Il Messico è enorme. Ammetto di aver realizzato questa banalità sono una volta iniziato a pensare al Messico come una fantastica meta per le vacanze. Inizialmente, l’idea era quella di muoversi in due grandi aree del Messico; poi, complice anche il poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di concentrarci sulla regione dello Yucatan.
Perchè andare in Messico? Il Messico è un paese di musica, colori, festa, profumi e meraviglie archeologiche e naturalistiche. Perché abbiamo scelto lo Yucatan? Perché è qui che si trova il magnifico sito di Chichen Itzà, un luogo che volevo vedere da tantissimo tempo. Abbiamo visto molto di questa regione, ma non moltissimo. Complice un po’ il periodo a cavallo di capodanno e la nostra voglia di vivere questo viaggio anche come una vacanza. Ovvero, volevamo prenderci una pausa fisica e mentale. Non abbiamo optato per la classica vacanza statica, ma per una vacanza un po’ avventurosa che potesse coniugare la meraviglia delle nuove scoperte con la possibilità di un po’ di meritato relax. Senza però voler strafare: insomma concentrarsi su poche attrazioni, ma scoprirle bene.
È caro il Messico? No, se escludiamo i voli. Il cambio pesos messicano-euro è assolutamente favorevole. Quindi potrete cenare con poco più di 10 euro a testa, ed anche le escursioni non peseranno molto sulla vostre finanze. Quando andare in Yucatan? Il periodo di Dicembre-Gennaio è quello ottimale. Fa caldo, le temperature sono intorno ai 25-30 gradi, ma non caldissimo. Le vostre gite nella natura e nei siti archeologici saranno assolutamente piacevoli. Ogni tanto piove, ma quelle piogge tropicali di 10 minuti, e subito dopo esce il sole.
Yucatan – Merida: come raggiungerla
Noi abbiamo scelto Merida come punto fisso. Arrivarci è molto facile: nel caso in cui i prezzi per arrivare direttamente a Merida con l’aereo siano proibitivi, potete sempre optare per un volo su Cancun. Anzi, se avete giorni a disposizione, vi consiglio di godervi qualche giorno in uno degli splendidi resort che si trovano qui, tra tartarughe e acque cristalline. Per muoversi da Cancun a Merida potete prendere un autobus, la linea Ado è quella che mi ha portata a Merida con un viaggio di 4 ore. Gli autobus sono molto grandi e comodi, offrono anche una programmazione di film a bordo rigorosamente in lingua spagnola.
La lingua è un limite? Nei luoghi molto turistici non avrete nessun problema usando l’inglese, tutti lo parlano fluidamente, stessa cosa vale per i ristoranti dove troverete sempre i menu in doppia lingua. Se volete andare a mangiare nei luoghi meno turistici o vi muovete fuori dalle attrazioni principali, consiglio una conoscenza basica dello spagnolo.
Yucatan – Merida come punto strategico
Merida è un ottimo punto strategico per chi vuole visitare la regione dello Yucatan. Si trova a metà strada dalle principali attrazioni. Quindi da Chichen Itza, Uxmal, Celestun e tanti altri siti.
La stessa Merida è una delle destinazioni della penisola dello Yucatan da non perdere. Questa grande città ha tantissimo da offrire: musei, architettura coloniale, storia Maya, rovine, e ottimo cibo.
Questa città è stata fondata nel 1542 e prende il nome da una città spagnola. Merida è la capitale dello stato dello Yucatan, che si rivolge al turista in cerca di eventi e attività culturali. Quello che più mi è rimasto impresso sono i suoi colori. Le casine coloniali super colorate che si disseminano tra le sue strade sono ovviamente super fotogeniche e molto caratteristiche.
Yucatan – Merida: cosa vedere
A Merida non potete perdere il Palacio de Gobierno, un edificio coloniale di colore verde risalente al 1892. L’ingresso è gratuito. all’interno ci sono delle splendide opere di arte moderna che raccontano la nascita e la storia di questa città. Assolutamente da non perdere la sala da ballo al secondo piano e la sua veduta sulla piazza principale e la cattedrale.
La cattedrale di San Ildefonso è il nome ufficiale della cattedrale di Merida. Completata nel 1598, è una delle più antiche cattedrali delle Americhe. Le pietre che sono state usate per costruirla furono prese dai templi Maya che si trovavano nella zona ed ancora oggi è possibile vedere le incisioni Maya in alcuni punti della parete.
Da non perdere il Museo Casa Montejo. Fino al 1980 i membri della famiglia Montejo vivevano in questa casa che oggi è un museo gratuito, nel quale si possono ammirare le bellissime sale ornate. E non è finita. È possibile visitare il Palacio Municipal, Pasaje de la Revolución, il museo di Macay. Altri due interessanti musei sono il museo Maya e il museo di storia e antropologia.
Volete fare una belle passeggiata? Il Paseo de Montejo, che prende il nome dal fondatore di Merida, Francisco de Montejo, è il viale principale della città e il luogo perfetto per comprendere la sua ricca storia. Ci sono bellissime ville lungo il viale, che ora sono sede di banche e compagnie nazionali e internazionali, conservano ancora il patrimonio della città. Lungo questa via ci sono tantissimi ristoranti e negozi per lo shopping. Alla fine di questo lungo viale si trova il Monumento a la Patria, un simbolo iconico della città dedicato alla storia del Messico.
Non perdetevi il mercato di Lucas Galvez: chi non ama un bel mercato latino-americano? Questo è un luogo ideale per immergersi nella cultura locale, assaggiare alcuni cibi incredibili e acquistare prodotti di produzione locale. Troverete file e file di spezie, amache intrecciate, vestiti ricamati a mano, fiori, frutta. Per non parlare di tutte le bancarelle di cibo che cucinano piatti yucatechi proprio di fronte a voi. È il luogo ideale dove sperimentare il caos di Merida.
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Yucatan – Merida: gli spettacoli del giovedì e della domenica
Merida è sicuramente musica. E quindi non potete perdervi ogni giovedì sera la Serenata Yucateca nel Parco di Santa Lucia. Gente del posto e turisti si riuniscono in questo piccolo parco per ascoltare musicisti suonare e i ballerini esibirsi, dalle 9 alle 10 di sera. Ci credete se vi dico che questa tradizione si svolge ogni giovedì sera dal 1965? I locali di Merida sono molto orgogliosi del loro patrimonio culturale e della loro comunità, ve ne renderete conto scendo in piazza tra persone che cantano e ballano.
La domenica, invece non potete perdervi, il grande mercato che viene allestito in Plaza Mayor, dove decine di artigiani espongono i loro prodotti. Questo grande mercato è arricchito da musica che proviene da ogni angolo e da venditori di generi alimentari di ogni tipo. È un ottimo modo per assaggiare i dolci tipici messicani e godersi una domenica di riposo.
Yucatan –Campeche: patrimonio UNESCO
Una escursione da fare da Merida è sicuramente quella a Campeche. Campeche è uno sbalorditivo sito coloniale patrimonio dell’UNESCO. È come uscito da una fiaba dove ci sono i pirati, le splendide dimore, i galeoni e le fortezze del vecchio mondo per proteggere la damigella e il tesoro dal pericolo. Sia Campeche che Merida sono un mondo completamente lontano e diverso da quello di Cancun e della riviera Maya. Questo è un luogo dove il mondo rallenta, l’autenticità è diffusa e si può vivere la vita quotidiana degli abitanti.
Il motivo che ha fatto conquistare a Campeche la designazione UNESCO sta nella sua attrazione principale, il suo centro storico, cinto da mura fortificate progettate per difendere il porto dei Caraibi dagli attacchi dei pirati nel XVII e XVIII secolo. Furono impiegati oltre 50 anni per costruire i due chilometri di lunghezza e 8 metri di larghezza di queste mura che resero il più grande porto commerciale del Sud America praticamente inespugnabile.
All’interno della città vecchia ogni edificio è stato accuratamente restaurato in uno stupendo arcobaleno di colori pastello, affacciati sulle strette strade fatte di ciottoli. Con oltre 2.000 edifici storici protetti e restituiti alle condizioni originali, il centro storico è di per sé un motivo sufficiente per visitare Campeche, ma appena fuori dalle mura non vanno dimenticati un mercato pazzo, il tranquillo malecón (lato mare a piedi), intrigante arte di strada.
Yucatan –Campeche cosa vedere
Non dovete assolutamente perdere il Museo de La Arquitectura Maya: un piccolissimo museo dove troverete tantissimi reperti che vi permetteranno di capire meglio questa antica civiltà. Inoltre il museo è ospitato in una parte della vecchia cinta muraria, anch’essa visitabile: non dimenticate di salire in cima e ammirare la straordinaria vista. Non perdete al suo interno la maschera mortuaria recentemente restaurata: oltre che rimanere incantata dalla bellezza di questo oggetto, mi è piaciuta molto l’installazione che permette di capire e analizzare nel dettaglio ogni rifinitura.
Girovagando per queste strade resterete a bocca aperta, non solo per il numero di colori pastello che Campeche regala, ma anche per le dimore conservate che si intravedono attraverso sbarre di ferro o chiese gloriose costruite in un’epoca in cui denaro, oro e il commercio prosperavano qui.
Yucatan –Campeche la colorata città coloniale
La Catedral de Nuestra Señora de la Purísima Concepción è probabilmente l’edificio più evidente della città: con la sua facciata barocca e l’interno insolitamente austero, questa bellissima struttura calcarea domina la città.
Altro piccolo museo da non perdere è il Museo “El Palacio”. Recentemente restaurato, mette in vetrina la storia della città dai tempi maya, passando attraverso la colonizzazione, gli attacchi messicani, la rivalità con Merida ed il suo ruolo nell’indipendenza messicana. Ci sono stupendi vestiti d’epoca, le repliche di Campeche durante epoche diverse, fino ad una stanza ricostruita come se fosse la pancia di una nave con moschetti e oggetti di antiquariato. Ah, anche il documento attestante il titolo ufficiale di patrimonio UNESCO. Quello che non ti aspetti da Campeche si trova proprio fuori le mura: camminate con il naso in su tra i nuovi palazzi, troverete delle stupende opere di street art.
La vecchia città di Campeche rimane uno dei segreti meglio custoditi del Messico. Una città arcobaleno sul penisola dello Yucatan, in gran parte non frequentata da turisti internazionali che optano invece per l’appariscente Cancun. Una pittoresca cittadina coloniale, con palazzi pastello e strette strade di ciottoli.
Yucatan – i cappelli di fibra Jipi di Bécal
Vicinissima a Campeche si trova una piccola comunità Maya chiamata Bécal. Qui si trovano le grotte originali dove gruppi di artigiani realizzano cappelli di palma jipi. I cappelli vengono realizzati interamente a mano, un lavoro che viene tramandato da generazioni. I boccioli della palma piji vengono raccolti e poi frustrati in modo che si aprano, poi le fibre vengono separate l’una dall’altra attraverso un ago. Quando le fibre sono state graffiate da questo ago, vengono bollite con zolfo per circa due ore in modo che diventino bianche e poi lasciate asciugare al sole. Per creare le fibre colorate, queste vengono lasciate in ammollo con dei coloranti naturali.
Le fibre vengono lavorare nelle grotte, nate dall’estrazione del calcare per costruire varie opere popolari. Qui la condizione di temperatura e umidità è perfetta per mantenere la flessibilità delle fibre e intrecciarle facilmente. La forma viene poi data con una pressa. Serve circa una settimana per realizzare un cappello, ma si arriva anche a due, tre settimane di lavorazione quando le fibre sono più fini e pregiate.
Oltre ad acquistare un prodotto di artigianato unico di grande qualità, chiedete agli artigiani di spiegarvi il processo di lavorazione. Vi mostreranno le palme jipi, come vengono create le fibre, fino a portavi nelle grotte e mostrarvi come si intrecciano. Io sono rimasta affascinata dalla velocità e dalla precisione di questo signore che con le sue mani corte e un po’ grosse muoveva velocissimo una sopra l’altra, una accanto all’altra le fibre. Le mani sono ormai totalmente abituate a questo lavoro che può farlo a occhi chiusi senza perdere un punto!
La regione dello Yucatan ha sicuramente tantissimo da offrire. Le sue cittadine coloniali mi hanno profondamente colpito per il loro fascino senza tempo ed i loro colori. Voi state organizzando una vacanza in questa regione del Messico?
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7RII e obbiettivo Vario-Tessar® T* FE 24-70 mm F4 ZA OSS