Finalmente dopo tanti scali a Istanbul ho avuto la possibilità di uscire dall’aeroporto e vistare la città. Le moschee ed il fiume regalano un paesaggio romantico, circondato da tantissime case e dalle vie super trafficate. Mi è piaciuta tantissimo perché ci sono tanti gatti e nella sua atmosfera caotica mi ricorda Napoli: anche qui ci sono i venditori di cozze agli angoli della strada, solo che invece del caffè si beve il té nero.
A Istanbul si respira un’atmosfera magica, intrisa di odori e sapori mediterranei e mediorientali. Si trova sulle sponde del Bosforo ed esattamente a metà tra due continenti. Prendendo un battello si può andare dall’altra parte della città che geograficamente si trova in Asia. La sua parte più orientale ha un volto completamente diverso. Vedendo Istanbul dall’alto si scorgono moltissimi minareti, una serie di moschee che si possono visitare, e cinque volte al giorno, girando per la città, si può ascoltare la lettura del Corano.
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Istanbul – il quartiere di Pera
La mia prima passeggiata tra le vie caotiche di questa città è iniziata di sera nel quartiere di Pera. Si trova nella parte europea ed è la casa di molte ambasciate storiche e dei loro stupendi palazzi, ma anche di boutique, hotel moderni, appartamenti, negozi e ristoranti. È in questa zona della città che mi sono sentita davvero catapultata ad Istanbul, nella sua bellezza multiforme, così immensa e caotica, dove camminando si percepisce la vita e la storia della gente che qui ci è passata e ci ha vissuto e l’ha resa unica. Un confine invisibile tra l’Europa e l’Asia, una porta di accesso verso un mondo completamente sconosciuto.
Istanbul – la città antica
Nell’era moderna sarebbe facile pensare che tutte le tracce dell’ex Costantinopoli siano scomparse, ma in realtà è vero il contrario. Sultanahmet, ovvero l’area storica di Istanbul, un tempo era il trono dell’impero bizantino e ottomano. Oggi si trova perfettamente conservata in tutta la sua magnificenza, così le generazioni attuali e future possono vedere i magnifici edifici protagonisti di importanti decisioni che hanno plasmato il mondo. Il quartiere di Sultanahmet, patrimonio UNESCO, è oggi un quartiere vorticoso che permette di attraversare la storia di Costantinpoli.
Istanbul – la moschea di Solimano
Il rito di ogni moschea: coprirsi i capelli e togliersi le scarpe, quel gesto di piccola attesa che ogni volta mi fa trepidare dall’emozione e godere ancora di più del momento in cui finalmente varcherò la soglia. La moschea di Solimano il Magnifico è la più grande di Istanbul, è uno spettacolo dell’impero ottomano. Sulla terza delle sette colline che dominano il Corno d’oro di Istanbul, si distingue come un magnifico punto di riferimento sulla città. È molto meno affollata rispetto agli altri punti di interesse, il che rende la visita molto piacevole. Anzi, è un luogo ideale per riflettere, lasciandosi travolgere da una nuova energia, dove capire e conoscere la cultura islamica.
La moschea prende il nome dal più ricco e potente sultano ottomano, Solimano il Magnifico, rimasto indelebile nella storia come brillante stratega e sapiente legislatore. Ci sono voluti otto anni per costruirla e il suo interno è mozzafiato.
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Istanbul – Hagia Sophia
La Basilica di Santa Sofia è stata per molto tempo l’edificio a cupola più grande del mondo. Entrare qui dentro mi ha provocato un’emozione molto forte che difficilmente si riesce a descrivere. Questa chiesa ha 1500 anni: riuscite a immaginare la storia che ha vissuto questo edificio? “Santa Sofia” può essere tradotto come “divina sapienza”. L’intera struttura della basilica è celebre per l’effetto magico e mistico che crea la luce filtrando all’interno della navata, con la cupola che sembra aleggiarvi sopra con lieve disinvoltura. Santa Sofia nasce come una chiesa, dopodiché gli Ottomani invadendo Costantinopoli la riadattarono a moschea creando per la prima volta una cupola sospesa su archi. Nel 1934 con la caduta di Costantinopoli venne convertita in un museo. Attraverso una grande porta ad arco si accede alla sala a cupola: immensi affreschi antichi ci guardano giù dal soffitto insieme ad affreschi di calligrafia islamica. Una miscela di stili architettonici bizantini e ottomani a formare una struttura a due piani che oggi è uno dei simboli di Istanbul.
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Istanbul – l’Ippodromo romano
Sfortunatamente durante i miei giorni a Instanbul non ho potuto visitare la moschea blu in quanto oggetto di un grande progetto di restauro sia interno che esterno. Accanto alla più famosa moschea di Instanbul si trova l’Ippodromo romano. Onestamente, l’ippodromo non ha un aspetto e una struttura grandiosa come i monumenti più vicini. Tuttavia è un luogo di assoluta importanza storica: qui, dove i romani facevano correre le famose bighe romane, è scoppiata la famosa rivolta di Nika. Soffermarsi in questa piazza è quindi doveroso e si può ammirare lo stupendo obelisco di Teodosio risalente al IV secolo dc, diventato ormai un punto di riferimento del vecchio Ippodromo.
Altro simbolo di questa piazza è la fontana tedesca, Alman Çeşmesi, un regalo dell’imperatore tedesco Wilhelm II. La fontana, commissionata per celebrare la seconda visita dell’imperatore, venne costruita in Germania e spedita ad Istanbul dove venne assemblata.
Istanbul – il Gran Bazaar
Arrivati al Gran Bazaar vi troverete al cospetto dei uno dei mercati coperti più grandi ed antichi al mondo. Pensate che ospita oltre 3000 negozi e fin dal XV secolo è stato fulcro di commerci e attività mercantizie. Dalle spezie alle delizie turche, lampade, ceramiche, libri, vestiti: sono innumerevoli gli articoli che troverete in questo mercato dove i commercianti, in compagnia di gatti di strada, portano avanti la tradizione delle postazioni commerciali dell’era ottomana.
Tra le strade raggruppate in base ai prodotti in vendita, secondo una tradizione del periodo ottomano, troverete milioni di cose strane e meravigliose da comprare. È da tenere ben in mente che si deve contrattare all’interno di questo Bazaar, come richiede la tradizione. Infatti quando chiedete quanto costa il proprietario aumenterà il prezzo perché si aspetta che gli chiederete un prezzo più basso. Riderà, vi dirà che è povero, che ha una famiglia di sei figli da sfamare, ma è qui che dovete mostrare la vostra arte del contrattare finché non siete entrambi in accordo con il prezzo: insomma qui dovete essere bravi come Paperon de’ Paperoni!
Istanbul – il mercato delle spezie
Il famoso mercato delle spezie, chiamato anche il mercato egiziano, come suggerisce il nome è il paradiso delle spezie e delle erbe ed il sogno di chi ama cucinare. Questo mercato coperto a forma di L è il centro per il commercio delle spezie. Brulica di gente del posto e di turisti. Chioschi con strisce di melanzane e pomodori essiccati, odori, colori, peperoncini. Enormi sacchetti con spezie di ogni colore e di ogni odore, altri negozi che hanno scaffali pieni e non c’è un solo centimetro di muro visibile dal pavimento al soffitto, sembra quasi di essere a Diagon Alley nell’universo di Harry Potter. Di alcune spezie non avevo mai sentito parlare: mi avvicino, le annuso, l’odore è pungente, e mi chiedo a cosa potranno mai servire. Pistacchi, datteri, frutta essiccata, e i lokum: dolcetto turco assolutamente da assaggiare, è a base di amido e zucchero, ha una consistenza gelatinosa e viene aromatizzato con mille sapori – rosa, limone, menta, cioccolata. Ricoperto infine di cocco, con pistacchi e nocciola all’interno o con uno strato croccante. Insomma mille sapori più uno, un po’ come le caramelle di Harry Potter.
Istanbul – il giro in barca sul Bosforo
Lo stretto del Bosforo con i suoi 32 km di lunghezza divide il continente Asiatico da quello Europeo e si trova nel centro della città di Istanbul, dividendo la parte europea della Turchia, Rumeni, da quella Asiatica, Anadolu, unendo il Mar Nero al Mar di Marmara. Unico passaggio tra il mar Nero ed il mar Mediterraneo, è sempre stato di grande importanza strategica e commerciale ed è uno dei motivi che ha reso Istanbul la crocevia dei due regni.
Quale miglior modo per immergersi nella storia di questa città se non attraverso una gita in battello? Sfortunatamente il meteo non era dei migliori – nuvole vento ed un po’ di pioggia – ma non ha impedito di ammirare la città da un punto privilegiato. Navigando tra le acque, forti e agitate, si noterà sicuramente il grande traffico – il traffico è una grande caratteristica di questa città – di imbarcazioni commerciali e turistiche, ma si potranno anche ammirare le vedute del Palazzo Dolmabahce, della Torre di Leanders, dei ponti sospesi, della Fortezza Rumeli, e le splendide dimore sulle rive del Bosforo.
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Istanbul – i suoi gatti
Non è un segreto il mio amore per gli amici a 4 zampe e la mia passione per i mici! Istanbul è pazzescamente piena di gatti, molto socievoli e che si fanno fotografare. Sulle macchine, sotto le macchine, sulle sedie nei caffè, nei parchi, sui mucchi di tappeti, mentre si crogiolano al sole o semplicemente giocano per strada. I gatti sono ovunque a Istanbul.
Ho amato Istanbul per tanti motivi e non nego che uno di questi sia la sua popolazione felina che fa da contorno agli oltre 16 milioni di abitanti di questa città.
Si stima che ci sia un gatto a persona a Istanbul. Il che è abbastanza fantastico. Se ami i gatti.
Un detto islamico recita: “se hai ucciso un gatto, devi costruire una moschea per essere perdonato da Dio”. Hanno sempre goduto di uno status speciale e hanno sempre protetto la città dai topi. Accolti dalla maggior parte dei locali che non li considerano come un problema, ma li proteggono anche fornendo loro cibo – ho visto scodelle di cibo e pile di avanzi per i gatti fuori dai locali – e acqua, e costruendo loro piccole case e rifugi nei parchi.
Istanbul – il quartiere Balat
Passeggiando per Istanbul il pensiero più ricorrente è “la città dei contrasti”. Questo lo si percepisce dopo aver visitato la città vecchia e camminato tra i quartieri meno turistici e più vivi.
Il quartiere di Balat è prima di tutto una delle dimostrazioni del clima di convivenza interreligiosa che ha caratterizzato Istanbul sia durante l’impero bizantino che quello ottomano. Era questo lo storico quartiere ebraico e ancora oggi sono presenti tre sinagoghe. Il quartiere ha visto una totale rivisitazione dopo che venne lasciato dagli ebrei e da zona ricca è diventato una zona di immigrati delle classi sociali più basse. Ma un ambizioso progetto di riqualificazione segna un confine lieve tra splendore e degrado, uno degli abbaglianti contrasti di Istanbul. Perdersi e camminare tra questi vicoli è magico, non riuscivo a smettere di incantarmi per i colori delle case e le geometrie delle architetture.
A tutte le donne amanti dei gioielli consiglio una visita alla gioielleria “Takıl Pera”, un negozio di diversi artisti locali dove troverete meravigliosi manufatti realizzati a mano con cura e dedizione. Sono sicura che se siete amanti dei gioielli alla moda farete grandi affari. Per tutti gli altri ci sono splendidi bar e caffè molto alla moda che rappresentano la faccia moderna di questa città, dove i suoi gatti dormono accoccolati tra i cuscini dei caffè.
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Istanbul – il quartiere Karaköy
Karaköy è considerato anche dai locali uno dei quartieri più belli della città che riflette il suo aspetto cosmopolita. Graffiti sui muri, piccoli negozi di design e tanti pub. Un microcosmo della moderna Istanbul, dove gli edifici multiculturali vengono preservati e allo stesso tempo caffè e gallerie chic condividono le strade strette. Karaköy si sta trasformando nel quartiere più hipster e alla moda degli ultimi anni, meta obbligatoria per tutti i ventenni e trentenni che cercano l’anima della vita locale e ristoranti alla moda. Spero di poter tornare a visitare questo quartiere perchè sono convinta che lo troverei cambiato ed evoluto.
Istanbul – il quartiere Galata
Il quartiere di Galata è uno dei quartieri più antichi di Istanbul, dai confini ben definiti: il Bosforo a est e il Corno d’oro a sud. Calpestate e abbandonate negli anni ’60, le sue strade di ciottoli ospitano ora un’interessante collezione di negozi di design, caffè, negozi di kebab, di lampade (ve ne sono a decine, luminosi e con candelabri enormi e super raffinati, impossibile che non vi restino impressi) boutique hipster. Cosa rende il quartiere inconfondibile è l’omonima torre. La torre di Galata venne costruita dai genovesi nel 1348, perse il tetto conico durante una tempesta nel 1875 per poi riacquistarlo nel restauro del 1967, e nel corso di tutta la sua storia è stato un posto di avvistamento fondamentale per la città.
Qui tutti e tutte le amanti della moda troveranno negozi di design che vi faranno ancora di più capire come questa città sia sempre stata molto moderna e quanto anche oggi sia cosmopolita e molto influenzata dalla vicina Europa. “Civan Moda Evi”, “Hidden Bee” e “Der Liebling fashion house” sono gli indirizzi che vi consiglio e dove potrete fare anche shopping.
Se invece volete farvi travolgere da un’atmosfera vintage e dall’odore di vecchio e di polvere dovete assolutamente andare da “by retro”. Il negozio vintage più famoso e amato di Istanbul è davvero molto grande: sono rimasta ammaliata dai milioni di vestiti appesi, occhiali, borse e scarpe. Normalmente vengono noleggiati anche costumi per film e serie: questo negozio è letteralmente un paradiso per chi cerca abiti vintage!
Istanbul – te e caffè
Il caffè turco è molto diverso da ogni altro caffè che avete bevuto fino ad ora. Dalla consistenza farinosa, molto amaro e decisamente forte, spesso impreziosito con alcune spezie, non piace sicuramente a tutti, ma almeno si deve assaggiare. Sapete come si prepara? Per prima cosa va messa l’acqua nel cezve, la tradizionale caffettiera mediorientale. Si tratta di un bricco, generalmente in rame e ottone, con un lungo manico. La quantità di acqua da versare nel bricco è indicativamente di 50 ml per persona. Quando l’acqua sta quasi per bollire, il cezve va tolto dal fuoco e vanno aggiunti la polvere di caffè, lo zucchero e le spezie desiderate. Si può servire l’infusione versandola nelle tazzine o si può allontanare il cezve dal fuoco, lasciarlo raffreddare per qualche secondo e poi rimetterlo sul fuoco per altre due volte, in modo da ottenere una bevanda ancora più corposa. Prima di godersi la pausa, l’infusione va fatta decantare per qualche minuto, per far sì che la polvere sospesa si depositi sul fondo e si possa assaporare tutto il gusto di questa prelibatezza turca. A me piace molto, e a voi?
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Nelle strade più affollate della città si vedono camerieri che portano vassoi in argento con sopra dei bicchierini piccoli che ricordano la forma di un fiore di tulipano ripieno di te nero. Lo chiamano çay (pronunciato chai), non è tradizionalmente bevuto con latte o limone ma solo con cubetti di zucchero. È molto profumato e dal sapore molto intenso.
I commercianti sono soliti offrire un te nero in segno di amicizia e di ospitalità, ma anche per tenere i clienti più tempo e invogliarli a comprare. Non a caso qui sono commercianti da generazioni!
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Istanbul – dove mangiare
Troverete in questa città l’imbarazzo della scelta in materia di ristoranti e sicuramente un’alta qualità dei cibi. Anche in questo caso sono rimasta molto stupita dalla linea moderna senza rinunciare alla tradizione dei piatti serviti. La cucina è ricca di verdure e molti piatti sono solo a base di queste: troverete tantissimi piatti squisiti, perfetti per vegetariani e vegani.
- Hamdi Pera Restaurant: la cucina si basa prevalentemente su vari tipi di kebab. Perché il kebab non è solo quello che mangiamo nel panino, quello nello specifico è il doner kebab, ma in generale è un piatto di spiedini di carne mista, montone e agnello, cucinato in tantissime varianti: spiedini, con carne tritata invece che tagliata, cucinata con mille spezie e verdure.
- Perispri Café: quello che vi colpirà di questo posto è sicuramente il suo arredamento, così curato nei dettagli, vintage e ricco di oggetti di antiquariato. Una combinazione della cucina orientale romana e bizantina con la cucina tradizionale turca.
- Baltazar Burger: la location è splendida, e in generale questa area è caratterizzata da tantissimi locali moderni con cucina internazionale. Non vengono serviti alcolici ed hanno una ottima selezione di hamburger: è curioso provare il bacon di vitello e non di maiale.
- Freya akaretler: un locale confortevole e silenzioso, dallo stile molto moderno. Anche qui si trova cucina dal sapore un po’ internazionale.
- MSA’nın Restoranı: personalmente è stato il ristorante che ho preferito, dove ho mangiato piatti dai sapori particolari e dalla presentazione scenografica. Ho apprezzato particolarmente il concept di questo ristorante dove il personale lavora a rotazione sia in sala che nelle cucine e l’arredamento di altissimo design.
Istanbul – dove dormire
Le mattine ad Istanbul iniziavano così, da una camera di albergo con vista su una piccola moschea a ricordarmi ogni mattina che mi svegliavo in un paese tutto da scoprire, con un caffè caldo e un cornetto, mentre riordinavo i pensieri e pesavo l’entusiasmo di trovarmi qui. Anche se il mio momento preferito era tornare in albergo la sera, dove dopo un bagno super rilassante mi infilavo in questo letto enorme per controllare gli scatti e godermi una vista sulla città stupenda. Il Ritz Carlton di Istanbul, situato nel cuore della città, offre un comfort di prima qualità: ho amato le loro camere decorate dai colori e dalle geometrie tipiche di questa nazione.
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Ho trovato Istanbul una città viva, piena di energia, forte ed in continuo mutamento. Una città dove spero di tornare e tornare ancora, una città che apre i tuoi confini mentali e il cuore.
Grazie a Turkish Airlines per avermi fatto vivere la comodità e il comfort della classe business e avermi fatto scoprire la fantastica business lounge di Istanbul, che peccato che il volo Bologna – Istanbul duri solo due ore e mezza! Se avete uno scalo lungo ad Istanbul vi consiglio Touristanbul: il servizio delle compagnia aerea che permette ai viaggiatori in stopover di scoprire gratuitamente la città, oltre che organizzare tour personalizzati.
In partnership con Turkish Airlines e Ritz Carlton di Istanbul
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Panasonic GX800