film, ma diventano per l’occasione luoghi di altre città. Insomma, per tutti gli amanti del cinema sarà una sfida all’ultimo set cinematografico.
Praga – tra musica classica e Jazz
L’arte è fondamentale a Praga. Ed è anche alla portata di tutti, e non è raro che giovani ragazzi si godano uno spettacolo a teatro durante le loro serate. È un paese estremamente amante della cultura. Pensate che i ragazzi che frequentano la scuola d’arte posseggono le chiavi dell’istituto, in fin dei conti l’ispirazione può arrivare in qualsiasi momento, anche la notte e anche la domenica.
Le due forme di musica più amate qui sono la musica classica e quella jazz. Non potete immaginare quanti teatri ci sono e quante librerie dedicate al mondo del teatro. Mozart stesso era molto legato alla città di Praga, non solo perché qui risedevano le sue numerose amanti, ma proprio perché qui venne diretta la fortunata première della sua opera Don Giovanni nel 1787. Inoltre i praghesi amavano la sua musica molto di più che gli abitanti di Vienna.
Ma forse quello che meno ci si aspetta sono le note dello swing o del bop che circolano tra le strade della città. Praga è una città in musica. Qui, soprattutto in autunno, si tengono vari festival di musica jazz e tanti grandi nomi vengono ad esibirsi qui.
Per gli amanti della musica due locali che non possono mancare durante la vostra visita sono il “Rock Cafè” ed il “Reduta Jazz Club Theater”: sapete che in quest’ultimo si esibì Bill Clinton? L’ex presidente degli Stati Uniti suonava il sax e qui nel 1994 allietò il pubblico con un brano suonato da lui!
Praga – alcune piccole curiosità
Tanti aneddoti rendono questa città ancora più pittoresca.
Ad esempio: avete notato che spedire una cartolina ad un amico che vive a Praga è difficile? Ci sono due numeri, quello blue civico, e quello rosso, catastale, voluto da Maria Teresa d’Austria.
Lungo il fiume Malga c’è un folletto verde: è uno dei vodnìk che vive nel fiume. Descritte come creature che indossano un cappello rosso ed un Fran verde, si riconoscono perché il lembo sinistro della giacca gocciola un po’. Infatti possono vivere fuori dall’acqua fintanto che la giacca finirà di gocciolare. I vodnìk raccolgono le anime dei morti annegati nel fiume Moldova e le conservano in ampolle adagiate sul fondo del fiume. Si dice che siano un po’ malvagi e sempre pronti ad ingannare qualcuno.
Bata, il famoso brand di calzature, in realtà si scrive Baťa. Il suo fondatore è Tomáš Baťa, calzolaio, imprenditore e visionario. Fu lui a rivoluzionare il settore calzaturiero modernizzando il laboratorio, ispirandosi all’azienda di Henry Ford e utilizzando tela più economica per produrre le scarpe.
Per conoscere Praga ci si deve perdere. Ci sono tantissimi cortili interni delle case che vengono usati proprio come scorciatoie: anzi, all’interno si trovano spesso bar e piccoli ristoranti. Non siate quindi timidi ed entrate in ogni angolo.
Nella città ci sono 25 ascensori molto particolari a ciclo continuo. Si chiamano “paternoster”, uno si trova all’interno della Pálac Lucerna ed è divertentissimo vedere le persone correre e saltare per prendere l’ascensore.
Insieme a Vienna e Parigi, Praga è la capitale della caffetteria. C’è rispetto per il relax, si può stare ore all’interno d non si viene cacciati. Classici caffè dove si scrivevano le proprie memorie.
Praga – le sue tipicità
Sapete a quanto ammonta il consumo di birra in questa città? Il cittadino ceco medio consuma 300 litri di birra l’anno. Facendo due rapidi conti è un litro di birra al giorno a persona. “Salute” si dice “na zdraví” e mi raccomando, non lamentatevi se pensate che nel vostro boccale ci sia molta schiuma. È sinonimo di freschezza e qualità della birra.
Non solo birra: lo slivovitz, una aquavite priva di colore e ricavata dalla fermentazione di prugne è tipico di questa città. Se siete in cerca di tipicità dovete assaggiare anche la “Becherovka”, un liquore a base di erbe che si beve freddo e aiuta la digestione.
L’ape maia in realtà ha origini cece e la mascotte della nazione è una simpatica talpa che si chiama Krteček e che troverete in tantissimi negozi. Secondo me è un souvenir perfetto. Altra tradizione di Praga sono le marionette: bellissime, realizzate con dettagli curatissimi, quelle che rappresentano streghe e folletti fanno anche un po’ paura. Per il souvenir perfetto dove andare da “Pohádka”, rimarrete ammaliati anche solo dalla vetrina.
Io consiglio di affidarsi ad una guida per scoprire tutti i posti più insoliti, i ristoranti caratteristici e tutte le curiosità della città di Praga, come io ho fatto con Alberto.
Praga è sicuramente quella città che più scopri e più hai voglia di scoprire, quella che non ti basta mai e dove hai sicuramente voglia di tornare appena hai disfatto la valigia. E a voi è venuta voglia di Praga?
In partnership con Ryanair e Turismo Czech Republic
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Panasonic GX800