Sai che da Firenze è comodo e veloce raggiungere le Cinque Terre? Anzi è una idea super carina per una gita fuori porta. Pensa a tutto City Sightseeing Italy con il suo tour operator ufficiale Sightseeing Experience. Ti racconto come funziona questo servizio.
Come funziona e cosa comprende
Si possono acquistare due tipi di biglietti: uno che prevede solo il transfer in pullman, ed uno completo che comprende oltre al transfer, il biglietto della Cinque Terre Card e del battello.
Il rendez-vous è alle 7 di mattina dentro la stazione di Firenze Santa Maria Novella e, dopo circa due ore di viaggio, si raggiunge la stazione di Levanto in Liguria.
Chi ha optato per la soluzione solo spostamento, da qui potrà muoversi in totale libertà per tutto l’arco della giornata, avendo come unico obbligo quello di presentarsi al punto di ritrovo, concordato con la guida, entro le 17.
Per i possessori del pacchetto completo, la guida, che vi accompagnerà in questa giornata, vi darà la Cinque Terre Card, che permette di prendere tutti i treni, nelle varie stazioni, per visitare i piccoli e colorati borghi.
Con Sightseeing Experience andrete a visitare: Vernazza, Manarola, Riomaggiore e Monterosso, in questo ordine. Non visiterete Corniglia perchè, a differenza delle altre, non si affaccia direttamente sul mare, si trova in cima ad un promontorio che si raggiunge attraverso una scalinata, che prende il nome di Lardarina, costituita da 33 rampe con 382 gradini.
Il tempo a disposizione nei borghi
La guida, ad ogni fermata, vi racconterà un po’ delle peculiarità di ogni borgo, indicandovi quali sono le attività da fare, i punti panoramici migliori, e dandovi tanti consigli su cosa e dove mangiare. Vi indicherà poi il punto di ritrovo e l’orario, in modo da potersi spostare tutti insieme alla tappa successiva. Avrete, per ogni tappa, circa un’ora di tempo in autonomia, questa è la cosa che ho preferito!
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Cinque terre la storia
Le Cinque Terre sono cinque piccoli paesini, famosi per le loro case colorate a picco sul mare. Il nome “Cinque Terre” appare per la prima volta nel XV secolo, quando questa zona era sotto il controllo della Repubblica Marinara di Genova.
Inizialmente erano abitate da contadini attratti dal clima, migliore di quello dell’entroterra, nonostante il terreno non fosse morfologicamente adatto alla coltivazione, per via della sua ripidità. Per ovviare a questo problema, realizzarono gli iconici terrazzamenti tramite la costruzione di muretti a secco lungo la costa, che oggi ricoprono una superficie di circa 7.000 Km, su appena 14 Km di costa!
È stato il vino a fare la fortuna di questa costa, il bianco vernaccia, che già dal 1300 era apprezzato e considerato un vino molto pregiato.
Se volete provare uno dei passiti più buoni, rari e preziosi di Italia qui trovate lo Sciacchetrà. Venne decantato persino da Petrarca, D’Annunzio e Dante, che nel XXIV canto del Purgatorio lo definisce il “milior vino bianco che si trovi”. È ottenuto con uve Bosco all’85-90%, il resto è Albarola e Vermentino.
Ci vollero molte generazioni, prima che gli abitanti iniziassero a dividere le loro attività tra lavoro nelle campagne e dell’andare a mare. Il mare non era un posto sicuro, a causa dei popoli di pirati che, per almeno tre secoli, controllarono e sparsero terrore sulle coste. Inoltre, di generazione in generazione, acquisirono esperienza diventando ottimi marinari.
Le attività praticate dall’uomo nei secoli, hanno contribuito a creare un paesaggio unico al mondo, dal 1997 nominato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Vernazza, Manarola, Riomaggiore offrono tra i paesaggi più belli di italia, con la loro atmosfera senza tempo, lontana dallo stress della città, gioielli incastonati tra il mare e la roccia. Caratterizzati da testimonianze architettoniche di valore, da una rete di sentieri tra i più ricchi ed invidiabili del Mediterraneo, ed un mare cristallino che invita a tuffarsi.
Consigli per la pausa pranzo
Durante la visita di questi tre borghi vi consiglio di assaggiare la celebre focaccia, sia semplice che guarnita, io ne ho provata una con il pesto ed i pomodori da leccarsi i baffi. Troverete anche posti dove potrete prendere una ottima frittura di pesce da asporto, le acciughe liguri sono molto rinomate, e gelati.
Il consiglio che vi posso dare è quello di optare per un pranzo takeaway, per non perdere l’opportunità di continuare la visita mente mangiate, e perchè, non avrete il tempo necessario per fermarvi a pranzo in un ristorante, ma ciò non vi impedirà di provare prodotti tipici e buoni.
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Arrivo a Monterosso in battello
Per arrivare a Monterosso, se le condizioni del mare lo permettono, il tour prevede di prendere il battello da Riomaggiore. Vedere le Cinque Terre dal mare è una esperienza unica, il prezzo del biglietto (e la levataccia della mattina) valgono solo per questo.
Non è solo il profumo del mare, il sole sulla pelle, la possibilità di rilassarsi una mezz’ora prima dell’ultima tappa, a rendere questo tragitto speciale. Si vive davvero l’esperienza dei marinai, allontanandosi dalla costa mirando le case che si fanno piccole diventano, tutte insieme, una tavolozza di colori. Vederle scomparire e apparire dalle rocce a picco sul mare ci fa capire come doveva essere, nei tempi passati la vita, di un pescatore. Ed attraccando al porto, avvicinandosi lentamente tornando a distinguere le casette, fa vanire in mente il senso di pace e di serenità che dovevano provare quando, dopo tanto tempo in mare, tornavano sulla terraferma, ognuno dalla propria famiglia, ognuno dalla propria casa colorata.
Monterosso è la più viva e rinomata delle Cinque Terre. Composta da una parte antica e da una parte più moderna, collegate insieme da un tunnel. Devo però ammettere che è quella che meno mi ha rapito il cuore. È sicuramente ideale come ultima tappa del percorso, perché ricca di negozi, dove poter acquistare souvenirs e prodotti tipici, impossibile tornare a casa senza trofie e pesto. Personalmente ho trovato anche il tempo per un ultimo pezzo di focaccia e un bicchiere di vino.
Rientro a Firenze
Alle 17 è prevista la ripartenza, da Monterosso si prende per l’ultima volta il trenino per tornare alla stazione di Levanto, dove vi aspetterà il bus che vi riporterà a Firenze stanchi, ma con gli occhi colmi di meraviglia.
Consiglio questa visita? Onestamente si, chiaramente non avrete il tempo per vivere appieno l’atmosfera di questi borghi e non avrete sicuramente la possibilità di goderli all’imbrunire, quando si svuotano. Ritengo però che sia una gita molto carina per chi non le ha mai viste, come me, per avere una visione generale, per innamorarsene e tornare con più calma la prossima volta. È perfetta per chi cerca una fuga di un giorno dalla città, e sicuramente per chi cerca di vivere il maggior numero di emozioni possibili in un breve lasso di tempo. Comodo anche per chi, non è abituato a muoversi in autonomia tra tanti treni e tanti orari.
Spero davvero di poter tornare alla Cinque Terre per viverle con più calma, ma sono felice di averle visitate!
In collaborazione con Sightseeing Experience
Tutte le foto sono state realizzate con fotocamera Sony α7IV