IN E-BIKE LUNGO IL LAGO DI LEDRO

Scoprire la Valle di Ledro con Good Life Hotel Garden

Vi ricordate del bellissimo Agriturismo La Dolce Mela di cui vi ho parlato precedentemente? Ubicato nella bellissima Valle dei Laghi, immerso in una valle di pace, con tante attività da fare.

La stessa famiglia, è proprietaria di una seconda struttura, ubicata nella vicina Valle di Ledro, si tratta del Good Life Hotel Garden. Ho avuto la possibilità di soggiornarvi alcuni giorni, per vivere le emozioni che questo Hotel regala, e scoprire le bellezze di questa Valle.

Indice:
IL GOOD LIFE HOTEL GARDEN
IL RISTORANTE DELL’HOTEL
LA SPA PRIVATA
PIC-NIC IN VAL CONCEI
LA FATA GAVARDINA
IL MUSEO FOLETTO
IL CELEBRE PICCO ROSSO
IN E-BIKE LUNGO IL LAGO DI LEDRO
MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO  
LA PASSEGGITA AL GORG D’ABISS
IL BIOTOPO DEL LAGO D’AMPOLA
GARIBALDI E LA CITTÀ DI BEZZECCA
IL MUSEO GARIBALDINO E DELLA GRANDE GUERRA
LE TRINCEE ITALIANE DI BEZZECCA
AZIENDA AGRICOLA MORA GIULIANO
IL GOOD LIFE HOTEL GARDEN 

Realizzato nel 1780, da pochi anni è stato oggetto di un progetto di restyling parziale, che ha permesso di dare vita ad un nuovo modello di accoglienza, bassato sull’esperienza.  Lo si nota principalmente dalle stanze dell’hotel, contraddistinte da temi, legati alle emozioni da vivere. 

Il comune denominatore di tutte le stanze è la scelta dei materiali, che ha permesso al Good Life Hotel di ottenere la certificazione europea di qualità ecologica, ecolabel.

Le pareti in argilla, i mobili in legno con pitture ad acqua, la fornitura energetica dai pannelli fotovoltaici, l’acquisto di energia elettrica solo da energie verdi certificate. Queste, sono le caratteristiche che cerco in una struttura che rispetta l’ambiente.

Altro dettaglio, è la mancanza di bottiglie di acqua in camera, perché? Perchè l’acqua del lavandino è buona, proviene dalla sorgente, e si può bere senza problemi. Ciliegina sulla torta, sono le tisane biologiche che si trovano in camera, e nella Spa, ed i prodotti da bagno, anche essi biologici.

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il ristorante dell’hotel

Il Good Life Hotel Garden, è completo di ristorante, nel quale potete cenare anche se non siete ospiti, e propone un menù semplice, di piatti della tradizione locale.

Imperdibili sono i canederli, uno dei miei piatti preferiti in assoluto, e la carne salada. Quest’ultimo è un salume tipico di questa zona, dalle antiche origini, fatto di fesa di manzo, stagionata per due mesi insieme a vari aromi, pressandola con un blocco di marmo. 

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La spa privata

La chicca che stupisce, è sicuramente la SPA. Un ambiente privato, prenotabile per due ore, composto da vasca idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco e doccia sensoriale.

Una coccola super romantica, ideale soprattutto in inverno, ma piacevole anche in estate, magari durante le giornate di pioggia. Davvero ci serve un motivo per concederci due ore in SPA? È quella coccola che ci meritiamo, soprattutto se siamo in vacanza.

A dimostrazione che il cliente è l’attenzione principale di questa struttura, vi verrà fornito l’accappatoio, le ciabatte ed in sauna troverete altri teli.

Non solo la SPA, l’hotel è circondato da un bellissimo parco, con una bellissima piscina, ideale per le giornate più calde di estate.

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Pic-Nic in Val Concei

Siete amanti dei picnic come me? Allora non perdetevi l’occasione di farvi preparare un cestino, per poterlo gustare nella vicina Val Concei. Romantico, gustoso, simpatico, conviviale ed una idea diversa dal solito, poter stendere la coperta tra gli alberi, e gustare i prodotti tipici della zona, è proprio una boccata di ossigeno.

E dopo pranzo? Abbiate cura di riporre tutto nel cestino, senza lasciare rifiuti, e immergervi in un bellissimo sentiero naturalistico. Il sentiero naturalistico di fondovalle è una piacevole passeggiata, di  8km di lunghezza, per un totale di 16 km se si compie l’intero anello. Ideale da fare a piedi, ma anche in e-bike.

Ponticelli di legno, soste lungo il fiume, tavoli da picnic, per chi preferisse pranzare con più comodità, panchine disseminate nel verde, stupendi fiori ed un paesaggio tutto da scoprire. 

Non dimenticate di immergere i piedi nel torrente Assat dei Concei, che scende dal monte Guì, una delle montagne che circondano la Val di Concei.
Il sentiero si conclude presso il Rifugio al Faggio, e se vi state domandando del perché di questo nome, qui si trova l’albero più antico di tutta la Valle di Ledro, un faggio secolare, alto 30 metri.

PIC-NIC IN VAL CONCEI PIC-NIC IN VAL CONCEI

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La fata Gavardina

Arrivati alla fine del sentiero, vi troverete immersi tra folletti, fate e maghi. Nel 2015 l’associazione Leder Legn, organizzò un Simposio di Scultura, con lo scopro di promuovere l’arte del legno, con statue, e bassorilievi, che raccontano la storia della fata Gavardina.

Una leggenda, che farà sognare i più piccoli, racconta che un fata dal canto melodioso, abitasse in questa Valle, e che deliziasse i suoi abitanti con le note del suo belcanto.
Un giorno però l’arrivo di alcuni insetti, dannosi per la vegetazione del luogo, invasero la valle portando grande tristezza e malumore, tra gli abitanti della valle.
La fata era buona, e non poteva arrecare alcun danno a queste forme di vita, chiamò così in soccorso, il Mago delle Nevi della Val Rendena e i suoi fidati folletti.
Nonostante il provvidenziale aiuto del mago, la popolazione aveva mutato il suo atteggiamento nei confronti della natura, iniziando a trattarla con minor cura e rispetto. Delusa da questo comportamento, e dai sentimenti che si erano venuti a creare, la Fata fuggi nella Val di Fì, e da allora nessuno l’ha più sentita cantare. Chissà però che voi, non riuscite a farle cambiare idea, e a sentire il suo dolce canto tra questi alberi.

LA FATA GAVARDINA

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IL MUSEO FOLETTO

A pochi passi dal Good Life Hotel Garden, si trova un piccolo gioiello che non si può non visitare se si viene a Pieve di Ledro. Sto parlando del Museo Foletto, che ospita macchine e attrezzature farmaceutiche dal 1900 ad oggi.

Il museo racconta la storia di Giovanni Foletto, giunto in Valle di Ledro da Venezia, nel 1855, lavorava come collaboratore di una famiglia che possedeva una farmacia ed un laboratorio di acque minerali. Divenuto prima direttore del laboratorio, l’anno successivo, diventerà proprietario della farmacia tramandando le sue conoscenze di generazione in generazione, fino ad Alberto Foletto.

Arredamenti d’epoca, utensili, bilance, alambicchi, distillatori, erbari, scaffali costruiti su misura, vetri di Boemia molati a mano, sportelli nascosti con dentro i veleni, bottiglie e scatole di varie forme e colori, mortai, pestelli, le prime siringhe in vetro e macchine per arrotolare le garze, per fare le pastiglie e riempire i tubetti di dentifricio: questo luogo è uno dei più affascianti che ho mai visitato.
Merito anche a Linda, e a tutta la famiglia, che riesce a trasportavi nella loro storia, raccontandovi aneddoti simpatici e storici avvenuti tra queste mura. Pensate che qui anche D’Annunzio è venuto a richiedere una prescrizione farmaceutica, e con molta probabilità è passato di qui anche Garibaldi. 

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Il celebre Picco Rosso

L’azienda Foletto, è anche celebre per i loro liquori, primo tra tutti il Picco Rosso, dal colore rosso fuoco. Ottenuto da fragole e lamponi di montagna, “con appena” 61° gradi, è aromatico e vigoroso. Nasce nel 1940, per dare vigore e risollevare l’umore dei soldati, impegnati durante la Seconda Guerra Mondiale, da allora è diventato il simbolo della Valle di Ledro, perfetto anche per cocktail imprevedibili.
Non sono liquori, ma anche amari, vermouth, gin, sciroppi e prodotti per la cura della persona. Tutti hanno in comune la qualità, la ricerca dei prodotti tipici ed il gusto del fatto in casa.

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IN E-bike lungo il lago di Ledro

Al Good Life Hotel Garden, si possono noleggiare anche le biciclette per fare delle belle pedalate nella Valle di Ledro. Si possono però affittare giornalmente le e-bike, le biciclette a pedalata assistita,  fidatevi di me, è un modo molto divertente, e non troppo faticoso, per scoprire il territorio. 

Da non perdere è il giro in e-bike lungo il Lago di Ledro, un percorso di circa 10 km, con pochissimo dislivello, immerso in un panorama davvero suggestivo.
Lungo il percorso, ci sono tante piccole spiagge, infatti il lago è balneabile, e sono tante le possibilità di fare un bagno lungo percorso, insomma, non sarebbe male partire con il costume da bagno.

IN E-BIKE LUNGO IL LAGO DI LEDRO

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MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO

Tante sono le attività che potete fare lungo il percorso del lago, come il Ledro Land Art, ma soprattutto il museo delle Palafitte del Lago di Ledro.

Durante l’età del Bronzo, le sponde del Lago di Ledro, ospitavano un villaggio palafitticolo.
Nel 1929, la nuova centrale idroelettrica di Riva del Garda, iniziò a prelevare l’acqua del lago e, con l’abbassamento parziale delle acque, vennero alla luce alcuni pali di questo villaggio palafitticolo. Inizia così la storia di questo museo; dagli 30 ad oggi, sono stati rinvenuti più di diecimila pali e reperti, tra cui spicca una canoa in legno.

Il museo delle palafitte fa parte del MUSE, museo della scienza di Trento (se passate da Trento dovete assolutamente visitarlo), è piccolo, ma molto godibile.
Ideale anche per i bambini più piccoli, sia l’esposizione dei reperti, che la grafica accattivante con interessanti e concise informazioni. Lo ammetto, anche se, almeno sulla carta di identità, non sono più bambina, sono uscita entusiasta da questo museo, che racconta di questa zona archeologica che è anche Patrimonio UNESCO. Completano il museo, una terrazza da cui sbirciare i pali, che spuntano dalle acque del lago, e la ricostruzione di alcune palafitte.

Dimenticavo, il museo è gratuito con la Trentino Guest Card, che il Good Life Hotel Garden, mette a disposizione per i suoi ospiti.

MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO
Durante l’età del Bronzo, le sponde del Lago di Ledro, ospitavano un villaggio palafitticolo.
Nel 1929, la nuova centrale idroelettrica di Riva del Garda, iniziò a prelevare l’acqua del lago e, con l’abbassamento parziale delle acque, vennero alla luce alcuni pali di questo villaggio palafitticolo. Inizia così la storia di questo museo; dagli 30 ad oggi, sono stati rinvenuti più di diecimila pali e reperti, tra cui spicca una canoa in legno.

MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO

MUSEO DELLE PALAFITTE DEL LAGO DI LEDRO
Il museo delle palafitte fa parte del MUSE, museo della scienza di Trento (se passate da Trento dovete assolutamente visitarlo), è piccolo, ma molto godibile.
Ideale anche per i bambini più piccoli, sia l’esposizione dei reperti, che la grafica accattivante con interessanti e concise informazioni.

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Valle di Ledro – la passeggita al gorg d’abiss

Tra le varie escursioni che si possono fare in Val di Ledro, non perdetevi quella che conduce al Gorg d’Abiss, una delle più interessanti dal punto di vista naturalistico. Un percorso, molto semplice e breve, adatto a tutti.

Il punto di partenza è il paese di Tiarno di Sotto, che ospita la chiesa con il secondo campanile più alto del Trentino, ed è proprio dalla chiesa che parte il sentiero. 

Al Gorg d’Abiss, vortice dell’abisso, si arriva camminando nel bosco, si incontra il Mulino dei Bugarini, ora non più in uso, risalente al XV-XVI secolo, tra cascate, ruscelli ed, in appena dieci minuti, vi troverete come in una fiaba. Piccola, ma molto suggestiva, con il suo fragore, è la massima espressione della natura così selvaggia e fragorosa.

VALLE DI LEDRO – LA PASSEGGITA AL GORG D’ABISS

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Valle di Ledro – Il Biotopo del Lago d’Ampola

Altra piccola perla naturalistica, è il Biotopo del Lago d’Ampola, che giace nell’omonima valle, ed è la naturale continuazione, verso sud ovest, della Valle di Ledro. Un’area protetta circonda il lago, ed il centro visitatori, offre l’occasione per scoprire un habitat che nasconde insetti rari, animali e piante adattate all’ambiente acquatico. Un lago caratterizzato da una ricchissima biodiversità, in estate si può ammirare la fioritura di bellissime ninfee gialle.

VALLE DI LEDRO – IL BIOTOPO DEL LAGO D’AMPOLA

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Garibaldi e la città di Bezzecca

Gli amanti della storia, non avranno certo bisogno che io ricordi loro, perché la città di Bezzecca è così importante per la storia del nostro paese.
Nel 1866, durante la Terza guerra di Indipendenza, Bezzecca fu teatro di una battaglia dei garibaldini contro gli austriaci. È qui, che nell’agosto dello stesso anno Garibaldi, pronto a liberare Trento con i suoi Cacciatori delle Alpi, ricevette il dispaccio n.1073, al quale rispose con il famoso “Obbedisco”, che firmava la cessione delle ostilità. Il Trentino dovette aspettare 49 anni, e la Prima guerra Mondiale, per essere annesso al Regno d’Italia.

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IL MUSEO GARIBALDINO E DELLA GRANDE GUERRA

Il museo da non perdere, per immergersi in questo importante periodo storico, è il museo Garibaldino e della Grande Guerra, che conserva cimeli e reperti della Terza guerra di indipendenza, della Grande Guerra e testimonianze dell’esodo della popolazione in Boemia. Mappe, proclami, fucili e divise garibaldine, insieme a proiettili, una mitragliatrice ed una bicicletta ripiegabile del Battaglione italiano Bersaglieri Ciclisti.

IL MUSEO GARIBALDINO E DELLA GRANDE GUERRA IL MUSEO GARIBALDINO E DELLA GRANDE GUERRA

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le trincee italiane di Bezzecca

È il punto di partenza, di un itinerario storico-culturale, che conduce al vicino parco storico del Colle di Santo Stefano, alla Chiesa Ossario militare, che accoglie i caduti del 1866 e della Grande Guerra, e alle trincee italiane di Bezzecca. Il percorso dei camminamenti, lungo le trincee, è accessibili a tutti, si passa nella roccia, nelle grotte, nei punti di avvistamento. Vivere questi luoghi, che solitamente restano relegati nei libri di storia, fa sempre venire la pelle d’oca.

Il territorio della Valle di Ledro, insieme alla regione del Trentino-Alto Adige, faceva parte dell’impero austro-ungarico, e essendo zona di confine rappresentava una zona di alta importanza strategica.

Alla vigilia dell’inizio dei conflitti, l’Austria diede l’ordine di evacuare tutta la popolazione civile dai territori, che sarebbero diventati campo di battaglia, tra i due schieramenti. Il 23 maggio del 1915, nel giro di poche ore molte persone, soprattutto donne, bambini e anziani, vennero costrette a lasciare le loro case, e le loro vite, per una destinazione, ed un futuro, ignoti.

La maggior parte delle persone, che viveva nella Valle di Ladro arrivò in Boemia, se si pensa che, la maggior parte di loro, non era mai uscita dalla valle, è facile immaginare il dramma psicologico che dovettero sostenere. I nipoti, oggi raccontano il dramma vissuto dai loro nonni, che avevano mantenuto, anche una volta tornati a casa, l’abitudine di mescolare la lingua italiana con quella Boema.

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Azienda Agricola Mora giuliano

Dalla storia passata di questa Valle, torniamo alla sua storia presente della Valle di Ledro. Ho avuto la possibilità di conoscere la realtà Mora Giuliano, una azienda a conduzione familiare, che si occupa della produzione e vendita di formaggi di capra, allevate direttamente qui. Vengono prodotti anche formaggi di mucca, insieme alla produzione di Yogurt artigianali, burro, ricotta e di uova fresche di galline allevate all’aperto.

Per me è sempre un onore poter conoscere queste realtà, che dimostrano che vivere nel rispetto dell’ambiente e degli animali è possibile, e che i prodotti genuini sono mille volte più buoni. Infatti non dimenticate di assaggiare il formaggio di capra, sono sicura che farete come me e non potrete non portarvelo a casa.

AZIENDA AGRICOLA MORA GIULIAN

 

 

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In questi luoghi magici, il tempo passa sempre troppo alla svelta, sono stata però felice di poter immergermi nella natura e nella storia di questi due luoghi. Quale vi ispira di più il Good Life Hotel Gardeno l’Agritur La Dolce Mela?

 

In partnership con Good Life Hotel Garden

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7R III 

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Pubblicato da

TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.