GALLURA – IL SENTIERO DEI CARBONAI

Sardegna – scopriamo la Gallura con Viraexperience

Tutti mi avevano sempre raccontato che la Sardegna è una terra meravigliosa. Parlando di viaggi e di vacanze, ogni volta che dicevo che non ero mai stata in Sardegna salivano solo commenti sbalorditi: “ma come è possibile”, “davvero?” e un susseguirsi di elogi ad una delle regioni più belle di Italia e ai mari più cristallini.

Mi avevano detto che la Sardegna è bella, ma mai avrei creduto che fosse così bella. Ho avuto la possibilità di visitarla solo per tre giorni nella sua regione della Gallura, ma è stato quel poco che è bastato a convincermi a tornare quanto prima. Anche perchè arrivare in Gallura è facilissimo grazie all’aeroporto di Olbia collegato con le principali località italiane ed europee con comodi voli diretti. Inoltre questo piccolo aeroporto mette a disposizione dei passeggeri un’accogliente galleria commerciale, ricca di negozi e boutique per i propri acquisti.

Il territorio della Gallura non ha certo bisogno di presentazioni. Qui infatti si trovano alcune delle spiagge più belle tra il lusso della Costa Smeralda, il glamour di Porto Cervo e la bellezza dell’arcipelago della Maddalena. Questa è però una terra ricca di grande storia archeologica, casa tra l’altro del Vermentino di Gallura.

Gallura – un’esperienza in barca a Vela

Quale è il modo migliore di vivere la Sardegna? Sicuramente vivendo il suo mare. Ospite di Boomerang, Sardinia Sailing Charter, ho vissuto questa terra da un punto di osservazione privilegiato. Da ragazza di città abituata a volare e non a navigare vi dirò che l’esperienza su una barca a vela non è stata amore a prima vista. Il meteo che mi ha accolta in Sardegna non era dei migliori, molto piovoso, freddo e ventoso, mi immaginavo quindi di passare i due giorni successivi a soffrire il mal di mare e a masticare zenzero tutto il tempo. Se non siete mai saliti su una barca a vela la prima grande domanda che vi porrete sarà “ma come si scarica l’acqua del water?”.

I miei studi in ingegneria si sono dimostrati utili e ho da subito preso confidenza con la levetta a pompa per scaricare e ricarica l’acqua girando una seconda manopola nel modo giusto. Non vi dico come è stato fare la doccia in un bagno piccolissimo con il rubinetto del lavandino che magicamente si allungava e diventava una doccetta, con la quale sono riuscita a lavare mezza barca rimanendo praticamente asciutta.

Però poter vedere golfo Aranci da una prospettiva a dir poco privilegiata e incontrare un branco di delfini che si mette a giocare con le onde della tua barca è davvero impagabile. Devo ammetterlo: una volta che ci si abitua agli spazi piccoli, la convivialità della barca permette di vivere l’esperienza più a contatto con gli altri, e se poi c’è una Ichnusa per brindare è ancora meglio.

 

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Gallura – perché si chiama Golfo Aranci

La prima cosa che ho notato di Golfo Aranci è che non ci sono aranci. Ho scoperto che il nome è un’errata interpretazione da parte dei pescatori che venivano a lavorare in Sardegna e che non parlavano il dialetto sardo di “gulfu di li ranci” ovvero golfo dei granchi. Golfo Aranci si estende su una lingua di terra in mezzo al mare, affacciato sul golfo di Olbia che termina alla base di Capo Figari.

GALLURA – PERCHÉ SI CHIAMA GOLFO ARANCI

GALLURA – PERCHÉ SI CHIAMA GOLFO ARANCI

 

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Gallura – i percorsi di trekking

Quello che mi è piaciuto tanto di questo territorio della Sardegna è la sua ecletticità. Anche per chi non è amante del mare c’è tantissimo altro divertimento. Avreste mai detto che qui ci sono dei percorsi di trekking stupendi? Io ho percorso una parte del sentiero dei Carbonai. Un percorso lungo un sentiero utilizzato per alcuni secoli dai carbonai per raggiungere i siti di taglio della legna e di produzione del carbone. Questo sentiero si sviluppa lungo una successione di salite e discese, alcune anche impegnative, ma considerando che l’ho affrontato con le Converse direi che è un percorso adatto a tutti. Si cammina lungo un costone del Monte Ruju che si eleva sul mare. Se siete degli appassionati di erbe medicinali qui troverete ginepri, elicrisium di mare e il cisto. Altra curiosità incontrata lungo il percorso è una particolare pietra utilizzata nel mondo della cosmesi per produrre l’illuminante, che infatti si sgretola formando tanti brillantini: è per questo che noterete che il percorso è molto brillantinoso.

GALLURA – IL SENTIERO DEI CARBONAI

GALLURA – IL SENTIERO DEI CARBONAI

Gallura – il sentiero dei Carbonai

Il sentiero dei carbonai è lungo quasi 3 km e si percorre in appena un’oretta e mezzo a piedi. Se volete proseguire potete seguire il sentiero su canale. In meno di due ore vi troverete di fronte al semaforo di Capo Figari: qui è dove Guglielmo Marconi faceva gli esperimenti di trasmissione radio. Le sorprese storiche non sono finite qui, infatti alla fine del primo percorso troverete un eccezionale monumento ai caduti di tutti i naufragi avvenuti nelle acque antistanti a Golfo Aranci: il cimitero degli inglesi. Questo luogo si trova alle spalle di Cala Greca, secondo la leggenda qui è stato dato l’eterno riposo ai corpi di marinai inglesi naufragati a capo Figari.

A pochi passi da qui il percorso si apre su uno dei mari più belli che abbia mai visto. Si parla di cala Moresca e cala Greca, peccato che le temperatura dell’acqua intorno ai 14 gradi non invogliava a fare il bagno in mare perché l’acqua aveva un colore molto invitante. Qui ho scoperto una particolarità del territorio della Gallura: ovunque posiate lo sguardo non troverete un punto dove ammirare l’orizzonte del mare, il vostro sguardo imbatterà sempre in un lembo di terra.

GALLURA – IL cimitero degli inglesi

GALLURA – IL cimitero degli inglesi

 

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Gallura – un giorno da sirena

Parlando di mare, chi di voi non ha mai sognato di diventare una sirena? Ovviamente parlo alle ragazze più romantiche che sono cresciute con il film di Ariel. Ogni sogno diventa realtà nelle magiche acque della Sardegna e insieme a Alpha Diving center, la casa della sirene, si può imparare a nuotare con una pinna al posto delle gambe. Posso essere onesta? A primo impatto ero molto scettica, personalmente non sono una romanticona, ma parlando con le sirene la mia idea è cambiata e ho persino indossato la coda. Attività svolta con passione, a contatto con la natura e con il mare, ideale anche per i bambini per imparare divertendosi a rispettare il nostro pianeta. Si possono seguire veri e propri corsi o vivere delle singole immersioni a prezzi modici. Molto più che un corso di nuoto con la monopinna.

GALLURA – UN GIORNO DA SIRENA

Gallura – alla ricerca dei delfini

La Gallura ed in particolare Golfo Aranci sono la casa ideale di tanti delfini. Non è infatti difficile incontrarli e nessuno meglio di Paolo Porcelli – Marco del Mare Escursioni può farvi vivere questa esperienza con questi magnifici animali. Paolo ha un rapporto speciale con gli abitanti del mare, pensate che ha un gabbiano per amico, Jonathan, che si gode la purezza marina dalla prua della barca di Paolo ogni volta che esce dal porto. E credetemi se vi dico che Paolo sa riconoscere il suo amico gabbiano tra tutti gli altri.

Sentire i racconti del mare di Paolo è incredibile, tra le brezze marine un aperitivo squisito ed un bicchiere di vino si potrebbe stare ore ad ascoltare le sue avventure e la sua passione per questo mare ed i delfini.

Paolo vi porterà a conoscere le coste rocciose della Sardegna e se siete fortunati come lo sono stata io potrete addirittura vedere dei mufloni che, con la pelliccia del colore del granito e con il loro muso bianco, stanno placidi a mangiare eretti su queste rocce a picco sul mare. La natura è veramente incredibile.

Ovviamente l’attrazione principale sono i delfini, ma attenzione, la possibilità di ammirarli è alta, ma non certa. Questi mammiferi vivono liberi nei mari della Sardegna e seppur Paolo conosca le loro abitudini e controlli sempre il loro percorso è probabile che in alcune occasioni non siate fortunati. Io avevo già riposto la speranza quando in lontananza ho visto una pinna emergere dal mare verso la nave di Paolo ed è stata una emozione unica. Non li avevo mai visti così da vicino, giocare sotto la nave nuotare lontano e poi rincorrerci di nuovo, non ci sono parole per descrivere tutto questo.

GALLURA – ALLA RICERCA DEI DELFINI

GALLURA – ALLA RICERCA DEI DELFINI

GALLURA – ALLA RICERCA DEI DELFINI

GALLURA – ALLA RICERCA DEI DELFINI

Gallura – Arzachena

Per chi vuole conoscere la storia e scoprire i tesori archeologici della Sardegna c’è la cittadina di Arzachena. Caratterizzata da paesaggi mozzafiato, spiagge di incomparabile bellezza, colline ricoperte di vigneti, la cittadina gallurese attorno al quale è nata la Costa Smeralda, non è solo mondanità e lusso. È tanta storia. Per vivere e conoscere al meglio la storia di questi luoghi vi consiglio di muovervi con una guida, io vi consiglio Anna di Ninon dmc che con la sua allegria ed il suo entusiasmo vi racconterà tutti i segreti e le leggende di questi luoghi.

Sapete cosa è un nuraghe? È una casa-fortezza preistorica caratteristica della Sardegna, dove ne esistono oltre 7 mila. Caratterizzato da una forma di tronco cono, è costruito con blocchi di pietra. Veniva eretto su alture, vicino ai villaggi, e aveva funzione militare e difensiva. 

GALLURA – NURAGHE LA PRISGIONA E LA TOMBA DEI GIGANTI

GALLURA – NURAGHE LA PRISGIONA E LA TOMBA DEI GIGANTI

GALLURA – NURAGHE LA PRISGIONA E LA TOMBA DEI GIGANTI

Gallura – Nuraghe La Prisgiona e la tomba dei giganti

Nel comune di Arzachena si trova il Nuraghe La Prisgiona, questo complesso è costituito da un centinaio di capanne distribuite su un territorio di cinque ettari. Proprio per la sua grande estensione ed il numero di edifici è un sito archeologico unico nel gallurese. A pochi passi da questo sito archeologico si trova la tomba dei giganti di Coddu Vecchju: uno splendido esempio di architettura funeraria nuragica che si diffuse in tutta la Sardegna durante l’età del bronzo. Si tratta di un imponente sepolcro collettivo che probabilmente accoglieva i defunti del villaggio la Prisgiona. Il nome “tomba dei giganti” è dato dalle loro grandi dimensioni, sono infatti caratterizzate da un lungo corridoio sepolcrale e da una facciata semicircolare che delimita uno spazio culturale, dove la comunità svolgeva dei rituali in onore dei propri antenati.

GALLURA – NURAGHE LA PRISGIONA E LA TOMBA DEI GIGANTI

GALLURA – NURAGHE LA PRISGIONA E LA TOMBA DEI GIGANTI

Gallura – la roccia del fungo

Per concludere la scoperta di Arzachena manca solo scoprire il suo simbolo. La famosa Roccia il Fungo Monti incappiddatu si trova non molto lontano da Piazza Risorgimento inglobata nelle più recenti costruzioni di Arzachena, vi si giunge percorrendo tutta la via Limbara. Da questo monumento naturale la città di Arzachena ottenne il suo nome in età romana quando era chiamata Turubulus Maior appunto, fungo grande. Questo enorme blocco di granito plasmato dalla natura era frequentato fin dalla preistoria ed infatti furono ritrovati materiali datati del Neolitico sino al perioto nuragico.

GALLURA – LA ROCCIA DEL FUNGO

Gallura – dove mangiare

In Sardegna si mangia benissimo, lo so che non vi dico niente di nuovo. In questi giorni ho mangiato particolarmente piatti a base di pesce: le cozze racchiudevano tutto il sapore del mare ed anche i gamberi erano deliziosi. Sono sicura che non ci sarà palato che la Sardegna non riuscirà a soddisfare. I ristoranti dove sono stata io sono:

  • Ristorante Acquamarina di Portisco: un ristorante a due passi dal porto, situato proprio sul molo di Marina di Portisco offre la vista sui natanti ed è posizionato davanti alla passeggiata: una  atmosfera incantevole dove gustare i piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna. Ogni portata è una esplosione di sapori, condita dalla dedizione e l’amore dello staff nel servire e nel preparare i piatti proposti. Finita la cena ho chiamato il mio ragazzo dicendogli “ti ci devo portare a cena qui”, spero davvero di tornarci presto.  Alcuni vini che vi consiglio sono: 100 Kent’Annos, Mandrolisai DOC, Parallelo 41

 

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  • Ristorante la Spigola: un ristorante elegante con vista sulla spiaggia. I piatti sono accumunati dall’uso di pesce del giorno e da sapori delicatissimi. Se siete amanti del vino lasciatevi conquistare dalla carta dei vini che presenta molti biodinamici e tutti vini Sardi. Alcune etichette da provare sono Nero Miniera, Isola dei Nuraghi, Romangia Bianco IGT “Renosu”.

GALLURA – DOVE MANGIARE

GALLURA – DOVE MANGIARE

  • Ristorante Gente di Mare: quando mangi un vassoio di frittura mista e un vassoi di gamberi e scampi crudi con vista sul tramonto, senti proprio di essere in uno dei posti più belli del mondo.
  • Ristorante Parco degli Ulivi: il ristorante che mi è piaciuto di più insieme al primo della lista e dove spero di tornare. Una cucina fantasiosa che riesce a unire le particolarità e le eccellenze del territorio italiano nella cucina tipica sarda. Contrasti forti, sapori vivaci e presentazioni sicuramente di effetto.

GALLURA – DOVE MANGIARE

GALLURA – DOVE MANGIARE

GALLURA – DOVE MANGIARE

GALLURA – DOVE MANGIARE

  • Vigne Surrau: non un vero e proprio ristorante, ma una cantina dove poter fare una degustazione di 3 o di 5 vini accompagnati da salumi e formaggi locali. Una vista bellissima sui vigneti ed un percorso alla scoperta di uno dei vermentini più buoni mai bevuti. Una esperienza da fare anche se non si è sommelier, perché si possono imparare tante curiosità sul mondo dei vini. Sciala e Surrau sono sicuramente le due etichette di questa cantina da provare.

Sardegna – scopriamo la Gallura con ViraexperienceGALLURA – DOVE MANGIARE

GALLURA – DOVE MANGIARE

Cosa mi resterà di questa breve esperienza in Sardegna sono i suoi paesaggi e i suoi colori. Ancora di più mi resteranno stretti al cuore i sorrisi delle persone che ho incontrato in questo percorso: dalle guide turistiche ai pescatori intenti a riparare le reti, tutti hanno un amore infinito per la loro terra. Lo percepisci da come parlano della loro terra, dal rispetto e l’amore che hanno per la loro casa. Un posto che mi ha fatto sentire a casa, un luogo che ti avvolge come un abbraccio. Voi ci siete mai stati?

In collaborazione con ViraExperience e Dodify

Le foto dei siti nuragici di Arzachena sono pubblicate su concessione del Ministero per i beni e le attività culturali – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro.

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7RII e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS

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