LA STORICA CANTINA CONTUCCI

Montepulciano – Il vino Nobile, tradizioni e pici

Montepulciano è stato teatro di grandi film. Sapete che la serie televisiva i “Medici” è stato girato qui? Per la forte somiglianza con Firenze. Sicuramente tutti i fan di Twilight, riconosceranno la sua piazza ed il palazzo del comune, in una scena del film “New Moon”. Fu però il celebre film “il paziente inglese” a dare il via al turismo cinematografico, e a dare il via alla prolificazione di negozi e ristoranti.

Però Montepulciano senza vino perde la sua anima. Nell’articolo precedente vi ho raccontato dell’artigianato e delle bellezze culturali che offre, oggi esploreremo le più belle cantine monumentali.

Indice:
il vino nobile di Montepulciano
Montepulciano di abruzzo o montepulciano?
LA CANTINA CROCIANI
PALAZZO STORICO CONTUCCI
LA STORICA CANTINA CONTUCCI
CANTINA DE’ RICCI
I PIATTI TIPICI, I PICI
DOVE MANGIARE
IL BRAVÌO DELLE BOTTI
Montepulciano – il vino nobile di Montepulciano

La prima cosa che mi viene in mente, quando si parla di Montepulciano, è sicuramente il vino Nobile. La sua storia è antichissima, sappiamo infatti che già dai tempi degli Etruschi, in questa zona, veniva prodotto vino. Si inizierà a parlare di vino Nobile solo nel 1500.

La base del Nobile è un vitigno che in Toscana esprime il massimo della sua potenzialità. Parliamo, ovviamente, del Sangiovese, nello specifico la varietà è quella del Prugnolo Gentile, che conferisce al vino il suo classico sentore di prugna.

Secondo il disciplinare, il Nobile, deve essere costituito dal almeno il 70% di Sangiovese. La restante percentuale è di altre vitigni autoctoni della regione: il Canaiolo, che ammortisce i tannini, il Mammolo, che integra il bouquet olfattivo, ed il Colorino che integra il colore.
Pensate che fino agli anni ’70, il disciplinare imponeva la produzione con un 15% di uva bianca, Trebbiano e Malvasia.

Prima della commercializzazione, il Nobile, subisce un lungo affinamento in legno, dai 26 mesi ai 38 della riserva, necessari per arrotondare i suoi sapori e per maturare gli aromi. È un vino dotato di grande corpo e struttura, ma allo stesso tempo molto fine. È un vino levigato.

Torna all’indice

Montepulciano – Montepulciano di abruzzo o montepulciano?

Mi raccomando, non confondiamo il Vino Nobile di Montepulciano, con il Montepulciano di Abruzzo. Il secondo è prodotto con il vitigno “Montepulciano” nella regione di Abruzzo, ma le caratteristiche del vino sono completamente diverse. Furono i discenti dei Medici, nella seconda metà del ‘700, che decisero di impiantare nel territorio, che diventerà poi Abruzzo, le eccellenze  di Montepulciano, come olio e appunto i vitigni, che poi acquisiranno il nome del borgo medioevale.

La storia del vino di Montepulciano è però una storia di territorio; i primi produttori di vino nella storia, sono stati preti e priori, e sono stati ritrovati dei taccuini dove si specificava la necessità di avere cantinieri del luogo, per mantenere la continuità territoriale. Vino che veniva usato anche dai Medici, per i loro regali, e che addirittura alla fine del ‘500 veniva esportato in Cina in cambio di spezie. “Nobile” come le famiglie alle quali era riservato, e come le caratteristiche che racchiude all’interno di un calice.

Una storia che. arriva fino ai giorni nostri, perchè è stato la prima DOCG in Italia, insieme al Brunello ma la fascetta DOCG (AA 000001) ha casa a Montepulciano. La seconda è stata la Vernaccia di San Gimignano. E chissà quante altre storie ha in serbo per noi questo vino.

Torna all’indice

MONTEPULCIANO – LA CANTINA CROCIANI

Dopo aver raccontato la sua storia, è arrivato il momento di fare la presentazione ufficiale con il Nobile, e andare in cantina ad assaggiarlo. La prima che visitiamo è la cantina Crociani.

La cantina fu fondata dal Arlando Crociani, il padre dell’attuale proprietaria Susanna, nel 1985. Già da ragazzo, il padre produceva vino e vin santo, prendendo in affitto una cantina, sogno che poi è diventato realtà all’interno di questi luoghi trecenteschi, dove oggi avviene l’imbottigliamento e l’invecchiamento. 

Le vigne, si trovano nella nella località Le Caggiole, considerata il cuore della produzione del Vino Nobile. Susanna è una perfetta padrona di casa, che vi racconterà la storia di queste cantine e la sua, infatti successivamente la morte del padre 1999, si è rimboccata le maniche e da (ex)astemia ha fatto conoscere la sua cantina al mondo, essendo una delle prime produttrici a credere nei social network e nei blog.

Qui è possibile degustare non solo il Vino Nobile,  ma anche il Rosso di Montepulciano DOC, il Chianti Colli Senesi e il Caggiolino Bianco, Rosso e Rosato IGT.

LA CANTINA CROCIANI LA CANTINA CROCIANI LA CANTINA CROCIANI

Torna all’indice

Montepulciano – Palazzo Storico Contucci

La seconda cantina, assolutamente da visitare a Montepulciano, è quella della famiglia Contucci. Il pazzo si affaccia sulla Piazza Grande, proprio di faccia al palazzo del Comune. é un prestigioso esempio del rinascimento toscano, costruito nel XVI sec. da Antonio da Sangallo il Vecchio . La famiglia Contucci, intorno alla metà del Trecento, era una delle più importanti della città, per questo il palazzo vanta un tale esempio architettonico.

La famiglia è tra i padri del Vino Nobile, carte e documenti storici attestato che erano coltivatori di viti fin dal Rinascimento, e hanno partecipato in maniera determinate a renderlo un prodotto famoso in tutto il mondo.

Andrea Contucci, l’attuale proprietario, ci ha accolti nel palazzo, attuale dimora della famiglia. Qui soggiornarono anche il Papa Giulio III e il Granduca Ferdinando I. 

Lascia senza fiato la sala delle feste, affrescata da Andrea Pozzo, in occasione di un matrimonio di famiglia nel 1701. La sala presenta dettagli finissimi, dagli stemmi della famiglia ancora visibili, alle virtù che scacciano i vizi per augurare un matrimonio felice. Qui è ancora conservato tuo degli ultimi fortipiani ancora perfettamente funzionante. 

Fa quasi sorridere, che lo zio di Andrea giocava a tennis lanciando la pallina contro quelle pareti,  o che il padre da piccolo, per esercitarsi con la carabina giocattolo, sparava al leone del dipinto della sala affianco. 

PALAZZO STORICO CONTUCCI PALAZZO STORICO CONTUCCI

Torna all’indice

MONTEPULCIANO -LA STORICA CANTINA CONTUCCI

Le cantine si trovano proprio sotto al palazzo e risalgono al XIII secolo. Erano parte della più stretta cinta muraria di Montepulciano, e si diramano sotto la piazza della città. È un luogo pieno di fascino, con vari locali scavati nella roccia, comunicanti tra di loro con stretti cunicoli. 

Pensate che questa è una delle rare cantine, che realizza tutta la vinificazione in questo luogo storico. Vedendo gli stretti spazi, è un lavoro davvero unico che fa apprezzare ancora di più il prodotto finale. Infatti la produzione dell’azienda si aggira intorno alle 100 mila bottiglie annue, si parla di una azienda medio/piccola, la cui produzione è strettamente vincolata alle dimensioni dei locali storici.

L’azienda possiede circa 21 ettari di vigneti, le viti sono costituite solamente da vitigni autoctoni: Sangiovese, Canaiolo nero, Mammolo, Colorino, Trebbiano Toscano, Malvasìa del Chianti e Grechetto. Le zone di produzione sono Salacro, Pietra Rossa, Mulino Vecchio e S.Albino. 

Il loro Nobil,e è caratterizzato da una percentuale dell’80% di Sangiovese, e le loro etichette più importanti sono: Vino Nobile di Montepulciano, Vino Nobile di Montepulciano Pietra Rossa, Vino Nobile di Montepulciano Mulinvecchio, Vino Nobile di Montepulciano Riserva. Imperdibili, a mio giudizio, le due crue, ovvero le due etichette provenienti da due vitigni specifici, uno che guarda la Val d’Orcia, Mulinvecchio, e l’altro che guarda alla Val Di Chiana, Pietra Rossa, che riassumono in un calice tutta la storia di questo territorio.

LA STORICA CANTINA CONTUCCI LA STORICA CANTINA CONTUCCI LA STORICA CANTINA CONTUCCI

Torna all’indice

MONTEPULCIANO – CANTINA DE’ RICCI

La Cantina de’ Ricci si trova a pochi passi da Piazza Grande, al di sotto del rinascimentale “Palazzo Ricci”,edificato dall’architetto senese Baldassarre Peruzzi su commissione del cardinale Giovanni Ricci.  La famiglia, ormai estinta, ha lasciato il suo lascito nel vino, conservato tra queste mura. La meraviglia risiede nella struttura architettonica della cantina, che ricorda quella di una cattedrale gotica.

Il nome della famiglia è molto curioso. Nel 1150, nella grotta di origine etrusca, dove oggi ha sede la cantina, un meteorologo studiando il comportamento dei ricci, poteva prevedere il tempo. Considerato inizialmente eretico dal Vaticano, fu poi nominato Riccio De’ Ricci e fatto marchese. La sua leggenda è oggi impressa nel logo della cantina: un riccio che guarda il sole. 

Scendendo le scale si entra in un sacra silenzio, il cuore della cantina è suddiviso in tre navate longitudinali dove, imponenti pilastri di quasi 7 metri, sorreggono imponenti arcate a tutto sesto e volte a crociera, in un sistema che ricorda una Cattedrale Romano Gotica. Le spettacolari dimensioni della cantina, slanciata, ma allo stesso tempo poderosa, insieme al suolo tufaceo nel quale è stata scavata, la rendono perfetta per il mantenimento dei vini. Migliaia di ettolitri di Vino Nobile riposano in queste file di enormi botti, rendendo gli stretti cunicoli ancora più suggestivi, tanto che questo luogo fu scelto per girare alcune scene del film “New Moon”.

MONTEPULCIANO – CANTINA DE’ RICCI MONTEPULCIANO – CANTINA DE’ RICCI

Torna all’indice

Montepulciano –  I piatti tipici, i Pici

Si dice che il Nobile sia un vino a cui piace essere accompagnato, ovvero è un vino che si beve bene a tavola, accompagnato dai piatti della tradizione, ma quali sono questi piatti? 

Sicuramente la fanno da padrone i taglieri di salumi, prosciutto, salame, capocollo e di formaggi, tanti pecorini grazie alla vicina Pienza. 

Non potete assolutamente venire in queste zone e non innamorarvi dei pici. Lo ammetto, io nel senese mangio solo i pici. Cosa sono? Sono una pasta fresca, che si realizza solo con acqua, farina e sale, un piatto ideale anche per chi segue una dieta vegetariana o vegana. Un piatto povero, tipico della cucina contadina, la cui origine risale addirittura all’epoca etrusca, ma che si adatta perfettamente a tanti sughi: al ragù, all’aglione, alle briciole.

Il nome pici, è legato al gesto che si compie con il palmo della mano nel momento in cui si da la forma al picio, gesto che nel gergo toscano è “appiccicare”. Immancabile a Montepulciano è il picio all’aglione. L’aglione è una varietà di aglio tipica della Valdichiana, coltivato in questa zona dall’epoca degli Etruschi. Si riconosce per le sue dimensioni, decisamente più grandi rispetto a quelle del comune aglio, e per il suo sapore più delicato e più digeribile. Di dice essere l’aglio a prova di bacio.

 I PIATTI TIPICI, I PICI  I PIATTI TIPICI, I PICI

Torna all’indice

Montepulciano – dove mangiare

Quindi dove andare a gustare tutte le prelibatezze di questa zona?

  • Osteria del Borgo: bellissima la sua terrazza esterna che si affaccia sulle colline, sopratutto al tramonto la vista è poetica, accompagnata con un calice di vino è perfetta. Qui potete gustare tutti i piatti della tradizione, dai pici fino alla tagliata.
  • Fattoria Pulcino: antica prateria poi casale poderale, fine dal ‘500, offre prodotti tipici della tradizione agricola e culinaria. Se siete amanti della carne alla brace, questo è il posto che fa per voi, le carni vengono cotte sul fuoco vivo al momento. La fattoria Pulcino produce il proprio vino Nobile che si accompagna splendidamente con i piatti tradizionali.
  • Agriturismo Nobile: siete alla ricerca del luogo perfetto per una cena romantica? Il giardino di questo agriturismo è il luogo ideale. Un gazebo sotto le stelle, tra gli ulivi e solo il rumore dei grilli e delle cicale. In inverno vi accoglierà un bellissimo ambiente interno, accogliente e caldo con i tipici archi in muratura. Luogo ideale anche per assaporare piatti più particolari della tradizione come il coniglio all’Etrusca o la nana, in Toscana la papera la chiamiamo così, con le famose prugne di Montepulciano.

Torna all’indice

Montepulciano – il Bravìo delle Botti

Non serve una scusa per andare a Montepulciano, il borgo è quella meta ideale per una gita fuori porta tutto l’anno, ma se siete alla ricerca di emozioni antiche, l’occasione ideale per visitarlo è l’ultima domenica di agosto. 

Durante questa settimana, si svolge il tradizionale “Bravìo delle Botti”. Un palio, che prima si correva con i cavalli, e che oggi si corre con le botti. Lungo il percorso in salita di circa 1800 metri, che si snoda tra le suggestive vie del borgo, due atleti, detti spingitori, per ognuna delle otto contrade del borgo, si sfidano rotolando una botte vuota di circa 80kg. L’arrivo è sul sagrado in Piazza Grande.

La parola Bravio deriva dal “bravium” che indica il premio assegnato alla contrada vincitrice, un panno dipinto con l’immagine del patrono, San Giovanni Decollato, in onore del quale si svolge questa manifestazione.

La storia delle contrade poliziane ,risale al 1373 anno in cui veniva istituito il palio in onore del patrono e “ a perpetua e felice memoria del regime popolare”. Prima il Bravìo si correva con i cavalli, era un palio alla lunga, ovvero i cavalli correvano un percorso lineare, lo stesso che oggi viene percorso con le botti. Però nel XVII secolo fu soppresso, per motivi di ordine pubblico.

In occasione della mia visita, si è svolto il “corteo dei ceri”. Una manifestazione dal particolare fascino, che si tiene ogni giovedì notte precedente la gara. Durante questa notte le otto contrade offrono i ceri in nome di San Giovanni Decollato. Segue una bellissima esibizione di sbandieratori  e tamburini. Uno spettacolo di fuochi d’artificio ha concluso questa festa meravigliosa. Vi assicuro che le emozioni che si provano sono indescrivibili.

Torna all’indice

Tra tradizioni, ottimi vini, sapori genuini e tradizioni storiche che ancora oggi vengono tenute in vita. Musei e luoghi che non ti aspetti. Montepulciano è il borgo che non ti immagini, che ti stupisce e ti rapisce.
Ci siete mai stati?

 

 

In partnership con ValdichianaLiving

Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7R III 

 

Share

Pubblicato da

TheRuberry

Nata a Firenze e totalmente innamorata della sua città e della sua terra, la Toscana. Laura è una ragazza con tantissimi, forse troppi, interessi, primo tra tutti la fotografia. Le piace viaggiare, scoprire nuovi posti e vivere avventure. Vive il viaggio come una terapia, una terapia per cambiare luogo, cambiare idea, cambiare sguardo, per trovare e ritrovare l’armonia. Viaggiare le fa bene, le permette di conoscere luoghi, persone, imparare lingue, vivere avventure nuove. La fotografia è la sua forma di comunicazione preferita, che le ha dato la soddisfazione di collaborare con grandi marchi: Canon e Samsung nel 2016, Sony e OnePlus nel 2017. Ogni giorno il mondo di Instagram le regala emozioni, grazie a cui è stata menzionata in più articoli come una delle instagramer da seguire. Motivo per cui in molti la conoscono come Ruberry, il suo nick name sui social che ormai è diventato un secondo nome.