MENDOZA – PUNTE DEL INCA

Argentina – Mendoza tra Malbec e leggende Inca

Mendoza, si trova sul lato orientale delle Ande, sulla cresta del terreno collinare, è famosa per il suo vino, la sua carne e i bellissimi paesaggi.

La città di Mendoza, non è sicuramente una città che rimane nel cuore, non è bella, non ha monumenti storici, a Mendoza si viene per visitare le montagne e le cantine che la circondano.

Indice:
base per esplorare la regione
patria del Malbec
vista alle bodegas
BODEGA TRAPICHE
Bodega Santa Julia
L’ASADO
ESCURSIONE ALTA MONTAÑA
USPALLATA
ACONCAGUA
PUNTE DEL INCA
PUNTE DEL INCA LA LEGGENDA
LAS CUEVAS
CRISTO RENDENTORE DELLE ANDE
LA RUTA 40
CAÑÓN DEL ATUEL
AGENZIA MENDOZA VIAJES
mendoza – base per esplorare la regione

Dopo le fragorose cascate di Iguazù, e i variopinti paesaggi della provincia di Salta, ho deciso di dedicare qualche giorno alla provincia di Mendoza. La scelta è stata dettata, ovviamente, dalla mia passione per il vino, ma ancora una volta, dalla curiosità di scoprire l’eclettico paesaggio argentino.

La città di Mendoza, resta ovviamente una buona base per esplorare il territorio, e andare a visitare le cantine del vino. Facile da raggiungere in aereo con Aerolineas Argentinas da Buenos Aires, per soggiornare vi consiglio l’Hotel Alcorr. 

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mendoza – patria del Malbec

Mendoza, è la patria del vino più famoso dell’Argentina, il delizioso Malbec.
Il Malbec argentino, è un vino rosso, corposo, ma morbido, ha note di frutta matura e confettura, con prevalenza di frutta nera. 

Situati all’ombra del Monte Aconcagua, i vigneti, della regione vinicola di Mendoza, si trovano su una delle altitudini più alte del mondo. Ricevendo poche piogge all’anno, le viti vengono irrigate con il deflusso dai ghiacciai, sciolti nelle Ande.
Non si produce solo Malbec, altre varietà includono Tempranillo, Cabernet Sauvignon e Chardonnay.

Tre sono le zone, nella provincia di Mendoza, coltivate a vigne. Maipù che è la zona più antica, dove ci sono vigneti centenari, Luyan de Cuyo, e la più lontana Valle de Uco, definita una oasi, grazie ad un terreno estremamente fertile e l’acqua pura delle vicinissime Ande.

MENDOZA – PATRIA DEL MALBEC

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mendoza – vista alle bodegas

Le cantine, che qui si chiamano bodegas, che si possono visitare sono infinite, potreste tranquillamente passare una settimana, visitando due bodegas al giorno, senza tornare mai nella stessa.
Io mi sono limitata a due, perché ero interessata a visitare anche la parte più naturalistica, di questa regione. Le due cantine dove sono stata, sono la Bodega Trapiche e la Bodega Santa Julia, vi lascio le foto con le bottiglie di vino che ho assaggiato, molti sono venduti anche in Italia. Un modo per fare un piccolo viaggio in Argentina.

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mendoza – BODEGA TRAPICHE

Strizzando gli occhi davanti al sole abbagliante, si nota una struttura grande e imponente, che ricorda quasi una fortezza, ho scoperto poi essere in stile fiorentino, del 1912, ed una delle icone dell’architettura di Mendoza.
Trapiche, è la cantina argentina più premiata al mondo. La cantina ha aperto nel 1883, ed è stata la pioniera nella introduzione di viti francesi, e nell’importazione di botti in rovere francese.

Si scopre tutto questo con il tour guidato, dove vengono mostrati i processi di produzione, e la vecchia linea ferroviaria, ci sono ancora i binari del treno, usati per la distribuzione delle botti. Pensate che c’è ancora il vecchio pavimento in legno, con le doghe che si muovono, un sistema molto intelligente, che permetteva alle botti di non rompersi, quando venivano fatte rotolare per essere spostate.

Non può, ovviamente, mancare la degustazione, e assaporare i diversi vini, dalla terrazza, con una stupenda vista sugli olivi è una emozione, che non si dimentica. D’altronde cosa c’è di meglio di un buon vino e del sole?

MENDOZA – BODEGA TRAPICHE MENDOZA – BODEGA TRAPICHE MENDOZA – BODEGA TRAPICHE MENDOZA – BODEGA TRAPICHE MENDOZA – BODEGA TRAPICHE MENDOZA – BODEGA TRAPICHE

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mendoza – BODEGA SANTA JULIA

La storia d’amore tra il vino e la famiglia Zuccardi inizia nel 1950, quando Albert Zuccardi, che era un ingegnere, iniziò a sperimentare nuovi sistemi di irrigazione a Mendoza. Nel 1963, nella zona di Maipù, piantò il primo vigneto per dimostrare la funzionalità del suo sistema, agli agricoltori locali. Zuccardi iniziò quindi a concentrarsi sulla coltivazione di alta qualità, fu così che nacque la Bodega Santa Julia.

Oggi questa bodega, si impegna a essere rispettosa dell’ambiente e a crescere in armonia con la comunità, Santa Julia promuove la naturale ricchezza del suolo, attraverso la gestione biologica certificata dei vigneti. Funziona nella cura della terra, delle persone e della comunità. Ancora oggi la famiglia Zuccardi continua lo sviluppo, e la ricerca, con un grande studio del territorio, il che ha portato ad una nuova cantina nella regione di Uco Valley.

Vi consiglio di abbinare alla degustazione di vini, “el almuerzo”, ovvero il pranzo. Un antipasto fatto di tre tipi diversi di empanadas, cipolle, carne e formaggio, seguito dal celebre asado. Non chiedetemi quanto ho mangiato, quella sera non sono andata nemmeno a cena, e soprattutto quanti bicchieri di vino ho bevuto, non guidavo io, quindi potevo concedermi un bicchiere di Malbec in più.

MENDOZA – BODEGA SANTA JULIA MENDOZA – BODEGA SANTA JULIA MENDOZA – BODEGA SANTA JULIA MENDOZA – BODEGA SANTA JULIA MENDOZA – BODEGA SANTA JULIA

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mendoza – l’asado

Dici Argentina, dici asado, quanti avranno sentito dire questa parola? Molti ritengono che sia un taglio di carne, in realtà si tratta di un particolare metodo di cottura alla brace.
L’asado è una rito, un occasione di ritrovo con le famiglie, una festa domenicale. La sua origine risale ai gauchos, i mandriani argentini, che usavano cuocere la carne con il metodo alla “cruz”, ovvero una croce sulla quale viene posta la carne.
Questo metodo che consente di usare la fiamma e non la brace così la carne può cucinare senza bruciare. Una delle salse più usate per il condimento  è la chimichurri, preparata utilizzando olio, aceto, origano, aglio, prezzemolo, alloro e pepe.

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Mendoza – escursione Alta Montaña

Una delle escursioni più belle che ho fatto durante il mio viaggio in Argentina, è la zona Alta Montaña, nella Cordillera de Los Andes, che funge da confine con il Cile. L’imponente presenza della catena montuosa andina, con le sue alte vette visibili all’orizzonte, è un fascino difficile da dimenticare.

Il percorso inizia sulla National Route 7, che percorre una sontuosa tavolozza di colori e paesaggi, attraversando fattorie, vigneti lungo la catena montuosa del Cordón del Plata, e sulla diga di Potrerillos.
Un percorso che attraversa le Ande, un viaggio storico, in cui una volta passò  il reggimento granatieri sui cavalli, guidato dal generale José de San Martín.
Dalla piccola città di montagna di Potrerillos si gode una vista privilegia sul lago che forma l’omonima diga. La diga il ha il compito di regolare i flussi del fiume Mendoza, formando un grande specchio d’acqua verdastro.

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Mendoza – Uspallata

Il panorama che più mi è rimasto nel cuore è sicuramente quello di Uspallata, dove si attraversano paesaggio di vari colori, il giallo dovuto alla presenza di zolfo è il predominante, e montagne montagne stravanganti.
Uspallata è in un antico insediamento pre-ispanico degli aborigeni di Huarpes. Ed è il punto più meridionale dell’Impero Inca, poiché il cammino Inca arrivò qui dal Perù.

Se la Valle de Uspallata, la valle silenziosa,  vi sembrerà familiare è perchè qui sono stati girati molti film, il più famoso “ Sette anni in TIbet” con Brad Pitt. Anche alla Plata sono state girate alcune scene di questa film

La zona è molto famosa per le miniere del periodo coloniale inglese ed è punto di partenza di tanti trekking sull’Aconcagua.
Sarebbe famosa anche per gli impianti sciistici, durante la stagione invernale, uso il condizionale, perché i cambiamenti climatici stanno causando lo scioglimento dei ghiacciai permanenti. Pensate che in questa zona, solitamente si registravano 4-5 metri di neve caduta all’anno, l’anno scorso ne sono caduti appena 60 cm. Le conseguenze sono tragiche, gli impianti sciistici sono rimasti aperti per sole due settimane, e la città di Mendoza rischia di rimanere senza acqua ,con enormi problematiche agli abitanti e alla produzione vinicola.

Ad Uspallata, fino a meno di 50  anni fa, passava anche un trenino, costituito durante il colonialismo inglese, il Ferrocarril Trasandino, che collegava Mendoza a Los Andes in Cile. Parte della ferrovia è ancora visibile lungo il passo di confine, anche se è quasi completamente danneggiata. Immaginate come sarebbe bello un viaggio attraverso le Ande in treno.

MENDOZA – USPALLATA MENDOZA – USPALLATA

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Mendoza – Aconcagua

Per tutti coloro che amano l’alpinismo, Aconcagua è un grande nome. Ogni anno, la montagna più alta della cordigliera delle Ande, la più alta del continente americano e addirittura la più alta fuori dall’Himalaya, attira persone da tutto il mondo. Chiunque cerchi una sfida in montagna, prima o poi affronta l’Aconcagua, “il tetto dell’America”, con i suoi 6962 m sopra il livello del mare.

Non preoccupatevi, non è una guida su come scalare questa vetta, mi sono limitata ad ammirarla dal basso. Il circuito Laguna de Horcones, nel parque provincial Aconcagua, è un sentiero auto-guidato della durata di circa una ora e mezzo, molto facile, praticabile tutto l’anno, basta solo acqua, le scarpe adatte e la protezione solare .

La valle del fiume Horcones, è la via principale per la spedizione verso la vetta, qui si può ammirare la laguna de Horcones, fino agli anni 80 occupava tutta la valle e poi si è estinta per ragioni naturali. Vedere spuntare la cima innevata dell’Aconcagua, tra queste vette colorate è incredibile, tra rocce erranti trascinate nel corso dei secoli,  sembra davvero un dipinto, ed emozionante pensare di non aver mai visto una montagna così alta, in vita mia, prima di quel giorno.

 

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Mendoza – punte del Inca

Non molto distante dal Parco Aconcagua, presso Los Puquios, si trova una seconda meraviglia naturale, il punte del Inca.
Il Puente del Inca è un fenomeno naturale unico in Sud America, al punto che persino lo stesso Charles Darwin, si avventurò a queste latitudini per indagarlo, alla fine del XIX secolo.

Vi troverete davanti ad arco naturale di gloria arancine e gialla, un ponte solforico di forma naturale, che univa un hotel di lusso ad un fiume di calde acque solforiche. L’hotel fu distrutto da una valanga di neve e detriti ,che lo seppellì completamente, solo la piccola chiesa che si trova vicino ne rimase illesa. Tutto è stato abbandonato, lasciando le rovine dei bagni termali e il treno come fantasmi.

Tutto intorno si è sviluppata una piccola comunità, negli stand si trovano tanti souvenir, i più strani sono sicuramente vecchie scarpe, solidificate dal trattamento solforico. Gli artigiani sono gli unici che possono attraversare il ponte, per scavalcare e immergere i loro manufatti in gabbie nell’acqua, dove lo lasciano per una settimana fino a quando si forma una spessa crosta solforica.

Camminando lungo i binari ci si sente avvolti dalla bellezza e dall’immenso potere della natura che ci circonda. Il vento soffia forte, ma sulle cime delle vette sembra che regni la calma ed il silenzio, intorno ci sono ancora i segni della distruzione della natura. La catena montuosa delle Ande seduce e inganna, come Odisseo con il canto delle sirene. La tentazione sarà sempre quella dell’uomo. L’ultima parola, dalla montagna.

 

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Mendoza – punte del Inca la leggenda

Vi è una leggenda legata all’impero Inca che ha come protagonista il Puente del Inca.
Si narra infatti che l’erede al trono, molto amato dal popolo, dell’impero Inca fosse gravemente malato, ed i grandi saggi affermarono ,che solo il potere dell’acqua di una sorgente ,che si trovava in un angolo remoto dell’Impero, lo avrebbe salvato.

Marciando per mesi, affrontando mille difficoltà, una carovana partì per questo viaggio, fino ad arrivare ad un crepaccio sulla cui profondità scorrevano le acque di un tumultuoso fiume, e dall’altro lato c’era l’agognata fonte.
Molti giorni passeranno interrogandosi ,su come il principe avrebbe superato quel valico ,ed un giorno il cielo si oscurò, la terra tremò, e dalle cime caddero enormi massi. Fu il miracolo realizzato dall’onnipotente Inti, il sole, e Mama-Quilla, la luna.

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Mendoza – Las cuevas

Il viaggio continua verso Las Cuevas, una piccola città, situata al confine con il Cile. A 9km dalla città risalendo una strada tortuosa, parte della vecchia rotta per il Cile, si trova il monumento dello scultore Mateo Alonso, il Cristo Redentore, simbolo della comunione tra Argentina e Cile .

La strada che vi porterà qui è una delle più belle al mondo, il Passo de los Caracoles, è una sorprendente striscia di strada che si snoda in picchiata con tornanti mozzafiato,con un dislivello di circa 1000m.

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Mendoza – Cristo Rendentore delle Ande

Il Cristo Rendentore delle Ande si scaglia a 3854 metri di altezza, a commemorare la pace di un conflitto perdurato per anni su questo confine, accanto a lui la bandiera Argentina e quella Cilena. Il vento qui è forte, è freddo, la terra fine e rossa viene alzata e scagliata contro di te facendoti anche male, il vento ti sposta tanto è la sua potenza, e capisci perché c’è un signore che ha un piccolo negozio di souvenir dove vende cioccolata calda anche se siamo in estate. Mettere un passo in Cile, e dover tornare in dietro sui tuoi passi è una speranza a rivederci presto, ma magari dall’altro lato, la prossima volta.

 

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MENDOZA – CRISTO RENDENTORE DELLE ANDE

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Mendoza – la ruta 40

La Ruta 40, non è una strada qualsiasi. È una strada lunga ben 5224 chilometri che attraversa praticamente tutta l’Argentina. La possiamo paragonare alla ben più famosa route 66 americana.
Io ne ho percorso un pezzettino per raggiungere il Cañón del Atuel. Questo canyon si trova in Valle Grande, a 35 km dalla città di San Rafael, nella provincia di Mendoza.

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Mendoza – Cañón del Atuel

Come se questo magnifico paese non avesse già abbastanza strade panoramiche, la Valle Grande, compie un ennesimo percorso glorioso.
Il Cañón del Atuel, si caratterizza per essere ancora più vecchio delle Ande, dove le sculture naturali, opera del vento e dall’acqua, costituiscono un campione vivente delle origini del mondo. Formato nel tempo da vari movimenti tettonici, questo luogo è un vero e proprio libro, che racconta l’origine della Terra. Avvoltoi e condor si innalzano sopra questo paesaggio millenario.

Vi ricordate quando vi parlavo della fantasia degli argentini a Cafayate? Qui l’immaginazione supera la fantasia!
Il museo delle cere, la lucertola, la città incantata, l’astronauta, le scimmie sono sono alcune, di queste affascinanti opere artistiche della natura. Quello che ancora una volta lascia senza fiato, è il colore delle rocce, verdi, rosse, grigie, blue, marroni in tutte le loro incredibili tonalità. È uno spettacolo meraviglioso, che non ha nulla da invidiare al famoso Cerro de los Siete Colores, vicino a Salta.

Due laghi artificiali, Aisol e Tierras Blancas, si uniscono al canyon, e sono la fonte necessaria per il funzionamento del complesso idraulico di Nihuil, formato da tre centrali idroelettriche.. L’immensa potenza, generata dall’energia intrappolata in questo spazio ,ha dato vita a un complesso idraulico artificial,e che produce una forza energetica, abbastanza grande da fornire l’intera regione.

Se siete sportivi e amanti dell’avventura sono tante le attività sportive messe a disposizione lungo il fiume Atuel come il kayak. Se come me siete più dei romantici, vi consiglio, il giro in catamarano, lungo il lago Valle Grande dal quale potete ammirare dall’alto il famoso sottomarino, immerso nelle acque placide color smeraldo, come fosse il gioiello di una corona.

MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL MENDOZA – CAÑÓN DEL ATUEL

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Mendoza – AGENZIA MENDOZA VIAJES

Per vivere tutte queste avventure vi consiglio l’agenzia viaggi Mendoza Viajes, che mette a disposizione tante escursioni per conoscere le bodegas o i paesaggi di questa regione Argentina.

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Potevo dopo questi incredibili giorni a Mendoza tornare a Buenos Aires? No, ovviamente. Il mio viaggio da Mendoza è proseguito fino a San Juan, ma questa è un’altra storia. Vi è piaciuto la regione di Mendoza tra un calice di Malbec e una leggenda Inca?

 

 

 

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7R III e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS  e Planar T* FE 50mm F1.4 ZA

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Pubblicato da

TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.