YUCATAN – IL SITO ARCHEOLOGICO DI UXMAL

Yucatan – Uxmal e le rovine di Kabah

Uxmal è un must di ogni itinerario di viaggio in Yucatan, soprattutto per chi ama la storia e la cultura Maya. Si trova a sud della meravigliosa città di Merida, sulla Ruta Puuc, ed è un po’ fuori dai sentieri più battuti dai turisti, secondo me ancora per poco.

Quando si parla delle rovine Maya spesso si sente nominare solo Chichen Itza. Non è possibile parlare della regione dello Yucatan e tanto meno visitarla senza parlare di Chichen Itza. Ma è l’unico sito Maya esistente? Ovviamente no. Prima di partire per questo viaggio leggevo molti pareri contrastanti su Chichen Itza, questo sito diventato molto famoso e inevitabilmente preso d’assalto dalle folle. Per tutti coloro che non amano i luoghi pieni di turisti ma che vogliono vivere un’esperienza unica, consiglio di visitare Uxmal.

Yucatan – IL SITO ARCHEOLOGICO DI UXMAL

Le rovine di Uxmal sono un complesso molto più piccolo di Chichen Itza, un concentrato di rovine che riceve solo poche centinaia di visitatori ogni giorno. Non sono così facili da raggiungere come Chichen Itza, ma valgono lo sforzo per chi fa il viaggio. Il sito si può raggiungere affidandosi a guide turistiche o prendendo un bus la cui corsa dura 90 minuti e che vi lascerà appena fuori il sito archeologico.

Uxmal è un’antica città maya, ed è considerata uno dei siti archeologici più importanti della cultura Maya, insieme ad altre ben note rovine come Chichen Itza e Palenque, così come le famose rovine di Tikal in Guatemala. Uxmal è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO in onore del suo significato culturale.

Il termine Uxmal deriva da Oxmal, che significa “tre volte costruito”. Questo probabilmente si riferisce al fatto che Uxmal deve essere stata ricostruita numerose volte nel corso della sua storia. È stata fondata nel 500 d.C. dal leader maya Hun Uitzil Chac Tutul Xiu, e si dice che sia stata il centro culturale più dominante dell’intera penisola dello Yucatan, insieme alla potente Chichen Itza.

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Yucatan – scalare gli edifici

Uxmal offre edifici ben conservati: si possono ammirare dettagli scolpiti in ogni singolo edificio. Immaginare quanto maestosi questi edifici dovessero essere, ancora mi ispira timore reverenziale solo a pensarci. A Uxmal ti senti libero di passeggiare nella giungla e scalare la maggior parte degli edifici. La vista è impressionante, lo sguardo si perde in tutto questo verde, la giungla si estende per miglia e miglia, interrotta qui e là dalle maestose strutture Maya che spuntano sopra gli alberi.

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Yucatan – la “Pirámide del Adivino

All’ingresso di Uxmal, esattamente come a Chichen Itza, la piramide principale che si erge audace e maestosa vi darà il benvenuto in questo luogo sacro.

Sebbene le storie siano un po ‘diverse, e le due città abbiano un design architettonico leggermente diverso, la sensazione che mi ha dato Uxmal è stata molto più intima ed interessante rispetto a Chichen Itza.

La “Pirámide del Adivino”con la sua forma rotonda la rende una delle piramidi più uniche del Messico.Con i suoi 35 m di altezza la piramide del mago, o del nano, è l’edificio più alto di Uxmal. Entrambi i nomi derivano da una leggenda su un nano magico nato da un uovo, cresciuto fino all’età adulta in un solo giorno e che si dice avesse costruito la piramide in una sola notte. La scalinata d’accesso è costituita da tre rampe ripidissime e conduce fin sulla vetta del tempio, dove è situato l’ingresso, caratterizzato da una meravigliosa riproduzione della maschera di Chaac, l’antico dio della pioggia.

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Yucatan – gli altri edifici da vedere

Le Quadrilatère des Nonnes, il quadrilatero delle Monache, è il complesso più elegante e maestoso del sito di Uxmal. Costituito da quattro diversi edifici, contiene un totale di 74 camere che sono disposte intorno ad uno spazio centrale che va a formare un grande quadrilatero. Il nome deriva dai conquistadores che giunti qui interpretarono l’edificio come un antico convento. In realtà si trattava di un complesso dove si esercitavano funzioni religiose e di rappresentanza.

La facciata orientata verso est è ricca di decorazioni, le più diffuse sono rappresentazioni del dio Chaac ed alcuni disegni geometrici tra cui un caratteristico motivo a forma di grata che percorre in lunghezza tutta la facciata e che raffigura in maniera stilizzata due serpenti intrecciati. In questo caso si tratterebbe della rappresentazione Puuc del dio Quetzalcoatl.

El Palacio del Gobernador, ovvero il palazzo del governatore. Questo edificio poggia su una piattaforma tronco-conica alta 18 metri ed include tre diverse strutture collegate da due archi. Anche qui sulle facciate principali compaiono lunghe file di disegni geometrici e raffigurazioni relative alla nascita di un pianeta, Venere.

Tra il quadrilatero delle monache e il palazzo del governatore è situato il campo da gioco della pelota. Purtroppo lo stato di conservazione non è dei migliori, non è paragonabile a quello di Chichen Itza. Intorno al campo sorgono due ampie tribune, dove sul basamento si trovano gli anelli pietra nei quali bisognava far passare la palla per ottenere la vittoria.

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Yucatan – LE ROVINE DI KABAH

Decisamente molto meno famose di Uxmal e di Chichen Itza sono le rovine di Kabah. Anche queste si trovano a sud di Mérida, vicino a Uxmal, a cui era collegato da una strada rialzata in pietra. Kabah è un esempio monumentale dell’architettura in stile Puuc in cui ogni elemento lapideo fa parte di un totale.

Kabah è un piccolo sito, poco frequentato da turisti. Sarete quasi da soli con le pietre, il caldo e le iguane. Consiglio di visitare questo sito prima di Uxmal, la visita durerà circa una oretta.

L’edificio più impressionante è il Palacio de los Mascarones. Su questo edificio si possono ammirare più di 300 maschere di Chaac, il Dio della pioggia che lo rende unico ed incredibile. Ci si può avvicinare e ammirare ogni dettaglio di queste maschere, molte delle quali hanno ancora i nasi intatti. Un’altra struttura da non perdere a Kabah è il “Templo de las Columnas”: un po’ come suggerisce il nome, la sua particolarità sono le colonne che decorano la parte superiore.

YUCATAN – LE ROVINE DI KABAH

YUCATAN – LE ROVINE DI KABAH

YUCATAN – LE ROVINE DI KABAH

YUCATAN – LE ROVINE DI KABAH

Yucatan – CHOCO STORY MUSEUM

Alle porte del grande sito di Uxmal si trova un piccolo museo. Si tratta del choco story museum, un museo del cioccolato che racconta la storia di questo territorio con questo prodotto locale. Il museo racconta non solo come nasce il cioccolato, ma anche come viene prodotto e lavorato e le tratte di commercio ai tempi del colonialismo. La storia continua fino al 1800, quando il cioccolato è diventato popolare in Europa e da lì in tutto il mondo.

Si può assistere anche ad una tradizionale cerimonia del cioccolato Maya e si può assaggiare questa bevanda. Onestamente a me non è piaciuto tantissimo, l’ho trovato molto amaro e con poco sapore.

Questa zona dello Yucatan è molto varia e qui si possono vedere molti esemplari locali di piante e alberi. Molti di loro sono etichettati in modo da poter imparare di più su ciò che cresce nella regione. Ci sono anche alcuni animali: molti sono stati sottratti a persone che li tenevano in cattività, come due giaguari che adesso non possono essere rimessi in libertà perché hanno perso il loro istinto da cacciatori. Ci sono anche scimmiette, cervi e pappagalli.

Questo è anche il luogo ideale dove comprare qualche souvenir da portare ad amici e parenti: nello shop c’è una vasta esposizione di cioccolato locale. Io non ho potuto fare a meno di comprarlo, le tavolette di cioccolato fondente sono buonissime.

Personalmente ho apprezzato molto i siti di Uxmal e di Kabah per due ragioni. La prima è ovviamente il minor afflusso di turisti che permette di seguire meglio la guida e capire molto di più sull’antica civiltà Maya. Il secondo motivo è la possibilità di scalare alcuni edifici, così da sentirsi dei piccoli esploratori e poter ammirare una vista splendida sulla zona. Certo, Chichen Itza ha il suo fascino, sarà per la sua fama, ma ha una magia che difficilmente si può trasmettere a parole.

Siete stati ad Uxmal? A voi è piaciuto più questo sito archeologico o Chichen Itza?

 

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7RII e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS

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Pubblicato da

TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.