MINICENTRO – CASA ROSADA

Buenos Aires – cosa vedere nel minicentro

Il minicentro di Buenos Aires, non lo si può definire propriamente un “quartiere”. Con minicentro, si intente tutta quella zona intorno al cuore della città, Plaza de Mayo.

Buenos Aires fu fondata nel 1580, dallo spagnolo Juan de Garay.  Inizialmente era abitata da circa 70 persone, e prendeva il nome di Ciudad de la Santissima Trinidad y Puerto de Nuestra Segnora de los Buenos Aires.  La città fu battezzata con questo nome, in onore della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna. Per questo motivo, il primo viaggio di Papa Francesco, fu proprio Cagliari.

indizio:
PLAZA DE MAYO
Casa Roasada
AVENIDA DE MAYO
CALLE FLORIDA
OBELISCOLO
36 BILIARDES
Caffè Tortoni
teatro Colon
Palazzo Barolo
GALERIA GÜEME
MANZANA DE LAS LUCES
BASÍLICA DE MARIA AUXILIADORA Y SAN CARLOS
Minicentro – Plaza de Mayo

Fin dai tempi della sua fondazione, quella che oggi conosciamo come Plaza de Mayo, era il cuore pulsante di questa città, che nei secoli è stato simbolo di unità, luogo di manifestazioni, di libertà, di festeggiamenti e di rivolte. È proprio in questa piazza, che gran parte della storia Argentina, ha avuto luogo. Dai discorsi di Evita Perón, che infiammarono i cuori degli argentini, fino ai festeggiamenti di Maradona, per la vittoria del mondiale dell’86.

 

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MINICENTRO – CASA ROSADA MINICENTRO – CASA ROSADA

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Minicentro – Casa Rosada

L’edificio che più spicca in questa piazza è, sicuramente, la Casa Rosada, l’equivalente argentino della Casa Bianca, è la sede del ramo esecutivo della Repubblica Argentina.

Molte sono le teorie dietro al suo particolare colore.  Una prima teoria spiega che, nel secolo in cui è stato costruito il primo edificio, si utilizzava un miscuglio di calce e sangue bovino, che aveva proprietà fissative, il risultato era un colore rosato.
Una seconda teoria spiega, che fu il presidente Domingo Faustino Sarmiento a scegliere il colore rosato, per simboleggiare l’unione tra due partiti politici antagonisti di quell’epoca: gli unitari, rappresentati col colore bianco, ed i federali, rappresentati col colore rosso.
Non fate come me, ricordatevi che la visita deve essere prenotata con largo anticipo e si può visitare solo il sabato.

Proprio di fronte alla Casa Rosada, si trova il Cabildo, edificio chiave nella storia di indipendenza argentina. Si trova anche la Cattedrale, di stile neoclassico, sede principale della Chiesa cattolica in Argentina, che ospita i resti del generale San Martin, uno dei combattenti per l’indipendenza, la cui tomba è onorata da una guardia.

MINICENTRO – PLAZA DE MAYO Cattedrale Buenos Aires MINICENTRO – PLAZA DE MAYO Cattedrale Buenos Aires MINICENTRO – PLAZA DE MAYO Cattedrale Buenos Aires MINICENTRO – PLAZA DE MAYO Cattedrale Buenos Aires

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Minicentro – avenida de Mayo

Avenida de Mayo, è la strada che percorrerete con maggiore frequenza. Unisce Plaza de Mayo al Congresso della Nazione, riconoscibile dalla sua cupola verde in rame, che si ispira al Parlamento di Washington DC.

Costruita intorno la fine dell’800, sul modello dei grandi lavori di rinnovamento architettonico di Parigi, vecchi palazzi vennero abbattuti, e nuovi ampi viali furono aperti.
Dalla sua inaugurazione, nel 19 secolo, grandi personaggi storici hanno calpestato i viali di quella, che viene considerata, la Gran via di Buenos Aires, Albert Einstein, Giacomo Puccini, Carlos Gardel e Federico Garcia Lorca, solo per fare alcuni nomi.

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Minicentro – calle florida

La seconda strada, che più spesso vi troverete a percorrere, è Calle Florida. Calle Florida è la strada asfalta più antica di Buenos Aires e la prima a diventare pedonale. Oggi è la strada più commerciale della città, ricca di negozi e di palazzi antichi dai decori stupendi, ideale per tutti gli amanti dello shopping.

Lungo questa via troverete la Galeria Pacifico, oggi ospita un centro commerciale, ma entrate a vedere le volte in vetro e la sua bellissima cupola, abbellita dagli affreschi.

Tra queste strade, non sarà difficile incontrare persone che vi invitano a cambiare la vostra valuta in pesi argentini, ad un prezzo di favore, è il famoso mercato nero di scambio, ma non serve certo che vi dica di non affidarvi a queste persone, e di stare attenti.

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Minicentro – obelisco

Impossibile non incrociare il grande viale 9 de Julio, che se non è la strada più ampia al mondo, è sicuramente una tra le prime. Tra i suoi palazzi e gli enormi cartelloni pubblicitari, si erge uno dei simboli della città di Buenos Aires, il suo Obelisco. Costruito, in pietra bianca, per celebrare il quattrocentesimo anniversario della città, misura 67,5 metri d’altezza, pesa 170 tonnellate, e fu costruito in soli sessanta giorni. Questo è il luogo ideale per scattare una foto ricordo!

MINICENTRO – OBELISCO MINICENTRO – OBELISCO

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Minicentro – los 36 BILLIARDS

Non perdete l’occasione di entrare al caffè los 36 Billiards. Come il caffè Federal o la Biela, fa parte dei caffè notables della città, quei caffè che mantengono inalterato lo stile dei tempi passati.

Los 36 Billiards, fu inaugurato nel 1894, ed è stato luogo di incontro di intellettuali e pensatori. Il nome non è casuale, tanti sono i tavoli dal tappeto verde in questo bar, che è una delle sale di biliardo più famose al mondo.

MINICENTRO – LOS 36 BILLIARDS MINICENTRO – LOS 36 BILLIARDS

MINICENTRO – LOS 36 BILLIARDS

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Minicentro – CAFFÈ TORTONI

Non ha certo bisogno di presentazioni, visto la sua grande fama, il più antico bar notabile di Buenos Aires, il Caffè Tortoni. Fondato nel 1858, prende il nome da un altrettanto famoso caffè di Parigi. Non solo è il caffè più antico di Buenos Aires, ma di tutta l’Argentina.
Divenuto celebre, perché frequento da grandi politici, scrittori e artisti, come Borges, Cortázar, Rubinstein, Gardel.

La grande sala del bar è elegantissima, paralumi, mobili e arredi in legno di epoca, intervallati ovunque da foto e messaggi di celebrità che sono passate qui, tra cornici, arazzi e statue. Sembra che qui il tempo si sia fermato. La sua bellissima facciata, fu disegnata  dall’architetto Alejandro Christophersen, nel 1898.

Oggi giorno il caffè Tortoni, offre spettacoli di tango tradizionale a prezzi veramente convenienti. Se ne avete la possibilità, andate il fine settimana, quando insieme ad una coppia di ballerini, si esibisce una piccola orchestra e una cantante dal vivo. La luce soffusa, questa musica caratterizzata da grande tristezza e forte sensualità, così veloce e sincopata, accompagnata da passi rapidi e sensuali, vi faranno venire la pelle d’oca. Quasi quasi, dopo una ora di spettacolo, potreste pensare di iscrivervi ad un corso di tango.

Minicentro - CAFFÈ TORTONI

Minicentro - CAFFÈ TORTONI Minicentro - CAFFÈ TORTONI

 

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Minicentro – TEATRO COLON

Fiore all’occhiello di questa zona di Buenos Aires, è sicuramente il Teatro Colon, il primo teatro di opera lirica del Sud America.
La storia del teatro Colon, inizia nel 1857, quando fu inaugurato con una rappresentazione della Traviata, tradizione che viene ancora rispettata, infatti ogni anno la stagione lirica è aperta da una opera di Verdi.
Sfortunatamente, ben presto, nel 1888, verrà chiuso, perché non soddisfaceva le aspettative. Partì, quindi, la costruzione di un nuovo teatro, che ebbe una storia altrettanto travagliata. A capo del progetto, Francesco Tamburini, trasse ispirazione dell’Opéra Garnier, ma non vide mai la fine della sua opera. Gli susseguì il socio, Vittorio Meano, che fù però assassinato dal suo maggiordomo, finì allora la costruzione Jules Dormal, che portò un tocco francese, basato sull’art nouveau.

Per le sue dimensioni, l’acustica e la storia, il Teatro Colón è considerato uno dei migliori teatri del mondo.
Con sedie di velluto ed intarsi in legno, dal colore oro e rosso, ha 2.500 posti a sedere e può ospitare fino a 500 persone in piedi. Una magnifica cupola di vetro colorato, ospita l’ingresso principale del teatro. La scala, in marmo di Verona, conduce ai saloni dei balconi e delle logge: la sala Busts e la sala Golden. La grande sala, è illuminata da un lampadario di 7 metri di diametro, decorato con 700 lampadine e, intorno ad esso si trova un palco nascosto, usato per dare effetti sonori più particolari alle opere, come nel Parsifal. Che peccato che la stagione lirica era conclusa, durante il mio soggiorno a Buenos Aires.

 

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Minicentro – PALAZZO BAROLO

Buenos Aires ha uno splendido sfondo architettonico. Ovunque si guardi, si trovano splendidi edifici, che mescolano vibrazioni europee, con il sapore latinoamericano, che fanno innamorare. Passate davanti all’ambasciata francese, o al museo dell’acqua, per innamorarvi delle loro facciate.
Uno dei modi migliori per ammirare i dettagli degli edifici, è quello di salire su uno dei luoghi più eleganti della città, Palazzo Barolo.

Luis Barolo nel 1910, decise di costruire l’edificio più alto di Buenos Aires, che resterà l’edificio più alto del Sud America fino al 1935. Di origine italiana, arrivò in Argentina nel 1890, e fece fortuna nel settore tessile.
Palazzo Barolo, è il risultato dell’ammirazione del proprietario per la Divina Commedia, di Dante Alighieri. Sia all’interno che all’esterno dell’edificio, tanti sono i simboli e i riferimenti, all’opera del poeta italiano.

Questo palazzo fu costruito tra il 1919 e il 1923, dell’architetto Mario Palanti, tutt’ora è uno dei luoghi più emblematici della città, una vera e propria canzone d’amore per Buenos Aires. É alto 100 i metri, per 100 canti della Divina Commedia. Mescola vari stili architettonici, art nouveau, gotico, neo-romanticismo, ma anche una cupola in stile indù. I marmi rossi, verdi e bianchi, presenti ovunque nel palazzo, ricordano i colori dell’Italia.

Si può salire fino al 22° piano, dove si trova un faro dalla potenza di 300.000 candele, dal quale si può godere di una vista a 360° gradi, su tutto il centro di Buenos Aires, in particolare una vista spettacolare sul Congresso Nazionale. Quello che si ha, è la sensazione di volare sopra la città.
Questa faro, consente la comunicazione con il Palacio Salvo che si trova a Montevideo, e se cercate le due città su google maps, vi rendete conto di quanto siano distanti.

Minicentro - PALAZZO BAROLO Minicentro - PALAZZO BAROLO Minicentro - PALAZZO BAROLO Minicentro - PALAZZO BAROLO Minicentro - PALAZZO BAROLO Minicentro - PALAZZO BAROLO

MINICENTRO – PALAZZO BAROLO

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Minicentro – Galeria Güeme

Se vi piacciono le viste dell’alto, dovete assolutamente visitare la Galeria Güemes, chiamata così in onore di Miguel de Güemes, il primo governatore della provincia di Salta .
Proprio qui, al sesto piano, ha vissuto Antoine de Saint-Exupéry, l’autore de “il piccolo Principe”, in compagnia di una foca portata dalla Patagonia, che viveva nella vasca da bagno con barre di ghiaccio.

La Galeria, è anche conosciuta come Passage Guemes. In effetti, quest’ultimo collega le strade Mitre e San Martin, con molti negozi, e un teatro.
La Galeria Güemes è alta 87 metri, fu inaugurata nel dicembre del 1915, per opera dell’architetto italiano Francesco Gianotti, vincitore di un concorso internazionale, per la costruzione dell’edificio più alto della città. Un vero gioiello dell’Art Nouveau: costruito in cemento con rivestimenti in marmo, specchi e sculture in bronzo. L’illuminazione è assolutamente sontuosa, una miscela perfetta di luce naturale e cupole illuminate.

Merita sicuramente la vista dalla torre di guardia, ed una pausa nel caffè, che si trova nello stesso edificio che ha una meravigliosa terrazza con vista.

 

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MINICENTRO – GALERIA GÜEME

MINICENTRO – GALERIA GÜEME MINICENTRO – GALERIA GÜEME MINICENTRO – GALERIA GÜEME

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Minicentro – MANZANA DE LAS LUCES

Non perdete l’occasione di visitare la Manzana de Las luces. Questo luogo, ospitava le attività dei primi missionari gesuiti, nella nascente Buenos Aires. È un complesso, che comprende la chiesa di San Ignacio, una residenza del chiostro, un grande patio con arcate e colonne. In realtà, la sua notorietà deriva dal misterioso sistema di tunnel sotterranei di Buenos Aires, ma per la mancanza di documentazione, la costruzione di questi tunnel rimane avvolto nel mistero. Dalla Manzana de Las Luces, si può accedere a questi tunnel, ma sfortunatamente erano in restauro quando ero a Buenos Aires.

 chiesa di San Ignacio MINICENTRO – MANZANA DE LAS LUCES  chiesa di San Ignacio MINICENTRO – MANZANA DE LAS LUCES

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Minicentro – Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos

Non si trova nel minicentro, la Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos, che merita sicuramente una visita. Dal minicentro però potete prendere la metro per raggiungerla, tanto con la Sube arrivate ovunque.

La Basílica María Auxiliadora y San Carlos è un tempio monumentale eretto dall’ordine salesiano, nella città di Buenos Aires. Quello che stupisce, di questa chiesa neo-romantica, sono le sue dimensioni monumentali, ed i suoi interni dai colori blue ed oro. L’interno ha tre livelli: la cripta con 16 altari, il tempio centrale e il tempio superiore, a cui si accede da due scale situate su entrambi i lati dell’altare maggiore. Il livello superiore termina nel “camerino della Vergine”, che ospita un’immagine di Maria Ausiliatrice, motivo di devozione speciale da parte dei fedeli cattolici.

 

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Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos

Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos

 

Minicentro - Basílica de Maria Auxiliadora y San Carlos

 

 

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Con questo articolo si conclude la mia avventura a Buenos Aires. Come avete letto, sono tante le cose che ho ammirato e scoperto di questa città, nella quale spero di tornare presto.
Da sola non sarei riuscita a conoscere tutte le meraviglie di Buenos Aires, per questo dedico un ringraziamento speciale a mia cognata Viviana, che è stata la mia guida personale tra i quartieri, i caffè notables ed i musei che vi ho raccontato!

 

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7R III e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS  e Planar T* FE 50mm F1.4 ZA

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