Buenos Aires grattacieli

Buenos Aires – Puerto Madero e il barrio Belgrano

Puerto Madero è sicuramente il quartiere più giovane e più rappresentativo del recente rinnovamento urbano della città di Buenos Aires, tra grattacieli, uffici, bar e ristoranti di alto livello.

Puerto Madero ha due facce: la faccia del mondo lavorativo la mattina, tra l’odore del caffè, e lo spirito festivo alla sera, con il rumore del ghiaccio nei cocktails. Questo quartiere  crea una sorta di comunità a sé stante; sebbene, in qualche modo, molto diverso dal resto di Buenos Aires, ora è difficile immaginare la città senza di esso.

Indice:
PUERTO MADERO – IL SUO FASCINO
LA SUA STORIA
IL QUARTIERE OGGI
RESERVA ECOLÓGICA COSTANERA SUR
COSTANERA SUR
PUeNTE DE LA MUJER
I MUSEI

BELGRANO – IL QUARTIERE AL NORD DELLA CITTÀ
IGLESIA DE INMACULADA CONCEPCIÓN DE BELGRANO
IL BARRIO CHINO
Puerto Madero – il suo fascino

Di notte, le luci della città scintillano romanticamente sull’acqua, tra grattacieli illuminati, le navi e il Puente de la Mujer in tutto il suo splendore. Oltre allo sviluppo urbano, vi si trova la Riserva Ecologica, luogo ideale per una passeggiata nella natura  o un giro in bicicletta.
Da qui è anche dove partono le navi per andare in Uruguay.

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Puerto Madero – la sua storia

Quest’area portuale, recentemente rinnovata, che ora sfoggia un numero sempre crescente di grattacieli, ricorda il Canary Wharf di Londra o le Docklands di Dublino e ha una storia simile.
Fu, all’inizio del secolo, un vivace e nuovissimo porto, ma rapidamente fu reso obsoleto dalla necessità di un design diverso che potesse ospitare navi più grandi.
Come per il quartiere di Recoleta e Palermo, anche Puerto Madero ha una storia dietro l’origine del suo nome.

È alla fine del XIX secolo, che la decisione di costruire una adeguata infrastruttura portuale, diede luogo ad un importante dibattito su due progetti: quello dell’ingegnere Luis A. Huergo e quello dal commerciante Eduardo Madero.
La proposta di Madero, che prevedeva la posizione del porto intorno a Plaza de Mayo, fu approvata dal Congresso della Nazione, nel 1882, dall’allora presidente argentino, Julio Argentino Roca.
A quel tempo, il Río de La Plata arrivava ancora ai piedi della vecchia dogana Taylor, dove oggi si trova il museo Casa Rosada. Il progetto, a dir poco folle, prevedeva una estensione della città. Cinque anni dopo, nel 1897, ebbe luogo l’inaugurazione. All’inizio del XX secolo, i depositi di mattoni rossi, che oggi ospitano l’Università cattolica e costituiscono l’immagine del distretto, stavano già emergendo.

Molto presto il porto rimase obsoleto, dato che non erano state valutate le crescenti dimensioni delle navi mercantili, tanto che le navi non potevano più attraccare. Tra il 1911 ed il 1930 fu costruito un nuovo porto per sostituire Puerto Madero, che fu così abbandonato per oltre 50 anni.

Puerto Madero - il quartiere oggi

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Puerto Madero – il quartiere oggi

Solo nel 1989 la vecchia area portuale fu acquistata, per essere integrarla alla città di Buenos Aires sulle rive del Rio de la Plata. Oggi questo quartiere, i cui nomi delle strade rendono omaggio alle famose donne dell’America Latina, offre uno spazio per godersi lo skyline della città, oltre a fornire un ambiente piacevolmente pedonale. I magazzini rinnovati ora ospitano innumerevoli bar, ristoranti e appartamenti. Dietro di loro, nelle moderne torri di vetro placcato, si trovano alcuni degli hotel e degli uffici più lussuosi della città.

PUERTO MADERO – RESERVA ECOLÓGICA COSTANERA SUR

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Puerto Madero – Reserva Ecológica Costanera Sur

Alle spalle dei suoi edifici di vetro si apre la Reserva Ecológica Costanera Sur. Un enorme parco che si estende su una isola artificiale, ci sono varie passeggiate in mezzo ai boschi. L’aria fresca, la vista piacevole e l’ambiente naturale fanno sentire molto lontano dalla città.
Evitate ,però, le passeggiate durante le giornate più calde, perché la maggior parte del circuito è esposta al sole.

La Reserva Ecologica si estende per ben 350 ettari, al suo interno contiene quattro lagune. Qui tante sono le varietà di specie animali e di piante che si possono osservare. Al suo interno c’è una piccola spiaggia, che si affaccia direttamente sul Río de la Plata. Sebbene l’acqua ha un aspetto marroncino e torbido, il fiume è pulito, il colore è semplicemente dovuto dal sedimento sabbioso del letto del fiume, infatti tanti ragazzi di Buenos Aires vanno a fare il bagno nei giorni più caldi.

Buenos Aires grattacieli

 

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puerto madero – costanera sur

La riserva ecologica prende il nome dalla passeggiata Costanera Sur, sulla quale si affaccia.

Quella che oggi è una bellissima passeggiata, presa d’assalto anche da tutti i residenti a Buenos Aires nelle domeniche soleggiate, era, un tempo, il centro balneario della città. Qui uomini e donne vi accedevano, separatamente, per fare il bagno, ma non dopo le 19, per prevenire ogni tentazione. Fu, però, dismesso a causa del crescente inquinamento del fiume.

Oggi è ideale anche per una pausa pranzo, qui ci sono tanti carritos che vendono empanadas, choripan e tante altre prelibatezze. C’è anche una bellissima fontana “Fuente de Las Nereidas”, che inizialmente era posta in Plaza de Mayo, poi spostata perchè le figure di nudo femminile erano troppo “osè”.

“Fuente de Las Nereidas” puerto madero - costanera sur

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Puerto Madero – Puente de la Mujer

Una delle attrazioni di questo quartiere è il Puente de la Mujer, che oggi è uno dei simboli della città. Fu disegnato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrvata e regalato alla città dall’impresario Aberto Gonzalez.

Inaugurato nel 2001, nel periodo in cui l’Argentina viveva la grande crisi economica, ed è caratterizzato da due sezioni fisse ed una mobile che ruota su di un pilone di cemento, per permettere il passaggio delle imbarcazioni.

Il ponte è una vera e propria opera moderna, rappresenta una coppia di ballerini di tango, la curva raffigura la silhouette del profilo della donna.  Lasciatemi dire che ci vuole veramente molta fantasia, ho passato venti minuti, leggendo la spiegazione della rappresentazione , a cercare, invano, di raffigurarmi i ballerini.

PUERTO MADERO – PUNTE DE LA MUJER PUERTO MADERO – PUNTE DE LA MUJER PUERTO MADERO – PUNTE DE LA MUJER PUERTO MADERO – PUNTE DE LA MUJER

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Puerto Madero – i musei

Anche il quartiere di Puerdo Madero è ricco di musei, io ho visitato l’incredibile collezione d’arte Amalia Lacroze de Fortabat, ma avrei ancora così tanti luoghi da scoprire, come la Fragata Sarmiento, una nave museo, ed il Faena Art Center, che era chiuso nei giorni in cui ero a Buenos Aires.

COLECCION DE ARTE AMALIA LACROZE DE FORTABAT COLECCION DE ARTE AMALIA LACROZE DE FORTABAT Antonio Bernie La difunta correa COLECCION DE ARTE AMALIA LACROZE DE FORTABAT

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Belgrano – il quartiere al nord della città

Sempre in tema di quartiere non storici, una visita la merita il quartiere di Belgrano.
Si trova nella zona nord della città ed il suo nome è un omaggio al creatore della bandiera argentina Manuel Belgrano.

Probabilmente gli amanti del calcio, conosceranno questo quartiere, perchè qui si trova l’Estadio Antonio Vespucio Liberti, meglio noto come El Monumental. Questo è lo stadio di una delle già importanti squadre di calcio della città, l’Atlético River Plate, che ho scoperto essere la squadra rivale per eccellenza del Boca Juniores, il cui stadio si trova nel quartiere della Boca.

Belgrano – Iglesia de Inmaculada Concepción de Belgrano

In questo quartiere si trova l’unica chiesa a pianta circolare di Buenos Aires, la Iglesia de Inmaculada Concepción de Belgrano, chiamata anche Iglesia Redonda. Entrando in questa chiesa, non stupisce sapere che il progetto si ispira a quello del Pantheon di Roma. Ha una cupola di 43 metri di altezza e 20 metri di diametro.

A Buenos Aires, le chiese sono sempre semplici, difficilmente si entra in chiese sfarzose di ori e di argenti,. Quello che rimane, non sarà la loro imponenza architettonica, ma i fedeli all’interno. Sono stata fortemente colpita dallo spirito religioso di queste persone, poche volte ho visto questa devozione. A sedere in queste chiese, ho visto fedeli travolti dalle lacrime, cercare conforto, affidarsi ad una preghiera e lasciarsi andare dal dolore o dalla felicità. Questa è sicuramente una delle immagini che più mi resteranno nella memoria di Buenos Aires.

BELGRANO – IGLESIA DE INMACULADA CONCEPCIÓN DE BELGRANO BELGRANO – IGLESIA DE INMACULADA CONCEPCIÓN DE BELGRANO BELGRANO – IGLESIA DE INMACULADA CONCEPCIÓN DE BELGRANO

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Belgrano – il barrio Chino

L’attrazione principale del quartiere di Belgrano, è sicuramente il Barrio Chino, ovvero il quartiere cinese. Qui si trova la Chinatown più estesa dell’Argentina, e tutti conoscono la mia passione per i China district. L’ingresso è segnalato dall’imponente Arco ornamentale, donato dalla comunità cinese alla città di Buenos Aires.

Sorto negli anni ’80, questo quartiere ospita la comunità taiwanese, thailandese coreana e giapponese. Dragoni, lanterne d’oro, maneki neko, i gattini porta fortuna con la zampa alzata, ovvero tutto quello che richiama alla cultura orientale, si trova in queste piccole stradine.

Perchè andare? Beh, ma perchè lungo la strada principale ci sono un sacco di negozi di oggettistica asiatica,prodotti della cucina orientale ed i supermercati pieni di ogni cosa, dalle bevande più strane a pesci mai visti.

Abbandonata l’atmosfera asiatica, per tornare a quella argentina e scoprire ancora di più la cultura di questo paese, vi consiglio una visita al museo Larreta.

BELGRANO – IL BARRIO CHINO

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Sicuramente Puerto Madero e il quartiere Belgrano, sono molto diversi da quelli che vi ho descritto fino a ora. Meritano sicuramente una visita, per conoscere e apprezzare lo sviluppo della città di Buenos Aires, nell’epoca moderna.
Preferiti i quartieri più moderni o quelli più storici?

 

 

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7R III e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS  e Planar T* FE 50mm F1.4 ZA

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